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Philip Morris premia le start-up per l’innovazione sostenibile

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ROMA (ITALPRESS) – Premiate il 21 novembre le 3 start-up selezionate per la fase di proof of concept di “Design the Sustainable Future of Manufacturing”, la call for innovation lanciata a marzo da Philip Morris attraverso l’Institute for Manufacturing Competences – il polo di eccellenza per la formazione sulle competenze legate all’Industria 4.0 – in partnership con Almacube, incubatore e hub innovativo dell’Università di Bologna di Confindustria Emilia Area Centro.
La premiazione è avvenuta durante l’evento dedicato allo Studio “Italia 5.0: le competenze del futuro per lo sviluppo dell’innovazione nell’epoca dell’intelligenza artificiale in Italia e in Ue”, elaborato da TEHA Group in collaborazione con Philip Morris Italia e che ha visto la supervisione di Giorgio Metta (Direttore Scientifico, Istituto Italiano di Tecnologia) in qualità di advisor scientifico. Lo Studio è stato sviluppato con l’obiettivo di definire gli elementi per un New Deal delle competenze in ambito agricolo e manifatturiero e trasformare il nostro Paese in un’Italia 5.0. Il tavolo di lavoro ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra rappresentanti delle Istituzioni italiane ed europee, del mondo accademico, delle filiere italiane e delle parti sociali. Questa iniziativa prosegue l’analisi condotta nel 2024 ed è propedeutica all’organizzazione di un tavolo di lavoro, che si terrà a Bruxelles nel corso del prossimo anno, con l’obiettivo di sviluppare il dibattito con una prospettiva europea.
Le aziende vincitrici della call for innovation hanno ottenuto la possibilità di sviluppare i loro progetti all’interno dello stabilimento di Crespellano, il principale impianto produttivo di Philip Morris International a livello globale, interamente focalizzato sui prodotti innovativi senza combustione.
L’iniziativa è nata a marzo con l’obiettivo di trovare soluzioni innovative per la sostenibilità degli impianti produttivi e degli ambienti di lavoro nel settore industriale. L’edizione di quest’anno ha superato nei numeri quella del 2023, con 178 candidature da 34 Paesi, rispetto ai 22 della precedente edizione. Il 34,8% proviene dall’Italia, il 52,8% dall’Europa, il 9% dal Regno Unito e la restante parte, il 3,4% dal resto del mondo. Le tre start-up selezionate per la proof of concept – ossia la fase di sviluppo concreto del progetto – sono l’italiana Deep Vision Consulting, che ha sviluppato uno strumento AI per rilevare difetti di prodotto e migliorare il controllo qualità; la svedese iioote AB, che ha implementato soluzioni IoT per i servizi interni; la francese Uptale che ha sviluppato un software per migliorare i processi di formazione interna.
“Come azienda capofila di una filiera integrata di 8000 imprese italiane e oltre 40.000 persone, siamo fortemente convinti del nostro ruolo a sostegno dell’innovazione e delle competenze del futuro a supporto del tessuto produttivo-occupazionale e della competitività del Sistema Paese – ha affermato Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia -. Il nostro impegno si sostanzia anche in progetti di open innovation, con il coinvolgimento di start-up che possano offrire soluzioni innovative di prodotto e di processo, a beneficio della filiera integrata e del Sistema-Paese. Il numero e la qualità delle candidature ricevute quest’anno dimostra quanto sia importante continuare a creare le condizioni per un ecosistema che coinvolga istituzioni, università e aziende per raggiungere obiettivi comuni di innovazione e sostenibilità. Con questa iniziativa vogliamo dare la possibilità a giovani realtà italiane e internazionali di misurarsi con le sfide industriali e proporre soluzioni creative in grado di fare la differenza nel percorso verso un futuro più sostenibile”.
“Le grandi aziende che guidano le filiere produttive hanno un ruolo chiave nel promuovere crescita e sostenibilità di tutto il sistema industriale – ha spiegato Valentino Valentini, Viceministro Ministero delle Imprese e del Made in Italy, presente all’evento di premiazione -. La collaborazione tra imprese, università e istituzioni è fondamentale per mettere in comune risorse, sviluppare nuove tecnologie e condividere conoscenze. La dimensione europea rappresenta un vantaggio competitivo cruciale: un mercato di oltre 742 milioni di consumatori, l’accesso a programmi di ricerca e sviluppo all’avanguardia, la possibilità di creare sinergie transnazionali e la condivisione di infrastrutture logistiche avanzate. In un’epoca in cui la scala è sempre più determinante per la competitività globale, solo lavorando insieme a livello continentale possiamo costruire un’industria più innovativa e sostenibile, capace di competere con i giganti tecnologici internazionali”.

– Foto ufficio stampa Philip Morris –

(ITALPRESS).

