ROMA (ITALPRESS) – Con 161 voti favorevoli e 76 contrari, la Camera ha approvato il Dl recante disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l’organizzazione del Giubileo 2025. Il provvedimento passa all’esame del Senato.
In precedenza la Camera aveva confermato con 193 voti a favore, 99 contrari e 3 astenuti la fiducia posta dal governo.
(ITALPRESS).
Mese: Luglio 2023
Niger, Crosetto “Al momento nessun rischio per italiani presenti”
ROMA (ITALPRESS) – Il ministro alla Difesa, Guido Crosetto, è in continuo contatto con il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e con la sala operativa del Covi, oltre che, naturalmente, con la Farnesina e il ministero degli Esteri, per monitorare costantemente e con la massima attenzione e ogni giorno l’evoluzione delle condizioni sul terreno in Niger. Crosetto questa mattina ha partecipato a un briefing per un dettagliato aggiornamento sulla situazione nel Paese centroafricano a seguito del colpo di Stato che si è verificato in Niger. “Attualmente non sono evidenti particolari rischi per l’incolumità degli italiani presenti nel Paese, civili e militari. La Difesa e la Farnesina stanno lavorando in stretta sinergia per garantire la sicurezza dei connazionali e dei circa 300 militari impiegati nel teatro operativo nigerino nell’ambito della missione Europea Eumpm (Missione di partenariato militare della UE in Niger) e della missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (Minisn)” sottolinea il ministro alla Difesa, Guido Crosetto.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –
Ucraina, Zelensky “Sale a 5 bilancio vittime attacco a Kryvyi Rih”
KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – E’ salito a cinque il numero delle vittime del bombardamento russo a Kryvyi Rih. Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Proseguono le operazioni di soccorso a Kryvyi Rih – scrive Zelensky – I piani dal quarto al nono dell’edificio residenziale sono stati completamente distrutti. Il lavoro è difficile: parti della struttura dell’edificio stavano crollando. Decine di persone sono ferite e traumatizzate, a tutte viene fornita l’assistenza necessaria. Più di 350 persone sono coinvolte nell’operazione di salvataggio”.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
A Giffoni Teen Parade, il Festival del lavoro spiegato dagli adolescenti
SALERNO (ITALPRESS) – Radioimmaginaria, la radio degli adolescenti, ha partecipato a Giffoni Film Festival, il festival del cinema per ragazzi che ogni anno conta più di 120mila partecipanti, come media partner dal 20 al 29 luglio. Per il secondo anno consecutivo, inoltre, Radioimmaginaria ha portato a Giffoni Valle Piana (Salerno) il proprio evento “Teen Parade, il festival del lavoro spiegato dagli adolescenti”, quest’anno alla sua settima edizione, in collaborazione con Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e INPS, con l’obiettivo di parlare alle nuove generazioni di importanti temi legati al mondo del lavoro, tra cui orientamento, formazione, tipologia di rapporto di lavoro, prevenzione per la sicurezza nelle scuole e sui luoghi di lavoro, e di previdenza.
In questo senso Radioimmaginaria ha realizzato insieme al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali una serie di interviste e un evento speciale trasmesso in diretta radio il 28 luglio con l’intervento di Maria Condemi, direttore generale della D.G dell’Innovazione tecnologica, delle risorse strumentali e della comunicazione; Andrea Simoncini, Dirigente ministero del lavoro e delle politiche sociali; Alessandro Lombardi, direttore Generale della D.G. del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese; e della Consigliera nazionale di Parità, Francesca Bagni Cipriani.
Insieme ad INPS, Radioimmaginaria ha realizzato un programma di eventi sul tema del lavoro, previdenza e prestazioni a sostegno alla famiglia che sono stati trasmessi in diretta su Instagram dal 21 al 26 luglio insieme ad esperti delle sedi INPS in provincia di Salerno. Il 24 luglio è stato trasmesso un evento speciale in diretta radio a cui hanno preso parte: Micaela Gelera, commissario straordinario Inps; Ciro Toma, direttore vicario Campania; Giovanna Baldi, direttore sede di Salerno; Vincenzo Di Nicola, responsabile innovazione tecnologica; Giovanna Grieco, responsabile vigilanza ispettiva Campania.
