Bonus tv 2021: come funziona, quando arriva e chi può richiederlo

Bonus tv 2021: come funziona, quando arriva e chi può richiederlo

Il governo Draghi intende incentivare il cambio dei vecchi apparecchi tv: sconto fino a 100 euro a prescindere dall’Isee. Ecco tutti i dettagli:

In arrivo il bonus tv da 100 euro introdotto dal governo Draghi per sostituire il vecchio televisore con uno di ultima generazione. In Italia la sostituzione degli apparecchi televisivi procede lentamente mentre la versione più recente del digitale terreste è già sui blocchi di partenza, pertanto il governo ha varato un incentivo di 100 euro per nucleo familiare (e un solo utilizzo ovvero per l’acquisto di un solo apparecchio) a prescindere dall’Isee, l’Indicatore della Situazione economica. Verrà ampliata dunque la platea dei beneficiari rispetto all’attuale incentivo in vigore di 50 euro.

Come funzionerà il nuovo bonus

Il nuovo bonus tv potrà essere utilizzato solo in presenza di una rottamazione dei vecchi modelli. Lo sconto verrà utilizzato direttamente dal rivenditore al momento dell’acquisto del prodotto. Il bonus potrà essere riscattato con un codice QR o codice alfanumerico. A sua volta, il rivenditore potrà recuperare la cifra scontata tramite credito d’imposta. La procedura per la registrazione dei rivenditori avverrà sulla stessa piattaforma che, attualmente, è in uso per gli incentivi senza rottamazione. 

Quando sarà attivato

Attualmente però questo bonus tv 2021 non è ancora usufruibile, in quanto andrà ad accompagnare il processo di cambiamento dello standard trasmissivo che prenderà il via in settembre procedendo a scaglioni. Il fatto è che dal giugno 2022 sarà impossibile vedere contenuti televisivi se non si utilizzeranno apparecchi televisivi o decoder di nuova generazione, che siano cioè compatibili con i nuovi standard di trasmissione e codifica che rispondono alla sigla Dvbt-2/Hevc su tutto il territorio italiano. 

La modifica, ha informato il Mise, ministero dello Sviluppo Economico, avverrà a scaglioni dal 1° settembre 2021 quando riguarderà, fino al 31 dicembre, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna; poi dal  1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022 sarà la volta di Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna; infine dal 1° aprile 2022 al 20 giugno 2022 toccherà a Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche. Il nuovo standard di trasmissione renderà obsoleti i televisori che non sono in grado di riprodurre immagini in alta definizione, generalmente quelli comprati prima del 2017, mentre tutti gli apparecchi televisivi che sono stati acquistati dal 2017 in poi sono per legge compatibili con lo standard Dvbt-2 Hevc. 

Verso il nuovo digitale terrestre

Per controllore se il proprio apparecchio è compatibile con il nuovo segnale di ricezione i tecnici suggeriscono di effettuare una risintonizzazione dei canali, poi sintonizzarsi sul 100 (Rai) o 200 (Mediaset) e verificare se appare la scritta «Test HEVC Main10». In tal caso, significa che il televisore è compatibile con il passaggio al nuovo digitale terrestre. Se invece dovesse comparire la scritta «canale non disponibile» o se lo schermo è senza segnale, la tv non è compatibile. Nel caso in cui non si cambi il proprio televisore, è possibile acquistare un decoder esterno per accedere al nuovo digitale. Altresì, si può verificare se la tv sia adatta alla ricezione di programmi HD, vale a dire se risulti idonea al passaggio dal MPED-2 al MPEG-4 a partire dal 1° settembre 2021 digitando dal telecomando il numero di un canale che già trasmette in alta definizione (HD): LA7, Canale 5 HD, Rai HD e così via.

Share

Potrebbe Interessarti