BOLOGNA (ITALPRESS) – E’ pareggio tra Bologna e Juventus al “Dall’Ara”: l’1-1 finale è determinato dalla rete nel primo tempo di Orsolini (a segno dal dischetto) e da quella di Milik nella prima parte della ripresa. Nel mezzo lo stesso polacco della Juve ha fallito un penalty. I bianconeri non sfruttano lo stop della Lazio e restano al terzo posto, a un solo punto di distanza dai biancocelesti.
Arriva dopo soli dieci minuti il vantaggio del Bologna, con la bella giocata di Orsolini che fa fuori Danilo e viene steso in area dallo stesso intervento del brasiliano: calcio di rigore per gli emiliani, assegnato solo dopo la valutazione autonoma del Var – a causa di problematiche legate al funzionamento del monitor di bordo campo, non consultabile dal direttore di gara -, trasformato poi dallo stesso Orsolini. Risponde la Juventus circa quindici minuti più tardi, con il doppio tentativo da parte di Fagioli, che da due passi si vede respingere due volte la conclusione da un reattivo Skorupski. Lo stesso portiere polacco sarà protagonista poco dopo con il calcio di rigore assegnato in seguito al fallo di Lucumi su Milik e con quest’ultimo che dal dischetto si è fatto ipnotizzare dal suo connazionale.
Bologna in palla e vicino al doppio vantaggio nel recupero del primo tempo, con la progressione di Barrow che calcia col destro ad incrociare trovando l’ottima risposta di Szczesny. La seconda frazione di gioco si apre con una Juventus più cattiva e compatta, che troverà il gol del pareggio al 61′ grazie alla grande girata di Milik, letale con il sinistro a infilare Skorupski in seguito alla bella discesa del neo entrato Iling. Risponde subito il Bologna, che con tanti uomini sulla trequarti bianconera trova il cross di Moro per il colpo di testa da sotto misura di Posh, con il pallone che termina di poco alto sopra la traversa. Il Bologna continua ad attaccare e all’83’ va vicinissimo al gol del 2-1, con il suggerimento in area per Aebischer che conclude con un pallonetto che va vicinissimo al palo di Szczesny. Occasione da gol sfiorato anche per la Juventus, che sul cambio di fronte trova la sponda aerea di Vlahovic per il colpo sinistro di Soulè che da buona posizione calcia altissimo.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
Mese: Aprile 2023
Show Fiorentina al “Franchi”, Sampdoria travolta 5-0
FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina torna al successo in campionato e lo fa con un netto 5-0 che non racconta però le difficoltà incontrate per 35′ contro la Sampdoria. Per fortuna dei viola, però, Castrovilli è in serata di grazia: è lui, schierato oggi nell’anomala posizione di trequartista nel 4-2-3-1 odierno, a sbloccare la sfida nel recupero del primo tempo; poi nella ripresa la squadra di Italiano ha dilagato. Tre punti che permettono alla Fiorentina di balzare all’ottavo posto, staccando Udinese e Torino e superando Monza, Sassuolo e Bologna. Stankovic sembra di contro solo il comandante triste di una nave ormai destinata alla retrocessione e con un futuro societario incerto.
