Marco, che il 21 marzo avrebbe compiuto i 35, mancava all’appello da un mese: a denunciarne la scomparsa era stata la sua fidanzata, che aveva raggiunto poco prima di Natale. Il suo corpo, irriconoscibile, è stato rivenuto settimana scorsa, in un bosco a ridosso del litorale atlantico.
Si era trasferito in Brasile per lasciarsi alle spalle le tante difficoltà della vita e ricostruirsi un’esistenza con la propria compagna del posto. Invece in Brasile Marco Bonanomi, 34enne di Montevecchia, nel Lecchese, è morto. Come non si sa. Il suo cadavere è stato trovato su una spiaggia a Pontal do Sul, zona costiera del Paranà, stato meridionale del Paese sudamericano. Il corpo era in tale stato di degrado che è stato riconosciuto solo da un tatuaggio, che però dagli investigatori locali non è ritenuto sufficiente per identificarlo con certezza e per questo hanno disposto l’esame del Dna. I procuratori di Curtiba, capitale della regione, hanno avviato un inchiesta affidata agli agenti del Pcpr, la Polizia civile del Paranà.