A partire dal 1° aprile, si allentano le conseguenze per i docenti no vax. Il preside non potrà impedire loro l’ingresso a scuola e dunque a ricevere lo stipendio, ma dovrà destinarli ad altre mansioni. Il personale docente ed educativo potrà essere impiegato dall’istituzione scolastica per attività di supporto, ma non in classe.
Ad oggi i docenti no vax sono 3.812: di questi, 2.677 sono di ruolo e 1.135 non di ruolo. Il Decreto stanzia 29 milioni per la loro sostituzione. Sul posto lasciato libero da un docente inadempiente il preside deve infatti nominare un supplente fino al termine delle lezioni. Cioè fino al 30 giugno.
L’articolo 8 del decreto Covid conferma fino al 15 giugno l’obbligo vaccinale per il personale scolastico. In tutti i gradi d’istruzione, dall’infanzia alla primaria. E a tutti livelli: scuole statali, paritarie, istituti di istruzione e formazione professionale, centri per l’apprendimento degli adulti.