Cronaca
Ischia | Rissa in discoteca, 6 agenti feriti, 4 arresti
La notte scorsa, una violenta rissa scoppiata in un locale notturno nel centro di Ischia ha lasciato un pesante bilancio, coinvolgendo numerosi cittadini stranieri e le forze dell’ordine chiamate a sedare gli scontri. Quattro poliziotti e due carabinieri sono rimasti feriti, mentre quattro persone sono state arrestate. Ulteriori fermi potrebbero essere effettuati nel corso delle indagini condotte dal commissariato isolano della Polizia di Stato.
La maxi rissa è iniziata verso le 4.30 all’interno del locale Momento, parte del complesso del bar Calise in piazza degli Eroi. All’interno del locale si trovavano diverse decine di cittadini dominicani e venezuelani per una festa organizzata dai loro connazionali. Le cause esatte dello scontro non sono ancora chiare, ma da un alterco iniziale è nata una violenta rissa che si è poi estesa all’esterno del locale.
Poliziotti e carabinieri sono intervenuti per riportare la calma, ma si sono trovati in netta inferiorità numerica rispetto ai partecipanti alla rissa. Gli agenti sono stati circondati ed aggrediti, subendo gravi lesioni. Sei di loro hanno necessitato delle cure mediche presso l’ospedale Rizzoli: uno è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni, mentre gli altri rimangono ancora ricoverati. Tra i feriti, uno ha riportato un trauma cranico e un altro sospetta una frattura al setto nasale.
Le forze dell’ordine hanno proceduto con gli arresti e stanno lavorando per identificare gli altri partecipanti alla rissa, con ulteriori fermi che potrebbero essere eseguiti già nelle prossime ore.
Cronaca
Traffico di migranti: 25 arresti a Reggio Calabria nell’Operazione “Medusa”
Una vasta operazione internazionale, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, ha portato all’arresto di 25 persone coinvolte in un’organizzazione che trafficava migranti lungo la rotta del Mediterraneo orientale. Complessivamente risultano indagati 68 soggetti, tra arrestati e persone denunciate, appartenenti a quattro cellule operative di una rete ramificata e ben strutturata.
Una rotta da Turchia a Reggio
L’indagine, avviata nel 2019 e diretta dalla Procura di Reggio Calabria con il supporto della Direzione nazionale antimafia, ha ricostruito oltre 30 sbarchi avvenuti tra il 2017 e il 2022. Circa 2.000 migranti, provenienti da paesi come Afghanistan, Pakistan, Iran, Siria e curdistan, sono giunti sulle coste calabresi tramite barche a vela sovraffollate.
Un giro d’affari da 10 milioni di euro
Grazie all’analisi di transazioni internazionali, è stato stimato un business illecito da circa 10 milioni di euro, nel quale sono stati sequestrati 3,3 milioni di euro tra conti bancari e operazioni di money transfer via Hawala .
Identità e ruoli nel network
L’organizzazione comprendeva scafisti e leader provenienti da Georgia, Ucraina, Moldavia e Turchia, oltre a broker presenti nei porti turchi. È stato accertato un controllo capillare su tutte le fasi del traffico: dall’imbarco in Turchia allo sbarco su barche a vela dirette verso Roccella Jonica e altre località calabresiquotidiano.net+5repubblica.it+5strettoweb.com+5.
Collaborazione interforze
L’operazione “Medusa” è stata condotta grazie alla partnership tra la Dda, la Polizia (Sco e Squadra Mobile di Reggio Calabria), Europol, Interpol, Eurojust e la cooperazione internazionale tra forze di polizia.
Prossimi passi
Il Procuratore Giuseppe Lombardo terrà una conferenza stampa oggi alle 10:30 presso la Questura di Reggio Calabria, illustrando dettagli su indagini, sequestri e possibili sviluppi. La magistratura sta ora valutando eventuali ulteriori perquisizioni e sequestri.
Cronaca
Trump annuncia dazi del 25% su Giappone e Corea del Sud: in vigore dal 1° agosto
Il presidente Donald Trump ha comunicato ufficialmente l’intenzione di imporre dazi del 25% su tutte le merci provenienti da Giappone e Corea del Sud, con effetto a partire dal 1° agosto 2025. La notizia è stata diffusa tramite lettere pubblicate sul suo profilo social Truth Social, indirizzate ai leader dei due paesi asiatici.
Le lettere ai leader di Giappone e Corea del Sud
Nelle lettere, Trump sottolinea che i dazi sono una risposta al persistente disavanzo commerciale degli Stati Uniti con questi paesi. Il presidente ha avvertito che eventuali misure di ritorsione da parte di Giappone o Corea del Sud comporterebbero l’applicazione di ulteriori dazi da parte degli Stati Uniti. Inoltre, ha suggerito che trasferire la produzione negli Stati Uniti potrebbe consentire alle aziende di evitare tali tariffe .
Reazioni dei mercati finanziari
L’annuncio ha avuto un impatto immediato sui mercati finanziari:
- Dow Jones ha perso 485 punti, pari all’1,1%;
- S&P 500 è sceso dello 0,9%;
- Nasdaq ha registrato una flessione dello 0,9%;
- Tesla ha visto il suo titolo crollare del 7,4% .
Gli investitori temono che l’intensificarsi delle guerre commerciali possa portare a un aumento dell’inflazione e a una possibile recessione.
Prospettive future
Trump ha annunciato che ulteriori lettere con nuove tariffe saranno inviate a circa 170 paesi, con l’obiettivo di riequilibrare le relazioni commerciali globali. Ha inoltre avvertito che i paesi che sostengono le politiche anti-americane dei BRICS potrebbero essere soggetti a un dazio aggiuntivo del 10%.
L’introduzione di questi dazi segna un ulteriore passo nella politica commerciale “America First” di Trump, con potenziali ripercussioni sul commercio internazionale e sull’equilibrio economico globale.
Cronaca
Sequestrato a Torino il circolo “Edoras” di Avanguardia Torino: accuse di esaltazione del fascismo
I carabinieri del ROS hanno posto sotto sequestro la sede del circolo “Edoras” di Avanguardia Torino, situata in via Tibone 2, nell’ambito dell’operazione “Ianos”. L’indagine ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 17 persone, accusate di associazione finalizzata alla propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, nonché di violazione della legge del 1952 sulle manifestazioni fasciste.
La sede e le attività
Il circolo “Edoras” era noto per ospitare eventi musicali e culturali, spesso con la partecipazione di militanti italiani e stranieri. Secondo le indagini, durante questi eventi si sono verificate manifestazioni di esaltazione dei principi e dei metodi del fascismo e del nazismo, inclusi saluti romani, inni fascisti e simboli riconducibili a ideologie razziste.
Le accuse
Le autorità hanno evidenziato che le attività del circolo andavano oltre la semplice espressione di opinioni politiche, configurandosi come atti di istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Inoltre, è stata contestata la violazione della legge del 1952, che vieta la ricostituzione del partito fascista e la propaganda fascista .
Reazioni e contesto
Il sequestro della sede di Avanguardia Torino si inserisce in un contesto di crescente attenzione delle forze dell’ordine verso fenomeni di estremismo di destra. Tuttavia, alcuni gruppi di estrema destra hanno criticato l’operazione, sostenendo che si tratti di una limitazione della libertà di espressione politica .
Il sequestro della sede di Avanguardia Torino rappresenta un intervento significativo delle forze dell’ordine contro fenomeni di estremismo di destra. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità individuali e per prevenire ulteriori attività illecite.
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