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Cronaca

Cronaca | Impagnatiello e il veleno per topi: “È per i panteganoni che girano quando ci fumiamo le canne”

Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio della compagna Giulia Tramontano, incinta al settimo mese di gravidanza, ha giustificato la presenza di veleno per topi nello zaino davanti ai carabinieri con queste parole: “questo è veleno per topi. Sa perché? Quando ci fumiamo le canne post lavoro sui gradoni in piazza Croce Rossa, arrivano ‘panteganoni’ grossi così”.

Tuttavia, dalle indagini è emerso che Impagnatiello aveva cercato di avvelenare ripetutamente la compagna nei mesi precedenti all’omicidio. L’uomo ha ucciso a coltellate la donna nel loro appartamento di Senago (Milano) qualche ora prima di essere fermato.

Il riferimento di Impagnatiello al monumento a Sandro Pertini in piazza Croce Rossa, vicino al suo posto di lavoro all’Armani Bar, indica un tentativo maldestro di giustificare la presenza del veleno per topi. Il processo per omicidio volontario aggravato è attualmente in corso davanti alla Corte d’assise di Milano.

Cronaca

Sequestrato a Torino il circolo “Edoras” di Avanguardia Torino: accuse di esaltazione del fascismo

 I carabinieri del ROS hanno posto sotto sequestro la sede del circolo “Edoras” di Avanguardia Torino, situata in via Tibone 2, nell’ambito dell’operazione “Ianos”. L’indagine ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 17 persone, accusate di associazione finalizzata alla propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, nonché di violazione della legge del 1952 sulle manifestazioni fasciste.

La sede e le attività

Il circolo “Edoras” era noto per ospitare eventi musicali e culturali, spesso con la partecipazione di militanti italiani e stranieri. Secondo le indagini, durante questi eventi si sono verificate manifestazioni di esaltazione dei principi e dei metodi del fascismo e del nazismo, inclusi saluti romani, inni fascisti e simboli riconducibili a ideologie razziste.

Le accuse

Le autorità hanno evidenziato che le attività del circolo andavano oltre la semplice espressione di opinioni politiche, configurandosi come atti di istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Inoltre, è stata contestata la violazione della legge del 1952, che vieta la ricostituzione del partito fascista e la propaganda fascista .

Reazioni e contesto

Il sequestro della sede di Avanguardia Torino si inserisce in un contesto di crescente attenzione delle forze dell’ordine verso fenomeni di estremismo di destra. Tuttavia, alcuni gruppi di estrema destra hanno criticato l’operazione, sostenendo che si tratti di una limitazione della libertà di espressione politica .



Il sequestro della sede di Avanguardia Torino rappresenta un intervento significativo delle forze dell’ordine contro fenomeni di estremismo di destra. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità individuali e per prevenire ulteriori attività illecite.

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Cronaca

Genova: 25enne denuncia stupro in tenda sulla spiaggia

Una donna di 25 anni ha denunciato di essere stata violentata da due uomini tra la notte del 28 e il 29 giugno nella loro tenda montata su una spiaggia del quartiere Foce, dopo essere stata avvicinata all’uscita di un locale della movida genovese .

Ricostruzione dei fatti

Secondo quanto riferito alle forze dell’ordine, i due uomini le hanno offerto da bere per convincerla a seguirli sulla spiaggia, dove l’avrebbero costretta a consumare alcolici. Una volta dentro la tenda, sarebbe stata immobilizzata e stuprata a turno, fino a quando i due aggressori, stanchi o ubriachi, si sarebbero addormentati, permettendole di scappare.

Denuncia e condizioni della vittima

La giovane si è recata al pronto soccorso dell’ospedale Galliera alcuni giorni dopo, presentando lividi e graffi visibili su braccia e corpo. Successivamente ha sporto denuncia alla polizia, che ha aperto un’inchiesta per violenza sessuale aggravata .

Indagini in corso

Le autorità hanno subito acquisito le immagini di videosorveglianza nella zona per individuare i due indagati, che al momento rimangono ricercati. Stando a quanto emerso, la tenda non è stata ritrovata sul luogo indicato dalla vittima ma alcuni testimoni ne avrebbero confermato la presenza. Inoltre, è stata disposta una ricognizione e acquisizione di dati video utili per le indagini .

Reazioni e contesto

Il caso ha sollevato immediata attenzione da parte dei sindacati e della società civile. In particolare Giuseppe Gulli, segretario confederale regionale UIL Liguria con delega alle Pari Opportunità, ha espresso preoccupazione per l’aggressione avvenuta in pieno centro, riflettendo sull’urgenza di iniziative contro la violenza di genere nelle prossimità delle aree della movida estiva

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Cronaca

Egitto: arrestata la danzatrice del ventre italiana Linda Martino per “offesa alla morale”

La danzatrice italo-egiziana Linda Martino, 25 anni, è stata arrestata in Egitto con l’accusa di “offesa alla morale pubblica”. La denuncia deriva dai video delle sue performance sui social, giudicati troppo provocanti dalle autorità locali .


L’accusa: “Balli provocanti per incitare al vizio”

Secondo il capo d’imputazione formulato dal tribunale del Cairo, Martino avrebbe:

  • usato abiti indecenti ed esibito “zone sensibili del corpo” in una coreografia cabarettistica;
  • applicato “tecniche di seduzione e danze provocanti per incitare al vizio”, comportamento ritenuto lesivo della morale pubblica .

Nel corso dell’ultimo anno, le autorità egiziane hanno intensificato il controllo su artisti e influencer giudicati in contrasto con i valori conservatori del Paese.


Doppia cittadinanza e restrizioni diplomatiche

Linda Martino, nata da padre egiziano e cittadina anche italiana, ha dichiarato di possedere tutti i permessi legali per svolgere la sua attività di danzatrice nel Paese. Tuttavia, le autorità egiziane insistono nel vederla come principalmente cittadina egiziana e giudicano le autorità italiane prive di competenza consolare piena .

L’ambasciata italiana al Cairo ha ufficialmente richiesto di assisterla legalmente e di riconoscere il suo status italiano a pieno titolo, indipendentemente dal legame matrimoniale.


Il ruolo dei social e della popolarità

Linda è una figura nota al grande pubblico: vanta oltre 2 milioni di follower su Instagram e ha costruito la sua carriera tramite video che uniscono danza e cultura orientale. Il suo profilo è diventato un punto di riferimento per gli appassionati, ma anche il motivo per cui le autorità egiziane l’hanno individuata come un esempio da reprimere.


Cosa succede ora

  • Al momento, Linda Martino si trova in detenzione preventiva al Cairo, con un’udienza fissata nelle prossime settimane.
  • Il governo italiano e l’ambasciata stanno sollecitando garanzie per il suo diritto alla difesa e il riconoscimento sesmplice del suo status di cittadina italiana.
  • Il caso ha provocato l’attenzione dei media e delle istituzioni, destando interrogativi sul tema della libertà artisticae dello scontro tra culture.

Contesto più ampio

Negli ultimi mesi l’autorità egiziana ha avviato una stretta su spettacoli, espressioni digitali e intrattenimento considerati contrari ai valori tradizionali: altre cinque artiste sono state arrestate per motivi simili, coinvolgendo ballerine, cantanti e influencer accusati di “offesa alla morale”

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