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Briatore cede il Twiga a Leonardo Del Vecchio: Un nuovo capitolo per il lusso italiano

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Flavio Briatore ha ufficializzato la cessione del celebre brand Twiga a Leonardo Maria Del Vecchio, erede dell’impero Luxottica, consolidando un’importante operazione nel mondo della ristorazione di lusso. La notizia, che circolava da settimane, è ora ufficiale: il magnate ha deciso di vendere il Twiga e alcune delle sue location più iconiche, tra cui il Twiga Forte dei Marmi, Twiga Montecarlo e Twiga Baia Beniamin. Nell’accordo è inclusa anche l’acquisizione del Billionaire di Porto Cervo.

La Triple Sea Food, controllata da LMDV Capital, di proprietà di Del Vecchio, rileverà il marchio Twiga e ne gestirà le operazioni future. Briatore, che continuerà il suo impegno in Formula 1 con il team Alpine, ha espresso la sua gratitudine, augurando buon lavoro a Del Vecchio e al suo team. “Il mio rinnovato impegno in Formula Uno richiede una dedizione totale, rendendo necessario un ridotto coinvolgimento nel gruppo Majestas, ma sono felice di aver trovato una persona di grande esperienza per portare avanti il brand”, ha dichiarato Briatore.

Del Vecchio, dal canto suo, ha sottolineato come l’acquisizione del Twiga non rappresenti solo un investimento, ma un’opportunità per valorizzare un simbolo di eccellenza e stile italiani riconosciuto a livello internazionale. “Twiga è sinonimo di lusso e di alta qualità, e integrarlo in Triple Sea Food ci permette di proseguire un percorso che coniuga tradizione e innovazione, con l’obiettivo di offrire esperienze straordinarie ai nostri clienti”, ha commentato.

Questa operazione segna un’importante transizione, non solo per Briatore e Del Vecchio, ma per tutto il settore dell’hospitality di lusso, con ambiziosi piani di sviluppo per il futuro. Il gruppo Majestas continuerà a concentrarsi sull’espansione e sul successo internazionale di altri marchi, come Billionaire e Crazy Pizza, confermando così la sua volontà di rimanere un protagonista nel panorama dell’ospitalità italiana.

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Prima fila McLaren ad Abu Dhabi, Sainz terzo, male Leclerc

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YAS MARINA (EMIRATI ARABI) (ITALPRESS) – E’ Lando Norris a conquistare l’ultima pole position della stagione al termine delle qualifiche del Gran Premio di Abu Dhabi, sul circuito di Yas Marina. E’ 1’22″595 il crono che consentirà al pilota della McLaren di partire davanti a tutti nella gara della domenica, con l’altra macchina papaya di Oscar Piastri che gli farà compagnia in prima fila, essendosi messo a due decimi dal tempo del compagno di squadra e quindi in un’ottima posizione per la conquista del campionato Costruttori, considerando anche l’ultima casella sulla griglia per la Rossa di Charles Leclerc, quattordicesimo e penalizzato di dieci posizioni. Terzo e in seconda fila, invece, Carlos Sainz, che fa segnare il tempo di 1’22″804 all’ultima qualifica sulla Ferrari. Quarto il sorprendente Nico Hulkenberg, che mette la sua Haas davanti al neo quattro volte iridato, Max Verstappen, quinto su Red Bull. Gasly e Russell in sesta e settima posizione sulla griglia di partenza, seguito dall’Aston Martin di Alonso e dalla Kick Sauber di Bottas, con l’altra Red Bull di Sergio Perez a chiudere la top ten.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Siria, Tajani “Serve accordo per una soluzione politica”

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ROMA (ITALPRESS) – “La prima preoccupazione dell’Italia e del governo è quella di tutelare la sicurezza dei 300 concittadini che vivono in Siria. Al momento non ci sono preoccupazioni. Alcuni sono riusciti a lasciare il Paese, alcuni sono in Giordania, altri sono in Libano. Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario con iniziative nazionali e delle Nazioni Unite: tutti gli italiani sanno che l’ambasciata è pronta a organizzare l’evacuazione di tutti i nostri concittadini. Abbiamo delle richieste e faremo in modo che tutti coloro che vogliono lasciare la Siria lo possano fare nella massima sicurezza. L’ambasciata è mobilitata per tutelare tutti i nostri connazionali”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della riunione di coordinamento sulla Siria tenuta alla Farnesina. “L’Italia – ha aggiunto – sostiene la necessità di una soluzione politica in Siria. Chiediamo di garantire la sicurezza di tutte le minoranze a iniziare da quella cristiana. Abbiamo fiducia e sosteniamo l’azione e il confronto in corso a Doha. Ci auguriamo che possa emergere un accordo per una soluzione politica, per cui noi siamo fortemente impegnati e incoraggiamo tutte le parti a perseguire quest’obiettivo. Bisogna scongiurare un’altra crisi umanitaria e migratoria”, ha concluso Tajani.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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