Qatargate, Metsola: “Non ci sarà impunità. Il Parlamento Europeo non è in vendita”

Qatargate, Metsola: “Non ci sarà impunità. Il Parlamento Europeo non è in vendita”

“Le accuse che coinvolgono il Parlamento europeo sono un colpo alla democrazia e a tutto ciò su cui abbiamo lavorato per molti anni. Ci vogliono anni per costruire la fiducia, ma solo un momento per abbatterla”.

Lo ha detto la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola arrivando al Consiglio europeo. Darò “il messaggio che non ci sarà impunità, non ci sarà da nascondere sotto il tappeto, non ci sarà da fare come al solito”. “Farò tutto il possibile per ripristinare la posizione di Casa della democrazia, di legislatore, di istituzione che prende decisioni, pulita, e trasparente e che non è in vendita a attori stranieri”.

Parlando in conferenza stampa al vertice Ue, la presidente dell’Eurocamera ha riferito di essere stata invitata ad andare ai Mondiali, ma di aver rifiutato: “Perché ho delle preoccupazioni su quel Paese”, ha detto. “Ho avuto due incontri con i rappresentanti del governo del Qatar a Bruxelles dove ho ricevuto gli inviti che ho rifiutato”.

Sul fronte delle indagini, davanti agli inquirenti belgi Francesco Giorgi ha confessato di aver fatto parte di un’organizzazione utilizzata dal Marocco e dal Qatar allo scopo di interferire e condizionare gli affari europei. Il suo ruolo era quello di gestire i contanti. Lo scrive stamane il quotidiano francofono belga Le Soir in base a documenti visionati insieme a La Repubblica.

Secondo quanto scrive il giornale, Giorgi avrebbe anche indicato di sospettare che Andrea Cozzolino e Marc Tarabella, entrambi europarlamentari del gruppo S&D, avrebbero preso soldi tramite Antonio Panzeri. Il Marocco sarebbe coinvolto nella vicenda di sospetta corruzione attraverso il suo servizio di informazione esterna, la Dged. In base ai documento consultati dai due quotidiani – si legge ancora sul giornale – Panzeri, Cozzolino e Giorgi sarebbero stati in contatto con con la Dged e con Abderrahim Atmoun, l’ambasciatore del Marocco in Polonia.

E secondo quanto scrivono i media greci, la procura di Atene ha aperto un’indagine penale sulla ex vicepresidente del Parlamento Ue, Eva Kaili, per corruzione e riciclaggio di denaro in relazione a fatti diversi da quelli su cui sta lavorando la magistratura belga. Il decreto d’urgenza per l’esame preliminare è stato emesso dal procuratore finanziario. I magistrati greci chiederanno alle autorità giudiziarie di Bruxelles copia del fascicolo del caso che riguarda l’eurodeputata.

“I contorni sono abbastanza devastanti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni arrivando al Consiglio Europeo parlando del Qatargate. “In questi casi credo che conti molto la reazione e la reazione deve essere ferma e decisa”, ha aggiunto. Il leader della Lega Matteo Salvini: da anni infangano la Lega cercando rubli (che non ci sono) con articoli, inchieste e commissioni, ma allo stesso tempo “gli passavano sotto il naso milioni di euro in corruzione dai paesi islamici. Penosi”. Il leader del M5s Giuseppe Conte: “Nessun parlamentare italiano, che prende soldi dai cittadini, deve prendere soldi da stati stranieri, fondi sovrani o collegati”.

Piena fiducia nell’inchiesta giudiziaria e pieno supporto e fiducia alla presidente del Parlamento Europeo Metsola nell’adottare i passi necessari per migliorare e proteggere il funzionamento dell’Eurocamera”. E’ questo il messaggio che, a quanto si apprende da fonti Ue, è stato diretto dai leader europei alla presidente dell’Eurocamera, che è stata “ringraziata per la sua franchezza”. I leader hanno accolto l’efficienza con cui l’Eurocamera ha risposto a questo attacco”, ha spiegato Metsola in conferenza stampa.

E mentre la presidente annuncia che sarà messo in campo un ampio pacchetto di riforme del Pe nel 2023, spiegando che “esistono falle che vanno chiuse come quella degli ex membri del Parlamento europeo o nel registro della trasparenza”, e dice di aver chiesto una revisione su quello che è stato votato e su cui si è lavorato, il Parlamento europeo dà il via libera al testo che chiede la sospensione immediata di tutti i lavori legislativi relativi al Qatar. Il testo votato è stato adottato con con 541 voti a favore, 2 contrari e 3 astenuti.

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