Il 25 luglio, inoltre, si è svolta la cerimonia di consegna della medaglia commemorativa per i 125 anni di storia dell’INPS a Claudio Gubitosi, ideatore e fondatore del Giffoni Film Festival, per il valore e il prestigio che riveste la manifestazione a livello internazionale.
Hanno partecipato alle trasmissioni di Radioimmaginaria in qualità di ospiti per parlare del proprio lavoro e raccontare la propria storia anche Maurizio Molinari, direttore de “La Repubblica”, Greta Esposito, attrice nel cast della serie “Mare Fuori” e del film Netflix “Mixed by Erry”, Pierfrancesco Rizzello, 12enne italo-brasiliano qualificatosi per il secondo anno di fila campione mondiale di kitesurf under14.
– foto ufficio stampa Radioimmaginaria –
(ITALPRESS).
Urso “Taglio delle accise? Risorse pubbliche destinate a cuneo fiscale”
ROMA (ITALPRESS) – “Taglio delle accise? Quello fatto dal precedente governo era stato fatto in occasione di un contesto diverso da quello di oggi. I dati ora sono diversi, il governo ha preferito destinare risorse pubbliche a diverse emergenze, dal taglio del cuneo fiscale ad altri interventi a tutela del potere d’acquisto per le fasce sociali più svantaggiate”. Lo ha detto io ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in conferenza stampa.
Foto: Agenzia Fotogramma
(ITALPRESS).
Renzi “Governo ha aumentato accise per dare soldi a squadre di Serie A”
ROMA (ITALPRESS) – “Aumenta il costo della benzina. Polemiche sui media. Non c’è una sola persona – nemmeno una – che ricordi la contraddizione di Giorgia Meloni. La Premier ha vinto le elezioni con video in cui diceva che lo Stato lucrava su ogni pieno. Quando è diventata premier non solo non ha ridotto le accise, ma le ha addirittura Aumentate. Io sono tra i pochi che su questi temi insiste”. Lo scrive sulle sue Enews Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Perchè? Non perchè sia facile ridurre le accise: non lo è. Ma è assurdo fare campagna elettorale promettendo mari e monti e poi – con la prima legge di bilancio – aumentare i soldi per le squadre di serie A su richiesta di Lotito e aumentare le accise sulla benzina. Si parla tanto di salario minimo: ma al ceto medio chi ci pensa Ricordiamoci sempre: questo Governo ha aumentato la benzina per dare soldi alle squadre di serie A. E per me questa è la dimostrazione più netta di come governino i populisti” conclude Renzi.
Foto: Agenzia Fotogramma
(ITALPRESS).
Bicocca, il 94% dei dottori di ricerca lavora a un anno dal titolo
MILANO (ITALPRESS) – Tra i dottori di ricerca del 2021 dell’Ateneo Bicocca contattati un anno dopo la proclamazione il 94 per cento ha già un’occupazione: il 48,2 per cento lavora grazie al dottorato; il 30,9 per cento è assunto a tempo indeterminato. Se il 60,6 per cento lavora nel settore pubblico, il 35,1 per cento opera in quello privato. Alla fine del mese i dottori di ricerca possono contare su un salario netto che si aggira sui 1.949 euro. I dati sono positivi anche per i diplomati di master: il 91,9 lavora a un anno dal diploma; il 59,8 è a tempo indeterminato. Il 73,9 per cento ha un’occupazione nel settore privato, e c’è un 2,1 per cento che arriva a svolgere compiti dirigenziali. Alla fine del mese i diplomati di master vedono arrivare una retribuzione mensile netta che oscilla dai 1.713 ai 2.107 euro.
I dati sono stati diramati dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, attraverso i report del 2023 sul profilo dei dottori di ricerca e dei diplomati di master, e l’VIII report sulla loro condizione occupazionale.
L’indagine sulle performance formative ha coinvolto 5.007 dottori di ricerca del 2022 di 37 atenei, di cui 170 dell’Università di Milano-Bicocca. I numeri sull’occupazione, invece, hanno analizzato 5.442 dottori di ricerca del 2021 di 45 atenei, contattati a un anno dal conseguimento del titolo, di cui 155 provengono dalla nostra università.
Per quanto concerne i master, l’analisi ha interessato le performance formative di 10.498 diplomati del 2022 di 18 atenei: 5.182 di primo livello e 5.316 di secondo livello. All’interno di questo campione i diplomati dell’Ateneo Bicocca sono 559: 467 di primo livello e 92 di secondo livello. I dati sull’occupazione, invece, hanno esaminato 12.976 diplomati del 2021 di 29 atenei, contattati un anno dopo la conclusione del percorso: 7.216 di primo livello e 5.760 di secondo livello. In Bicocca i diplomati oggetto dell’indagine sono stati 586: 446 di primo livello e 140 di secondo livello.