Il primo tempo in casa viola è sulla falsariga di quanto già visto con la Cremonese tre giorni fa, ovvero ritmi bassi e tanti errori. I gigliati, che vedono l’esordio di Cerofolini fra i pali e la riproposizione di Duncan in mezzo e Jovic davanti, offrono una prestazione di basso livello. Il centravanti serbo è uno dei peggiori ma avrà modo di rifarsi nella ripresa con tre assist. Di contro gli ospiti si fanno pericolosi almeno un paio di volte, la più clamorosa al 12′ quando Lammers, dopo aver triangolato con Gabbiadini, mette sopra la traversa da ottima posizione. Per fortuna della Fiorentina nei dieci minuti finali della frazione iniziale sale in cattedra Castrovilli, che prima scalda i riflessi di Ravaglia per due volte, poi trova la rete al 2′ di recupero con una conclusione molto bella su cross di Biraghi. E’ il tappo che fa saltare la bottiglia della partita coi gigliati che raddoppiano al 62′ con Dodò, bravo a sfruttare un assist di Jovic – il serbo rimedia all’errore commesso su un comodo tap-in dopo il cross di Ranieri – e poi fanno tris con Duncan, ancora su assist dell’ex Real Madrid. I venti minuti finali, oltre alla festa e ai cori senza sosta dei tifosi gigliati sugli spalti, riservano altri due gol, firmati dai subentrati Kouamè e Terzic, per il definitivo 5-0.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
La Salernitana frena il Napoli, festa scudetto rinviata
NAPOLI (ITALPRESS) – Festa rimandata per il Napoli, che pareggia per 1-1 in casa con la Salernitana senza riuscire a conquistare i tre punti che gli sarebbero aritmeticamente valsi il terzo scudetto della storia. La sfida si decide nella ripresa, con Olivera che porta in vantaggio i partonepei prima del gran gol di Dia nel finale. Il clima al Maradona è infuocato e dopo appena un minuto Osimhen si rende pericoloso con un colpo di testa che termina a lato. L’attaccante nigeriano ci riprova al 23′, ma Ochoa neutralizza l’incornata del suo avversario deviando in corner. Il portiere messicano si ripete al 42′, quando respinge in tuffo un sinistro dalla distanza di Anguissa. Sarà l’ultima occasione del primo tempo, che si chiude a reti bianche. I campani ripartono all’attacco, ma i granata si difendono bene. Il muro ospite cade però al 17′. Il neo entrato Raspadori calcia un angolo dalla destra trovando Olivera, che di testa anticipa tutti e infila Ochoa nell’angolino lontano. E’ il gol che fa definitivamente esplodere il Maradona, con il pubblico che inizia a sentire il profumo di scudetto. Al 33′ è Osimhen a cercare il raddoppio con un destro dalla lunga distanza, ma Ochoa è ancora attento in tuffo. Due minuti dopo, Kvaratskhelia parte in progressione al termine di una ripartenza e va al tiro con il mancino ma la sfera esce di un soffio. Il tricolore sembra ormai cucito sul petto, ma al 39′ arriva la doccia fredda. Dia prende palla dalla sinistra, si accentra saltando secco Osimhen e pesca un sinistro magico che si spegne sotto l’incrocio lontano per l’1-1 che gela lo stadio. I partenopei si riversano in avanti e pochi istanti dopo ci vogliono ancora i guantoni di Ochoa a fermare un destro di Kvaratskhelia. L’assalto finale degli azzurri non sortisce alcun effetto e il risultato non cambierà più. Gli uomini di Spalletti torneranno in campo giovedì sera a Udine: per il titolo è ormai solamente questione di giorni.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
Cremonese vicina alla retrocessione, 1-1 con il Verona
CREMONA (ITALPRESS) – La più bella prestazione offerta dalla Cremonese non basta per fare risultato pieno contro il Verona: allo “Zini” termina 1-1 e la retrocessione, per i grigiorossi, è sempre più vicina. Alla rete in apertura di Okereke risponde una “carambola” di Verdi dopo che Quagliata aveva lasciato in dieci i padroni di casa. Un episodio (il rosso a Quagliata) che ha ridato fiato a un Verona apparso in netta difficoltà di fronte alla prova dei lombardi, che hanno protestato vivamente nel finale con Doveri per un presunto rigore ai danni di Buonaiuto.
