La stampa in Russia non è più libera. La disposizione della normativa “anti-informazione” prevede infatti dai 3 ai 15 anni di reclusione per chiunque diffonda notizie non conformi a quanto divulgato dal Cremlino. Insomma, chiunque rilasci dichiarazioni che si distacchino dalla line della famosa “Operazione militare speciale” rischia fino a 15 anni di carcere.
La Rai, in seguito alle nuove misure di censura imposte sul territorio della Federazione Russa, sospende le corrispondenze e i servizi dei propri inviati.
Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell’Azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia.