A un anno dal conseguimento del titolo i 155 dottori di ricerca del 2021 dell’Ateneo Bicocca hanno un tasso di occupazione del 94 per cento, superiore di 3,1 punti rispetto alla media nazionale (90,9 per cento). Sebbene il 33,7 per cento degli occupati prosegua l’attività intrapresa prima di aver concluso il percorso di studi, è grazie al dottorato che il 48,2 per cento dei ricercatori riesce a trovare lavoro. L’inquadramento contrattuale dei dottorati del 2021 vede il 30,9 per cento assunto a tempo indeterminato, il 17 per cento a tempo determinato e il 29,8 con un assegno di ricerca. Se entriamo nel merito delle mansioni svolte, il 79,8 per cento svolge una professione intellettuale, scientifica e di elevata specializzazione, di cui il 47,2 per cento lavora in ambito accademico come ricercatore o tecnico laureato. Tra i dottori di ricerca il 60,6 per cento lavora nel settore pubblico, il 35,1 per cento è assorbito da quello privato. In generale i nostri dottori di ricerca possono contare su una retribuzione mensile netta intorno ai 1.949 euro, e il 41,5 per cento di loro lavora in modalità di smart working.
All’interno dell’Ateneo, tra i 170 dottori di ricerca del 2022 contattati da AlmaLaurea il 14,7 per cento ha collaborato con le imprese durante il dottorato, a fronte di una media nazionale attestata all’8,3 per cento. Il 16,5 per cento dei dottori di ricerca ha conseguito un titolo congiunto o un titolo doppio/multiplo – i cosiddetti joint degree o double/multiple degree – cifra superiore di un punto percentuale alla media del Paese (15,5 per cento). Nonostante l’età media in cui gli studenti ottengono il dottorato sia intorno ai 32 anni, il 61,8 per cento dei dottori di Bicocca consegue il titolo non oltre i 30 anni. Chi ha intrapreso la carriera del dottorato in Bicocca lo ha fatto soprattutto per migliorare la propria formazione culturale e scientifica (82,9 per cento). Un’aspettativa che ha trovato riscontro durante il corso di studi: infatti l’84,1 per cento ha partecipato per almeno un anno ad attività formative strutturate, quasi tre punti in più del resto d’Italia.
Inoltre, se il 48,8 per cento di dottorandi ha svolto un periodo di studio o di ricerca all’estero (la media nazionale arriva al 40,1), per il 36,1 per cento di loro l’esperienza ha superato i sei mesi. Infine, la possibilità di aver dedicato alla ricerca oltre 40 ore settimanali (34,7 per cento nel nostro Ateneo, 31,2 nelle altre università), corrobora la soddisfazione per aver acquisito nuove competenze e abilità settoriali (la valutazione è di 8 punti su 10); aver approfondito contenuti teorici (7,4 punti), nonchè sentire di padroneggiare tecniche di ricerca (7,7 punti). Un gradimento del genere spiega perchè il 58,8 per cento dei dottorati ripeterebbe l’esperienza.
Per quanto riguarda i master, i diplomati del 2021 contattati da AlmaLaurea sono 586: 446 di primo livello e 140 di secondo livello. Tra di loro, il tasso di occupazione complessivo a un anno dal diploma è del 91,9 per cento (quello nazionale è all’86 per cento); tra i diplomati di master di primo livello lavora il 90,4 per cento (gli altri atenei sono all’85,3 per cento); dopo i master di secondo livello lavora il 96,9 per cento, 10 punti percentuali in più del resto d’Italia. Tra gli studenti di Bicocca che già lavoravano prima di concludere il percorso, l’82 per cento ritiene di essere migliorato grazie al master, soprattutto nelle competenze professionali. Invece, tra le persone che hanno iniziato l’attuale attività lavorativa dopo il conseguimento del titolo, il 76,3 per cento pensa che il master abbia avuto un ruolo per ottenere l’impiego.
Se entriamo nel merito delle mansioni svolte: un anno dopo il master il 59,8 per cento lavora a tempo indeterminato mentre il 17,3 per cento ha un contratto a tempo determinato.
