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Ponte sullo Stretto: la pietra tombale del progetto è all’interno del progetto stesso

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Il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina rivela una serie di ostacoli apparentemente insormontabili. Uno di questi è la necessità di testare la resistenza dei cavi che supporteranno i piloni del ponte, un’operazione cruciale per garantire la sicurezza dell’opera. Tuttavia, il progettista stesso ammette che non esiste attualmente un macchinario adeguato per eseguire tali test su una struttura di così vasta scala.

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Il professore universitario Antonino Risitano ha evidenziato che la realizzazione di un dispositivo adatto richiederebbe dimensioni colossali e anni di progettazione. Inoltre, i dati forniti indicano che tale macchinario dovrebbe essere enormemente complesso, con componenti meccaniche e idrauliche senza precedenti.

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Impossibile testare la resistenza dei cavi portanti

La sfida è ulteriormente complicata dal fatto che i cavi del Ponte sullo Stretto, di dimensioni impressionanti, richiederebbero test di resistenza particolarmente rigorosi. Questo aspetto mette in discussione la fattibilità del progetto stesso, soprattutto considerando che i coefficienti di sicurezza proposti sono inferiori a quelli adottati per strutture simili in tutto il mondo.

La Stretto di Messina S.p.A., l’ente preposto alla costruzione del ponte, non ha ancora fornito chiarimenti su come intenda affrontare questa sfida tecnica. Tuttavia, Risitano suggerisce che potrebbe essere necessario adattare i test utilizzando standard più severi, come quelli impiegati per i cavi delle funivie, al fine di garantire la massima sicurezza.

Senza la macchina per i test, il ponte sullo Stretto non si può fare

L’assenza di una macchina adeguata per eseguire i test mette in dubbio la realizzabilità del Ponte sullo Stretto di Messina. Risitano stima che la creazione di un tale dispositivo richiederebbe anni di lavoro e risorse considerevoli. Inoltre, la mancanza di risposte concrete da parte degli enti preposti solleva interrogativi sulla tempistica del progetto, che già ha subito ritardi significativi.

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In conclusione, mentre il desiderio di realizzare il Ponte sullo Stretto è forte, le sfide tecniche evidenziate dal progetto definitivo sollevano dubbi sulla sua fattibilità. La costruzione di un’opera di tale portata richiederebbe non solo risorse finanziarie considerevoli, ma anche un approccio tecnologico innovativo e un impegno a lungo termine per superare gli ostacoli tecnici.

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Meloni ribadisce a Zelensky sostegno italiano per una pace giusta

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Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Nel corso del colloquio, il presidente Meloni ha ribadito il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare all’Ucraina e al popolo ucraino, con l’obiettivo di costruire una pace giusta.
I due leader hanno avuto, inoltre, uno scambio sulle prossime iniziative diplomatiche, anche in vista del Consiglio Europeo.
Infine, il presidente del Consiglio ha ricordato l’impegno italiano per l’organizzazione a Roma, nel 2025, della Ukraine Recovery Conference.

-Foto: Palazzo Chigi-

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von der Leyen “Accordo con Mercosur importante per competitività Ue”

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“L’Europa è sempre stata un continente attivo sul fronte del commercio, ma attualmente deve fare fronte a un mondo in cui le barriere commerciali sono in aumento. Il nuovo partenariato tra l’Unione europea e il Mercosur rappresenta un’opportunità per invertire questa tendenza”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un intervento su Il Sole 24 Ore. “L’accordo che abbiamo ora raggiunto include le forme di tutela più forti mai inserite in un accordo commerciale. Protegge i nostri settori economici più essenziali, tra cui l’agricoltura e l’alimentazione. Tutela i nostri consumatori applicando norme rigorose e dà la priorità alla protezione del nostro pianeta e dei suoi polmoni verdi. Oggi possiamo affermare con fiducia che si tratta di un accordo migliore per i cittadini europei”, aggiunge. Secondo von der Leyen “questo nuovo partenariato giunge in un momento cruciale per l’Europa. L’Unione europea e il Mercosur creeranno un mercato di 700 milioni di persone. Tale mercato apporterà benefici immediati in primo luogo alle decine di migliaia di imprese europee che già commerciano con l’America latina. L’accordo eliminerà quasi tutti i dazi su tutti i prodotti e ciò permetterà agli esportatori dell’Ue di risparmiare fino a 4 miliardi all’anno. E aprirà agli esportatori europei questo mercato dinamico. Si tratta anche dell’accordo più completo mai negoziato per la protezione degli alimenti e delle bevande europei.

Ad esempio, nei supermercati del Mercosur non saranno più venduti ‘formaggi di tipo parmigiano’, ma solo l’originale made in Italy”. La presidente assicura poi che “la Commissione europea monitorerà da vicino gli sviluppi del mercato a seguito dell’attuazione dell’accordo, soprattutto nel settore agricolo” e “l’accordo rappresenta anche una buona notizia per le industrie europee che dipendono da materie prime provenienti dall’estero”. Ma “questo nuovo accordo è anche una necessità geopolitica. I partenariati commerciali sono un modo per costruire e rafforzare comunità di valori condivisi. Ecco perché oggi è una buona giornata per l’Europa e il Mercosur. Una generazione di leader ha dedicato anni per conseguire un accordo alle migliori condizioni per l’Europa. È giunto il momento per le generazioni future di trarne beneficio. Questo è il modo in cui agiamo per conseguire il nostro obiettivo comune di rafforzare la competitività dell’Europa”, conclude von der Leyen.

-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Siria, i miliziani entrano a Damasco, caduto il regime di Assad

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ROMA (ITALPRESS) – Nella notte tra sabato e domenica i ribelli siriani hanno preso il controllo di Damasco, rovesciando di fatto il regime di Assad. Secondo quanto riporta Al Jazeera, Bashar al-Assad sarebbe fuggito dal Paese.

Il presidente siriano Bashar al-Assad è salito su un aereo e ha lasciato Damasco per una destinazione sconosciuta nella notte, decretando la fine definitiva del suo regime in Siria. Ciò sarebbe avvenuto mentre i ribelli affermano di essere entrati nella capitale senza alcun segno di schieramento dell’esercito.

Il New York Times riferisce che un solo volo era in partenza da Damasco mentre i ribelli si avvicinavano. Quel volo era diretto a Mosca. Altri filmati sembrano mostrare il caos all’aeroporto mentre il personale e la sicurezza lasciano i loro posti. Il capo del principale gruppo di opposizione siriano all’estero Hadi al-Bahra Syrian afferma che Damasco è ora “senza Bashar al-Assad”.

fonte foto: IPA Agency

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