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Intesa Sanpaolo, un miliardo di euro per l’imprenditoria femminile

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ADN24

MILANO (ITALPRESS) – E’ giunta all’ottava edizione l’iniziativa Women Value Company Intesa Sanpaolo, riconosciuta come categoria speciale del Premio Marisa Bellisario e presentata oggi a Milano. Un impegno verso la valorizzazione dell’imprenditoria femminile che Intesa Sanpaolo sostiene anche finanziariamente mettendo a disposizione un miliardo di euro attraverso le opportunità previste dal programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”, lanciato quest’anno dal primo Gruppo Bancario italiano, che riserva 120 miliardi di euro a livello nazionale.
Oltre 1400 le candidature pervenute da tutta Italia quest’anno, tra le quali sono state selezionate le due vincitrici del premio nazionale Mela d’Oro Women Value Company Intesa Sanpaolo, speciale riconoscimento di Fondazione Bellisario. La ‘Mela d’oro media impresà è stata attribuita ad Azzurra Morelli, CEO Pellemoda di Empoli, mentre la ‘Mela d’oro piccola impresà è stata assegnata a Stella Stefanelli, manager di Lab.
Instruments Srl di Castellana Grotte (BA). Il Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo prevede, inoltre, Menzioni Speciali, dedicate a premiare le imprese che si sono distinte su filoni specifici quali Made in Italy, Innovazione e Sociale.
Milano ha fatto da cornice alla premiazione di 40 imprese del nord Italia e Sardegna – tra le 100 vincitrici del Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo 2024 – e all’assegnazione delle menzioni speciali Donne per il Made in Italy a Veronica Varetta, Founder e CEO Firgun House (MI), Donne per l’Innovazione, attribuita ad Alessia Galbiati, Direttore Generale Lamp (LC) e Donne per il Sociale a Silvana Migoni, Presidente di Associazione Donne al traguardo (CA). A testimonianza della visione sul futuro dell’imprenditoria femminile è intervenuta Francesca Pievani,Co-Founder della startup bergamasca Fili Pari.
L’edizione 2024 di Women Value Company si è concentrata sul supporto alla nuova imprenditoria femminile nella duplice chiave di difesa della parità di genere ma anche tutela delle diversity. Sostenibilità, digitalizzazione, innovazione tecnologica, capitale umano e formazione sono fattori abilitanti alla crescita delle imprese in particolare al femminile, anche alla luce delle missioni e degli strumenti del PNRR destinati all’inclusione e alla coesione sociale, con fondi per le politiche per il lavoro e per la valorizzazione dell’imprenditoria femminile.
‘L’impegno della nostra Banca verso l’imprenditoria inclusiva e attenta al talento femminile parte dalla cura verso i nostri dipendenti – ha detto Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo -. Finanziamo con un miliardo di euro le realtà che sposano performance economico-finanziarie a politiche di inclusione e welfare, favorendo il riconoscimento del merito alle PMI più virtuose. Il premio Women Value Company riassume questi obiettivi e rinnova ogni anno il plauso alle imprese che pongono al centro delle proprie strategie il beneficio delle donne e del loro lavorò.
Per Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario, ‘la straordinaria adesione che ha contraddistinto tutte le edizioni del Women Value Company racconta di un sistema produttivo che ha chiara la fondamentale importanza del contributo femminile alla crescita. Dare spazio e visibilità, riconoscere i meriti e l’impegno di queste PMI è sempre stata una nostra priorità e lo è ancora di più oggi. Per questo, il mio ringraziamento va alle aziende protagoniste di quest’edizione e a Intesa Sanpaolo per continuare a credere e investire in un’idea di futuro che parla il linguaggio della parità e della sostenibilità’.
Dopo l’incontro di apertura a Firenze con l’assegnazione del premio a 30 piccole e medie imprese del centro Italia e quello odierno svoltosi a Milano, l’ultimo incontro territoriale del premio Women Value Company Intesa Sanpaolo si svolgerà a Napoli il 3 dicembre presso Gallerie d’Italia con la partecipazione di 30 imprese del sud del Paese.
