Attualità
Sciopero generale del 29 novembre: confronto tra sindacati e governo su trasporti e diritto di sciopero
Il 29 novembre si preannuncia come una giornata di forte tensione sociale a causa dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la manovra economica 2025. Al centro del dibattito c’è il settore dei trasporti, con il ministro dei Trasporti Matteo Salvini che ha firmato una precettazione per limitare la durata dello stop a quattro ore, provocando una dura reazione dai sindacati.
Cgil e Uil hanno proclamato lo sciopero generale immediatamente dopo la pubblicazione della manovra economica, contestando misure considerate insufficienti per i lavoratori e le fasce più deboli. La tempistica ha irritato la premier Giorgia Meloni, che ha definito la protesta pregiudiziale.
Il Garante per gli scioperi aveva già richiesto una riduzione della durata dello stop dei trasporti da otto a quattro ore. Con la firma della precettazione, Salvini ha ufficializzato questa limitazione, con l’obiettivo di garantire il diritto alla mobilità dei cittadini. I lavoratori del comparto trasporti che violano la precettazione rischiano sanzioni amministrative da 500 a 1.000 euro, mentre per i sindacati le multe possono variare tra 2.500 e 50.000 euro al giorno.
I leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, accusano il governo di voler limitare il diritto costituzionale di sciopero. “Il vero problema non sono gli scioperi, ma le ragioni che portano le persone a scioperare”, ha dichiarato Landini, sostenuto anche dal Partito Democratico.
Lo sciopero riguarderà trasversalmente diversi settori, creando disagi soprattutto nei trasporti pubblici. Nonostante le fasce di garanzia, si prevedono cancellazioni e ritardi per bus, tram e metro, mentre Ita Airways ha già annunciato la cancellazione di 40 voli.
La giornata del 29 novembre rischia di diventare un banco di prova per le relazioni tra governo e sindacati, con al centro il delicato equilibrio tra diritti costituzionali e servizi essenziali.
Attualità
Il Presidente Mattarella a Livorno per la consegna della nave Trieste alla Marina Militare
Oggi, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato a Livorno alla cerimonia di consegna della nave Trieste, una moderna unità d’assalto anfibio multiruolo, alla Marina Militare. L’evento si è svolto a bordo della stessa nave, che è stata poi visitata dal Capo dello Stato. Durante la cerimonia, 150 allievi della prima classe dell’Accademia navale di Livorno hanno prestato il giuramento solenne.
Alla cerimonia, oltre al presidente Mattarella, erano presenti anche il ministro della Difesa Guido Crosetto e altre autorità militari e civili. Per il presidente Mattarella, quella di oggi è la seconda visita a Livorno, dopo la sua partecipazione, nel gennaio 2020, a un convegno in memoria di Carlo Azeglio Ciampi, ex presidente della Repubblica.
La visita di Mattarella a Livorno è stata breve, con il presidente previsto in partenza per Parigi nel primissimo pomeriggio, dove parteciperà alla riapertura della cattedrale di Notre-Dame.
La nave Trieste, con una stazza di 38.000 tonnellate e una lunghezza di 245 metri, rappresenta la più grande unità navale ad entrare in servizio dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Progettata per compiere operazioni anfibie complesse, la nave è destinata a una vasta gamma di missioni: dalla difesa nazionale alle operazioni internazionali di pace, dalla lotta contro la pirateria alla protezione delle linee di comunicazione marittime. Grazie alle sue capacità avanzate, la Trieste è in grado di operare come portaerei, piattaforma logistica, sede di comando e anche come nave ospedale, grazie all’ampio bacino allagabile e al garage dedicato per il trasporto di mezzi e materiali.
La consegna della nave Trieste segna un importante passo per il rafforzamento delle capacità operative della Marina Militare italiana, che si dota così di una delle navi più moderne e versatili al mondo.
Attualità
Meloni “Lavoriamo per garantire stabilità e crescita”
ROMA (ITALPRESS) – “I dati diffusi oggi dalla Cgia confermano un importante trend positivo per il mercato del lavoro in Italia: 847mila posti creati nei due anni del nostro Governo. Numeri che ci spingono a continuare a lavorare con determinazione per creare ulteriori opportunità e garantire stabilità e crescita economica a tutta la nostra Nazione. L’Italia è sulla strada giusta, ma non ci fermiamo: c’è ancora molto da fare. Avanti!”. Così, in un post su Facebook, la premier Giorgia Meloni.
