Il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, ha scritto al Comandante Generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, chiedendo la collaborazione del Corpo al fine di acquisire la documentazione inerente ai recenti controlli effettuati sui prezzi dei carburanti, con particolare riferimento alle violazioni accertate.
Lo si legge in una nota dell’Antitrust che analizzerà se ci siano state o meno pretiche commerciali scorrette e violazioni alla concorrenza.
Nella prima settimana di gennaio il ministero dell’Ambiente ha rilevato nel consueto monitoraggio nazionale un aumento dei prezzi sostanzialmente in linea con il rialzo dovuto alla mancata proroga del taglio delle accise. Stando a quanto pubblicato sulla pagina web del Mase dedicata all’andamento dei prezzi settimanali, tra il primo e l’8 gennaio la benzina in modalità self è salita da 1,644 euro a 1,812 euro al litro con un aumento di 16,8 centesimi. Il gasolio è passato da 1,708 a 1,868 euro, con un rialzo dei 16 cents. Dal primo gennaio il rialzo delle accise è stato di 18 centesimi.
“In queste ore stiamo monitorando gli incrementi dei prezzi sui combustibili in modo da dare tutte le informazioni al governo per vedere se ci sono delle ottimizzazioni possibili e per ridurre il più possibile anche gli aumenti”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, a margine dell’inaugurazione della nuova piazza pubblica sopraelevata di Cinisello Balsamo, nell’hinterland milanese. “Abbiamo fornito i rilievi che sono stati condotti e c’è un differenziale in certi casi molto importante”, aggiunge Tomasi, precisando che “questo non viene gestito da Autostrade per l’Italia ma dalle società petrolifere”. In particolare, precisa l’a.d., “ci sono differenziali anche di 33-34 centesimi per litro in media tra il self service e il servito. E ancora oggi c’è circa un 20% degli utenti che continua a utilizzare il servito”.
(ANSA)