Le 100 PMI vincitrici sono per il 25% Micro-imprese, 40% Piccole Imprese e per il 35% Medie Imprese, distribuite per il 37% nel Nord Italia, il 29% nel Centro e il 34% al Sud. Il 94% ha avviato iniziative volte a conciliare vita professionale e vita personale dei dipendenti (smart working, asili, flessibilità, mensa, permessi, agevolazioni trasporto). L’89% ha attivato iniziative volte ad incrementare il benessere dei dipendenti (premi, benefit, assistenza sanitaria, agevolazioni tempo libero e genitorialità). 37 PMI hanno già ottenuto o fatto domanda per ottenere la certificazione per la parità di genere.
L’VIII edizione del Premio conferma che investire sulle persone e il loro benessere, sul welfare e sulla formazione genera un contesto favorevole per la crescita dell’impresa e del business: il 93% ha stimato il fatturato in aumento o stabile; il 61% ha avviato e/o consolidato attività di export e internazionalizzazione; oltre la metà (59%) sono PMI costituite dal 2000 in poi (di cui 14 startup o neoimprese); manifatturiero, servizi, commercio, sanità e agricoltura i settori più rappresentati.
L’Italia segna un ritardo nella partecipazione femminile al mondo del lavoro: nel 2023 il nostro Paese si colloca al penultimo posto in Europa per tasso di attività femminile (57,7%, 13 punti in meno della media UE27), meglio solo della Romania. Si tratta di un patrimonio di competenze e capacità tutto da valorizzare, soprattutto in un contesto in cui molte imprese denunciano difficoltà nel trovare forza lavoro qualificata: tra i giovani (25-34 anni) la percentuale di laureati è nettamente superiore per le donne (37,1% vs 24,4% per i maschi) che, tuttavia, più frequentemente degli uomini, si trovano a svolgere lavori per cui sono sovraistruite (29,4% degli occupati donne vs. 25,4% per gli uomini).
Emergono tuttavia caratteristiche distintive del tessuto produttivo italiano che possono dare stimolo per recuperare questo divario: si osserva una maggior presenza femminile nel board delle imprese attive nei settori tipici del Made in Italy come il sistema moda o la filiera agro-alimentare, nei quali è risultato vincente saper coniugare gli aspetti dell’artigianalità, della qualità e della flessibilità. Il 47,4% delle Società Benefit – ovvero imprese che hanno integrato nel proprio oggetto sociale anche lo scopo di generare un impatto positivo per la società e l’ambiente – ha almeno una donna nel board, mentre nel resto del campione – confrontabile per settore e dimensione – la percentuale scende al 37,1%. Il ruolo delle donne è inoltre cresciuto nei processi di introduzione di innovazione: la percentuale di start-up innovative con prevalenza femminile è passata dal 13,5% nel 2017 al 15,1% nel 2024.
L’edizione 2024 di Women Value Company è strettamente connessa alle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, nell’ambito degli obiettivi di inclusione, destina azioni e risorse per favorire l’aumento della partecipazione delle donne al mondo del lavoro, in particolare con il supporto all’attività imprenditoriale femminile. Intesa Sanpaolo conferma il plafond a un miliardo di euro di credito per promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile e massimizzare il contributo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese. La Banca guidata da Carlo Messina supporta le imprese femminili che avviano una nuova attività o che investono nel rafforzamento della propria impresa, agendo sui filoni quali la digitalizzazione, l’innovazione e l’ampliamento delle competenze.
La proposta si aggiunge alle soluzioni già esistenti per promuovere investimenti verso gli obiettivi del PNRR e l’imprenditoria femminile, come il finanziamento a medio lungo termine S-Loan Diversity, che premia con una riduzione di tasso gli sforzi delle imprese nella direzione della parità di genere, nello sviluppo di programmi di incremento del welfare, nell’incremento di nuove assunzioni di dipendenti donne: ad oggi sono stati erogati 183 finanziamenti per oltre 250 milioni di euro.