La maggior parte dei diplomati di master dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca trova impiego nel settore privato, il dato complessivo è del 73,9 per cento contro il 58,6 della media nazionale. Nello specifico, i diplomati di primo livello occupati in questo settore sono il 76,9 per cento, un dato superiore di oltre dieci punti rispetto a quello degli altri atenei (63,6 per cento). Per quanto riguarda i diplomati di secondo livello il dato è di 64,2 per cento, contro il 52,2 del resto d’Italia. La quasi totalità degli occupati è assorbita dal settore dei servizi (84,7 per cento) e dall’industria (14,6 per cento). La media della retribuzione mensile netta dei nostri diplomati di master è di 1.807 euro: 1.713 euro per i diplomati di primo livello e 2.107 per quelli di secondo livello. Tra di loro il 35,7 per cento lavora in modalità di smart working.
In Bicocca, i diplomati di master del 2022 contattati da AlmaLaurea sono 559: 467 di primo livello e 92 di secondo livello. Se consideriamo l’intera popolazione, l’8,2 per cento ha cittadinanza estera, un dato che sale al 14,1 per cento nei master di secondo livello. I nostri studenti si diplomano intorno ai 30,9 anni (la media nazionale è di 34,1). Tra di loro il 52,6 per cento è stato uno studente-lavoratore a tempo pieno per più della metà del percorso di studi: 49,5 per cento nei corsi di primo livello e addirittura 70,4 in quelli di secondo livello. Durante il master hanno svolto stage o project work il 92,8 per cento dei nostri iscritti: 92,3 per cento nei master di primo livello; 95,8 in quelli di secondo livello. Un risultato ragguardevole se consideriamo la media delle altre università: 65 per cento a livello generale; 77,3 per cento nei master di primo livello; 53,1 nei master di secondo livello.
La maggior parte degli studenti ha giudicato adeguato l’inserimento presso l’azienda o l’ente nel corso dello stage: la soddisfazione globale è del 62,6 per cento (il dato nazionale è del 57,7 per cento); nei master di primo livello l’Ateneo raggiunge il 61,3 per cento (contro il 56,6 del Paese); in quelli di secondo livello arriva al 72,7 per cento, la media nazionale è al 59,5 per cento.
– foto: ufficio stampa Milano-Bicocca
(ITALPRESS).
Zaia “Rdc andava rivisto, chi ha davvero bisogno riceverà il sostegno”
MILANO (ITALPRESS) – “Le distorsioni emerse in questi anni dimostrano che così com’era regolato il Reddito di cittadinanza andava rivisto”. Lo dice in una intervista a “Il Corriere della Sera” il presidente del Veneto Luca Zaia. “Non le indico io, ma le inchieste della Guardia di finanza: c’è chi poteva lavorare e non l’ha fatto e chi, addirittura, ha lavorato in nero. Casi che non hanno diritto al Reddito di cittadinanza” sottolinea per poi aggiungere: “A chi ha veramente bisogno il sostegno dovrà essere garantito, come avviene in molti Stati europei. Gli altri dovranno cercarsi un lavoro. Questo passaggio era inevitabile” e poi prosegue: “Bisogna ricalibrare tutto il meccanismo. L’intervento serve a fare chiarezza e a procedere d’ora in poi in maniera puntuale. Chi avrà titolo per percepirlo lo avrà”. Quindi sui tagli al Pnrr, dice: “Lamentarsi sarebbe scontato e fin troppo facile. Facciamo in modo che questo ‘nuovò Pnrr ci aiuti a costruire una ‘nuovà Italia”.
“Anche il Veneto ha subito un taglio di 775 milioni. Io sono stato il primo, dopo lo scoppio della guerra, a suggerire una rinegoziazione del Pnrr, come previsto dall’art. 21 dello stesso”. Ma non lo si è fatto perchè “il governo di allora decise di andare avanti come previsto. Io però, a questo punto, ricordo che di quei 230 miliardi di euro una parte è a fondo perduto ma abbiamo anche preso a prestito un sacco di miliardi e li dobbiamo restituire”. I tagli hanno fatto male: “Confido che il governo mantenga l’impegno annunciato a coprire gli investimenti saltati facendo ricorso al Fondo di coesione e sviluppo. Vigileremo perchè succeda davvero”. Per il governatore veneto si poteva fare meglio: “Con un taglio chirurgico magari molti investimenti si potevano salvare. I Comuni sono in difficoltà perchè hanno gli appalti in corso. Sarebbe grave se per l’inerzia di qualcuno pagassero tutti. L’Europa non ci aspetta e attende che passiamo dalle parole ai fatti”. Come? “Prendiamo il taglio di 16 miliardi come una “riprogrammazione”. Come Paese abbiamo la possibilità di mettere a punto un nuovo progetto strategico dirottando gli investimenti sul Repower, cioè sulle fonti alternative. In Veneto prevediamo di spendere un miliardo e 600 milioni sull’idrogeno verde”.