La Cremonese si presenta con una bomba di Meitè che Montipò mette in corner, poi al 9′ trova il vantaggio. Castagnetti libera l’area con un lancio lungo, Depaoli effettua un retropassaggio corto che Okereke intercetta e una volta in area trafigge Montipò. Il Verona, che era partito con atteggiamento attendista per non lasciare spazio ai grigiorossi, comincia a scoprirsi. Al 23′ è Lazovic a mandare alto un colpo di testa ravvicinato ma la Cremonese risponde al 27′ con un cross di Castagnetti per la deviazione di Ciofani che impegna Montipò in un salvataggio in corner. La Cremonese insiste con il suo gioco ragionato e al 34′ è Galdames a provare il tiro che trova pronto il portiere scaligero. La risposta dell’Hellas è al 37′ con un tiro di Magnani che finisce alto di poco. Si va all’intervallo con i grigiorossi in vantaggio e più padroni della partita, con il Verona che invece ha vissuto solo su qualche spunto mai davvero pericoloso. Nella ripresa il Verona è più pimpante e prova ad infilarsi nella difesa grigiorossa. All’11’ Verdi smarca in area Kallon che va al tiro ma Vasquez col corpo manda in corner. Al 17′ la Cremonese resta in dieci per l’espulsione di Quagliata per gioco scorretto nei confronti di Dawidowicz: Doveri viene richiamato al Var per rivedere l’azione ed espelle il grigiorosso. Ballardini risistema la squadra con un triplo cambio ma il Verona si fa più spavaldo in attacco e per Carnesecchi comincia un bel lavoro per cercare di amministrare il vantaggio. Al 28′ l’estremo difensore grigiorosso ribatte un colpo di testa ravvicinato di Braaf su palla persa da Dessers. La rete del pareggio arriva alla mezzora: Verdi raccoglie un cross da sinistra e con un tiro che fa picchiare la palla per terra inventa una parabola che si infila in porta. Al 41′ grandissima occasione sprecata da Dessers che colpisce di testa tutto solo davanti a Montipò ma indirizza tra le braccia del portiere. Il Verona prova a vincere con una conclusione di Gaich ben parata da Carnesecchi. Nel finale Buonaiuto salta in area su una palla alta e viene travolto da un difensore ma Doveri lascia correre e dopo sei minuti di recupero il match termina pari.
– Foto Image –
(ITALPRESS).
Il Sassuolo in dieci rimonta e batte 2-1 l’Empoli
REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Vittoria in rimonta al “Mapei Stadium” per il Sassuolo che batte, in inferiorità numerica, per 2-1, l’Empoli grazie alla doppietta di Berardi, messa a segno nel finale di gara. Ospiti subito avanti grazie a Cambiaghi, poi il rosso a Pinamonti nella ripresa, quindi ci pensa il capitano dei neroverdi a ribaltare tutto. Per gli uomini di Zanetti un’occasione persa: l’Empoli resta invischiato nella zona retrocessione.
Nei primi minuti di gioco il tatticismo vince sull’iniziativa offensiva delle due squadre. Padroni di casa superiori sul piano del gioco e ospiti attendisti con Cambiaghi che, però, all’11’ rompe gli equilibri. Progressione palla al piede dell’attaccante toscano, che elude l’intervento difensivo di Erlic e batte Consigli calciando sul secondo palo. La risposta del Sassuolo arriva tre minuti dopo ma Laurientè non concretizza l’assist dall’out di destra di Bajrami.