– foto xp2/Italpress –

(ITALPRESS).

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Briatore cede il Twiga a Leonardo Del Vecchio: Un nuovo capitolo per il lusso italiano

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Flavio Briatore ha ufficializzato la cessione del celebre brand Twiga a Leonardo Maria Del Vecchio, erede dell’impero Luxottica, consolidando un’importante operazione nel mondo della ristorazione di lusso. La notizia, che circolava da settimane, è ora ufficiale: il magnate ha deciso di vendere il Twiga e alcune delle sue location più iconiche, tra cui il Twiga Forte dei Marmi, Twiga Montecarlo e Twiga Baia Beniamin. Nell’accordo è inclusa anche l’acquisizione del Billionaire di Porto Cervo.

La Triple Sea Food, controllata da LMDV Capital, di proprietà di Del Vecchio, rileverà il marchio Twiga e ne gestirà le operazioni future. Briatore, che continuerà il suo impegno in Formula 1 con il team Alpine, ha espresso la sua gratitudine, augurando buon lavoro a Del Vecchio e al suo team. “Il mio rinnovato impegno in Formula Uno richiede una dedizione totale, rendendo necessario un ridotto coinvolgimento nel gruppo Majestas, ma sono felice di aver trovato una persona di grande esperienza per portare avanti il brand”, ha dichiarato Briatore.

Del Vecchio, dal canto suo, ha sottolineato come l’acquisizione del Twiga non rappresenti solo un investimento, ma un’opportunità per valorizzare un simbolo di eccellenza e stile italiani riconosciuto a livello internazionale. “Twiga è sinonimo di lusso e di alta qualità, e integrarlo in Triple Sea Food ci permette di proseguire un percorso che coniuga tradizione e innovazione, con l’obiettivo di offrire esperienze straordinarie ai nostri clienti”, ha commentato.

Questa operazione segna un’importante transizione, non solo per Briatore e Del Vecchio, ma per tutto il settore dell’hospitality di lusso, con ambiziosi piani di sviluppo per il futuro. Il gruppo Majestas continuerà a concentrarsi sull’espansione e sul successo internazionale di altri marchi, come Billionaire e Crazy Pizza, confermando così la sua volontà di rimanere un protagonista nel panorama dell’ospitalità italiana.

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Prima fila McLaren ad Abu Dhabi, Sainz terzo, male Leclerc

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YAS MARINA (EMIRATI ARABI) (ITALPRESS) – E’ Lando Norris a conquistare l’ultima pole position della stagione al termine delle qualifiche del Gran Premio di Abu Dhabi, sul circuito di Yas Marina. E’ 1’22″595 il crono che consentirà al pilota della McLaren di partire davanti a tutti nella gara della domenica, con l’altra macchina papaya di Oscar Piastri che gli farà compagnia in prima fila, essendosi messo a due decimi dal tempo del compagno di squadra e quindi in un’ottima posizione per la conquista del campionato Costruttori, considerando anche l’ultima casella sulla griglia per la Rossa di Charles Leclerc, quattordicesimo e penalizzato di dieci posizioni. Terzo e in seconda fila, invece, Carlos Sainz, che fa segnare il tempo di 1’22″804 all’ultima qualifica sulla Ferrari. Quarto il sorprendente Nico Hulkenberg, che mette la sua Haas davanti al neo quattro volte iridato, Max Verstappen, quinto su Red Bull. Gasly e Russell in sesta e settima posizione sulla griglia di partenza, seguito dall’Aston Martin di Alonso e dalla Kick Sauber di Bottas, con l’altra Red Bull di Sergio Perez a chiudere la top ten.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Siria, Tajani “Serve accordo per una soluzione politica”

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ROMA (ITALPRESS) – “La prima preoccupazione dell’Italia e del governo è quella di tutelare la sicurezza dei 300 concittadini che vivono in Siria. Al momento non ci sono preoccupazioni. Alcuni sono riusciti a lasciare il Paese, alcuni sono in Giordania, altri sono in Libano. Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario con iniziative nazionali e delle Nazioni Unite: tutti gli italiani sanno che l’ambasciata è pronta a organizzare l’evacuazione di tutti i nostri concittadini. Abbiamo delle richieste e faremo in modo che tutti coloro che vogliono lasciare la Siria lo possano fare nella massima sicurezza. L’ambasciata è mobilitata per tutelare tutti i nostri connazionali”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della riunione di coordinamento sulla Siria tenuta alla Farnesina. “L’Italia – ha aggiunto – sostiene la necessità di una soluzione politica in Siria. Chiediamo di garantire la sicurezza di tutte le minoranze a iniziare da quella cristiana. Abbiamo fiducia e sosteniamo l’azione e il confronto in corso a Doha. Ci auguriamo che possa emergere un accordo per una soluzione politica, per cui noi siamo fortemente impegnati e incoraggiamo tutte le parti a perseguire quest’obiettivo. Bisogna scongiurare un’altra crisi umanitaria e migratoria”, ha concluso Tajani.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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