foto: Agenzia Fotogramma
(ITALPRESS).
Conte “Su Rdc guerra ideologica sulla pelle dei poveri. Meloni rinvii”
ROMA (ITALPRESS) – “Per noi è un disastro sociale annunciato. Abbiamo provato a metterli in guardia con la marcia dei ventimila, lo scorso giugno a Roma, con il tour da Nord a Sud per far emergere tutte le difficoltà delle fasce sociali più deboli. Il governo invece ha voluto proseguire dritto in questa guerra ideologica condotta sulla pelle dei più deboli e da ultimo con questo messaggio dell’Inps per altro falso e fuorviante”. Un messaggio fuorviante “perchè parla di sospensione per una misura che viene invece cancellata. E poi perchè crea l’illusione che tutti verranno presi in carico dai servizi sociali”. Lo dice Giuseppe Conte leader del Movimento 5Stelle in una intervista a La Repubblica. Uno stop che era già era nel programma di governo. “Sorprende Giorgia Meloni, che si sta rivelando una fredda burocrate a Palazzo Chigi, indifferente al carovita che impoverisce il ceto medio e alla disperazione delle persone più fragili. Cancella con spregiudicatezza sensibilità che appartenevano un tempo anche alla destra sociale”.
Quindi sulla commissione d’inchiesta sull’operato dell’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico, minacciata da FdI, ribadisce: “Siamo di fronte a episodi di puro bullismo politico frutto della subcultura tossica espressa da questo governo. Si cerca il capro espiatorio per sviare le responsabilità e deviare le istituzioni per bieche strumentalizzazioni politiche”. Su una sorta di vendetta del governo Meloni nei confronti del M5s, risponde: “Probabilmente l’hanno intesa così, ma viene pagata dagli italiani. Peraltro, scontentano anche quella parte dell’elettorato che, con la complicità di una vergognosa campagna mediatica, si era convinta che il Reddito fosse la fonte di tutti i mali. Si sono dovuti rimangiare la promessa di cancellarlo del tutto, ma ora con le nuove misure provano a far cassa sulla pelle di circa 160mila famiglie, alle quali da gennaio si aggiungeranno 350mila persone. Il governo non sarà in grado di offrire alternative alla loro disperazione”. Il leader pentastellato prevede un autunno caldo: “Temo proprio di sì. Per questo invito il governo a convocare subito un Consiglio dei ministri straordinario per differire i termini e gestire queste scelte sciagurate”.
foto: Agenzia Fotogramma
(ITALPRESS).
Verstappen vince anche in Belgio e podio Ferrari con Leclerc
SPA-FRANCORCHAMPS (BELGIO) (ITALPRESS) – Quarantacinquesima vittoria in carriera, l’ottava di fila, per Max Verstappen che trionfa anche al Gran Premio del Belgio, dodicesima tappa del Mondiale di Formula 1. Il campione del mondo della Red Bull, penalizzato di cinque posizioni in griglia per aver sostituito il cambio, torna davanti a tutti sulla pista di Spa già dopo 17 giri e domina la gara senza problemi. L’olandese precede il compagno di squadra Sergio Perez. Podio per la Ferrari con Charles Leclerc, partito dalla pole, protagonista di una buona gara, strapotere Red Bull a parte. A seguire altri due campioni del mondo con la Mercedes di Lewis Hamilton in quarta posizione e l’Aston Martin di Fernando Alonso in quinta. Sesta l’altra Mercedes guidata da George Russell, quindi Lando Norris con la McLaren non in grande giornata. All’ottavo posto Esteban Ocon (Alpine) e a chiudere la top ten Lance Stroll (Aston Martin) e il giapponese Yuki Tsunoda (AlphaTauri). Ritirata l’altra Ferrari di Carlos Sainz.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).