Il Sassuolo alza il ritmo e al 27′ Laurientè mette dentro il pallone per Defrel che da ottima posizine manca l’impatto vincente. Scampato il pericolo, l’Empoli prova a rialzare il baricentro di gioco e al 41′ sfiora il doppio vantaggio con il legno colpito da Caputo, che chiude di fatto la prima frazione di gioco. Nella ripresa Dionisi prova a dare una scossa ai suoi inserendo nel giro di pochi minuti Henrique, Pinamonti, Ferrari e Berardi. L’Empoli non rinuncia comunque a giocare e al 73′ Caputo segna la rete del possibile doppio vantaggio ma l’arbitro annulla per la posizione di fuorigioco dell’ex Sampdoria. Un minuto dopo il Sassuolo prova a scuotersi ma Pinamonti dice qualche parola di troppo all’arbitro Dionisi, che decide di espellerlo senza pensarci troppo. L’inferiorità numerica non demoralizza i neroverdi che, all’82’, sfiorano il pari con Frattesi che, servito da Berardi, non riesce a inquadrare lo specchio della porta. L’Empoli arretra eccessivamente il proprio baricentro e pochi secondi dopo arriva il gol dell’1-1: cross di Henrique dalla sinistra per Berardi, che al volo non sbaglia. La gara sembra chiusa ma in pieno recupero, al 95′, Cacace atterra Berardi in piena area di rigore. Dal dischetto lo stesso capitano del Sassuolo non trema e firma il definitivo 2-1.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
Bagnaia trionfa al Gp di Spagna, Binder e Miller sul podio
JEREZ DE LA FRONTERA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Il campione del mondo Francesco Bagnaia, in sella alla sua Ducati, ha vinto il Gran Premio di Spagna, classe MotoGP. Sul circuito di Jerez, il pilota piemontese ha superato in volata il sudafricano Brad Binder (Ktm), secondo a 221 millesimi, con cui ha duellato sino alla fine. Terzo l’altro centauro della Ktm, l’australiano Jack Miller (+1″119), quarto lo spagnolo Jorge Martin sulla Ducati targata Pramac (+1″942), più distante Aleix Espargarò (+4″760), quinto con l’Aprilia. Alle sue spalle centra la sesta piazza Luca Marini con la Desmosedici del Mooney VR46 Racing Team, settimo Dani Pedrosa (Ktm), quindi Alex Marquez (Ducati Gresini) e Takaaki Nagakami (Honda), chiude la Top Ten Fabio Quartararo con la sua Yamaha. Incidente alla partenza per Miguel Oliveira, in sella all’Aprilia del team CryptoDATA RNF, costretto al ritiro; scivolata nel finale per Marco Bezzecchi con l’altra Ducati del Mooney VR46 Racing Team.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
Perez vince a Baku davanti a Verstappen, Leclerc sul podio
BAKU (AZERBAIJAN) (ITALPRESS) – Sergio Perez vince il Gran Premio dell’Azerbaijan, al termine di una gara dominata nella quale il messicano è anche riuscito a mettersi dietro il compagno di squadra Max Verstappen. Uno-due Red Bull e terzo posto per Charles Leclerc, che conquista il primo podio stagionale suo e della Ferrari, facendo meglio del compagno di scuderia Carlos Sainz, solo quinto dietro al connazionale dell’Aston Martin, lo spagnolo Fernando Alonso. Sesto e settimo posto per Lewis Hamilton e Lance Stroll, con George Russell, Lando Norris e Yuki Tsunoda che chiudono la top ten dei piloti a punti in questo quarto appuntamento del Mondiale 2023 di F1. “Oggi ha funzionato tutto alla perfezione – esulta Perez, vincitore ieri anche della sprint race – Siamo riusciti a superare Leclerc presto e a mettere pressione su Verstappen, avendo poco degrado gomme dopo il primo pit stop. La gara si è messa subito bene, dopo la Safety Car invece è stato diverso, con tutte le vetture raggruppate e il ritmo di molti che è aumentato di molto. Il modo in cui Verstappen ha messo pressione durante tutta la gara mi ha reso la vita difficile. Ho sbattuto un paio di volte nel muro, ma per fortuna l’anteriore destra ha retto molto bene”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
Lautaro trascina l’Inter, Lazio al tappeto per 3-1
