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Cronaca

Torino | Inventavano furti e incidenti per farsi rimborsare: 19 indagati

I carabinieri della compagnia Torino San Carlo hanno eseguito un’ordinanza applicativa di cinque misure cautelari – due arresti domiciliari e tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria – emessa dal GIP del Tribunale di Torino su richiesta del pm Paolo Scafi della procura di Torino. Le misure riguardano persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di frodi in danno di società assicurative. Oltre ai cinque, altre 14 persone risultano indagate per singoli episodi di truffe assicurative, falsa testimonianza e antiriciclaggio.

L’attività d’indagine, avviata nell’agosto 2022, ha consentito ai militari di documentare, attraverso intercettazioni, perquisizioni e analisi dei conti correnti, dodici episodi di furti in abitazione e sinistri stradali mai avvenuti, ai danni delle assicurazioni. Si è riscontrata l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata a commettere frodi assicurative, che prevedeva il reimpiego del risarcimento ottenuto tramite l’inganno.

Il modus operandi consisteva nell’inscenare furti in abitazione mai avvenuti, arricchendo la casa con mobili e oggetti di valore già oggetto di perizia, per poi denunciarne la sottrazione alle autorità e avviare la pratica assicurativa. Lo stesso procedimento veniva seguito per simulare incidenti stradali, ottenendo corposi indennizzi.

Durante l’indagine, sono stati sottoposti a sequestro preventivo 21.500 euro depositati su conti correnti e quote sociali di una società di ristorazione, frutto dell’attività di auto-riciclaggio del risarcimento fraudolentemente ottenuto. Inoltre, sono stati sequestrati gli oggetti utilizzati nelle simulazioni dei furti in abitazione, alcuni dei quali depositati presso istituti di pegno di Torino.

Cronaca

Escursionista trovato senza vita sul Monte Mondolè: inutile la corsa dei soccorsi

di Umberto Zollo

Un pomeriggio drammatico quello di giovedì 10 luglio sulle montagne del Cuneese. Un escursionista è stato trovato senza vita nei pressi del laghetto alpino situato poco sotto la cima del Monte Mondolè, nel territorio del comune di Frabosa Sottana (CN).

L’allarme è scattato poco dopo le 14, quando alcuni passanti hanno notato il corpo di un uomo disteso nell’erba, immobile, vicino allo specchio d’acqua. La scena ha fatto subito temere il peggio.

Sul posto è stato tempestivamente inviato l’elicottero del 118, con a bordo l’équipe medica e i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, in coordinamento con il Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte. Contemporaneamente sono partite anche le squadre di soccorso a terra.

Una volta raggiunto il luogo, i soccorritori hanno avviato immediatamente le manovre di rianimazione cardio-polmonare. Nonostante l’impegno e la rapidità dell’intervento, ogni tentativo di riportare in vita l’escursionista si è rivelato vano. Il medico ha potuto soltanto constatare il decesso.

Dopo l’autorizzazione della Procura, il corpo è stato elitrasportato a valle, dove ad attenderlo c’erano i Carabinieri, incaricati delle consuete operazioni di Polizia Giudiziaria. Resta ora da chiarire l’identità dell’uomo e le cause del decesso, su cui sarà la magistratura a fare piena luce. La tragedia ha lasciato sgomento l’intera comunità locale e rilancia l’importanza della prevenzione in montagna, soprattutto in giornate calde e affollate.

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Cronaca

Bologna, estradato in Italia il presunto autore del duplice omicidio del 2 giugno

È stato estradato oggi, con un volo dalla Spagna, l’uomo gravemente indiziato del duplice omicidio di una coppia di uomini in un appartamento di Piazza dell’Unità a Bologna, avvenuto il 2 giugno. Lo fa sapere la Polizia di Stato in una nota.

Gli agenti, a seguito di una segnalazione, trovarono i corpi senza vita di due uomini, uno sgozzato e l’altro con una ferita penetrante all’addome. L’attenzione venne rivolta immediatamente sui residenti e sull’altro inquilino dei due uomini deceduti, un cittadino italiano di origini venezuelane, in quel momento non presente in casa: dalla visione delle telecamere di videosorveglianza, venne visto uscire dall’abitazione con al seguito due valigie e uno zaino.

Successivamente i poliziotti della Polaria in servizio all’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna riferirono dell’acquisto di due biglietti da parte dell’uomo, entrambi per la Spagna. A poche ore dal ritrovamento dei corpi, gli investigatori individuarono a bordo dell’aereo per Barcellona il presunto autore, bloccato all’atterraggio, dove le autorità iberiche hanno eseguito il mandato di arresto europeo emesso dal Gip del Tribunale di Bologna.

– foto IPA Agency –

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Cronaca

Roma, precipita da una terrazza durante una lite: muore un 48enne, indagini per omicidio

È morto dopo essere precipitato da una terrazza condominiale Adriano Gneo, 48 anni, durante una violenta lite tra vicini. Il tragico episodio si è verificato nella serata del 2 luglio in via Pietro Cardella, nel quartiere Grotte Celoni. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio, mentre la Polizia indaga per ricostruire l’accaduto.

La dinamica dell’aggressione

Secondo le indagini preliminari, Gneo sarebbe stato coinvolto in una discussione con un conoscente, Pierpaolo R., 59 anni. La lite, iniziata all’interno dell’appartamento, si sarebbe protratta fino al piano superiore, dove Gneo sarebbe stato rincorso fino alla terrazza condominiale, da cui è caduto nel tentativo di fuggire 

Un debito di 60.000 euro al centro del contendere

Il movente sembra essere un debito di circa 60.000 euro che Gneo avrebbe contratto con l’aggressore. Secondo quanto dichiarato dallo stesso, vi erano problemi legati a bonifici effettuati dal conto di Pierpaolo R., una versione messa in dubbio dagli inquirenti 

L’indagato conosciuto alle forze dell’ordine

Pierpaolo R. risulta già noto alle forze dell’ordine per reati legati alla detenzione di armi e spaccio. Nell’abitazione dell’uomo sono stati sequestrati un computer e carte di pagamento elettroniche, potenzialmente rilevanti per l’indagine

Autopsia e tracce sul corpo

L’autopsia sul corpo di Gneo ha rivelato, oltre ai segni della caduta, un piccolo foro compatibile con un “pallino” da soft air rinvenuto su un gluteo. Questo elemento potrà aiutare a comprendere con precisione dinamica e responsabilità, ma resta ancora da approfondire

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