(ITALPRESS).
-Foto: Palazzo Chigi-
Attualità
Intesa Sanpaolo, 450 milioni di impatto sociale con il Terzo Settore
MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo, con la collaborazione di Prometeia, presenta il Rapporto sulla rilevazione degli impatti sociali generati dalle iniziative supportate nel 2023 dalla Direzione Impact che, all’interno della Divisione Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese, si propone di valorizzare il contributo del Terzo Settore. Con questo Rapporto si vuole offrire una misurazione rigorosa e approfondita degli effetti attesi dei progetti finanziati e del valore sociale del cambiamento che hanno comportato.
La valutazione ha riguardato oltre 530 iniziative del Terzo Settore finanziate nel 2023 da Intesa Sanpaolo per 144 milioni di euro. Attraverso il metodo SROI (Social Return on Investment)1 viene messo in luce che per ogni euro investito si generano oltre 3 euro di benefici sociali: infatti, l’impatto economico per il sociale sarà di 450 milioni di euro che sosterranno 3.260 occupati all’interno delle organizzazioni e genereranno 200 milioni di valore aggiunto sociale.
Nella misurazione sono emersi alcuni ambiti in cui le iniziative finanziate da Intesa Sanpaolo hanno un impatto particolarmente rilevante: il 34% dei benefici contribuisce all’istruzione di qualità, il 33% alla salute e al benessere, il 10% a fronteggiare la povertà e le disuguaglianze, il 7% alla sostenibilità ambientale.
Il 60% degli impatti riguarda i beneficiari diretti quali ad esempio gli studenti, gli assistiti e i pazienti. Il 40% si estende all’intera comunità. In ambiti come sanità e assistenza sociale si osserva anche una grande incidenza di benefici indiretti, in particolare per i caregiver. Nel settore culturale gli impatti si estendono prevalentemente alla collettività, attraverso l’ampliamento dell’offerta culturale e l’incremento dei flussi turistici.
In particolare, istruzione e sanità registrano una percentuale particolarmente elevata di benefici diretti: oltre 30 mila tra studenti e persone da qualificare professionalmente e oltre 100 milioni di euro gli impatti sociali che verranno generati, grazie all’acquisizione di competenze, all’aumento di stipendio futuro e alla maggiore autostima e capacità di pensiero critico. Gli effetti rilevanti sono attesi anche per la collettività (22 milioni di euro) sotto forma di risparmi per il welfare;
oltre 35 mila assistiti nei presidi ospedalieri, domiciliare o che necessitano di aiuto nel mantenimento dell’autonomia e oltre 40 milioni di euro gli impatti sociali che si manifesteranno in diverse modalità: benessere fisico e psicologico, allungamento delle aspettative di vita, migliore gestione del dolore.
Benefici sociali anche per gli oltre 36 mila familiari e caregiver grazie a maggior benessere psicologico, maggior tempo a disposizione e risparmio di costi.
Alessandra Lanza, Senior Partner di Prometeia, afferma: “La misurazione dell’impatto sociale è essenziale per rendere visibile il valore creato dal Terzo Settore. In Prometeia abbiamo sviluppato, insieme alla Direzione Impact, rigorosi strumenti di analisi in grado di evidenziare i benefici generati dai progetti per le comunità sul territorio. Questo approccio aiuta le organizzazioni non profit a orientare il proprio operato e consente alla banca di cogliere al meglio la portata sociale del proprio supporto”.
Andrea Lecce, responsabile Direzione Impact Intesa Sanpaolo spiega: “I risultati presentati oggi nascono da un confronto con ONP e Fondazioni al fine di misurare i progressi comuni fatti fino ad ora. Per Intesa Sanpaolo è fondamentale supportare il Terzo Settore per promuovere assieme uno sviluppo dell’economia reale anche in chiave sostenibile. Nei primi nove mesi di quest’anno abbiamo erogato al mondo non profit 210 milioni di euro e vogliamo continuare a crescere per essere punto di riferimento ed elemento di unione tra chi fornisce risorse e chi le utilizza per generare impatto sociale e rappresentare il bene comune quale valore civile per le comunità in cui operiamo”.
-foto f20 Italpress –
(ITALPRESS).
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