MILANO (ITALPRESS) – Con il Napoli spettatore interessato in chiave scudetto, l’Inter batte 3-1 in rimonta la Lazio a San Siro e aggancia Milan e Roma a 57 punti. Le reti dei neo entrati Lautaro Martinez (78′, 90′) e Gosens (83′) vanificano il vantaggio di Felipe Anderson e interrompono la striscia di cinque clean sheet consecutivi dei biancocelesti in trasferta. Dopo un gol annullato dal Var a Mkhitaryan per un fuorigioco di Correa, i nerazzurri si ritrovano sotto nel punteggio al 30′. L’Inter è la squadra che ha concesso meno recuperi offensivi agli avversari in questa Serie A (157), ma la Lazio passa in vantaggio proprio grazie ad un pressing ben orchestrato. Acerbi perde la sfera sulla pressione di Felipe Anderson, il brasiliano ottiene l’uno-due con Luis Alberto e con il destro da posizione centrale supera Onana. L’Inter risponde con le conclusioni dal limite di Mkhitaryan (36′) e Barella (39′), ma in entrambi i casi il pallone termina fuori. Nel finale di primo tempo è la Lazio a sfiorare il raddoppio. Al 45′ Acerbi sbaglia ancora, Zaccagni innesca Immobile che col destro costringe Onana all’intervento a mano aperta. Sulla respinta poi è Bastoni a sporcare in angolo il tiro di Felipe Anderson. A inizio ripresa Sarri perde per infortunio Cataldi e preferisce l’ex Vecino a Marcos Antonio. Al 55′ su cross di Dimarco, Barella occupa l’area e sfiora il palo con una deviazione di punta. Simone Inzaghi però la vince con i cambi e con un Lukaku ritrovato. L’attaccante belga realizza l’assist per il neo entrato Lautaro Martinez che al 78′ sfonda centralmente e in caduta batte Provedel. E l’ex Chelsea all’83’ mette la firma anche sul cross per la spaccata vincente per Gosens (subentrato a Bastoni ma costretto ad uscire per infortunio). E nel finale c’è il tris: Vecino regala palla a Lautaro che vince un rimpallo con Provedel e deposita in rete. L’Inter rilancia le sue ambizioni Champions, la Lazio deve guardarsi alle spalle con il secondo posto in pericolo.
– Foto Image –
(ITALPRESS).
Il Papa in Ungheria “Prego per un futuro di pace”
BUDAPEST (ITALPRESS) – “Da questa grande città e da questo nobile Paese vorrei riporre nel suo cuore la fede e il futuro dell’intero Continente europeo, a cui ho pensato in questi giorni, e in modo particolare la causa della pace”. Così Papa Francesco prima della recita del Regina Caeli, in Piazza Kossuth Lajos, a Budapest. “Santa Vergine, guarda ai popoli che più soffrono. Guarda soprattutto al vicino martoriato popolo ucraino e al popolo russo, a te consacrati. Tu sei la Regina della pace, infondi nei cuori degli uomini e dei responsabili delle Nazioni il desiderio di costruire la pace, di dare alle giovani generazioni un futuro di speranza, non di guerra; un avvenire pieno di culle, non di tombe; un mondo di fratelli, non di muri”.
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).
Schlein ricorda Pio La Torre “Caduta di tensione nella lotta alla mafia”
PALERMO (ITALPRESS) – “C’è una caduta di tensione nella lotta alla mafia. Sbagliato indebolire il codice degli appalti, aprendo a subappalti, e alzare il tetto all’uso del contante”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein a margine della sua visita a Palermo per la commemorazione di Pio La Torre, segretario regionale del Pci assassinato dalla mafia nel 1982 insieme al suo autista, Rosario Di Salvo. “Le semplificazioni che parlano di una mafia sconfitta non ci convincono”, prosegue. “Oggi commemoriamo due persone impegnate nella lotta alla mafia e nell’impegno per la pace. E’ una vergogna che dopo mesi il Parlamento non abbia attivato la commissione nazionale antimafia. L’applicazione della legge La Torre ha avuto negli ultimi anni una più blanda applicazione. Ricordare La Torre significa anche assegnare quella metà di beni confiscati all’utilizzo sociale”.
-foto xd6-
(ITALPRESS).