Cronaca
Catanzaro | Spazi pubblicitari abusivi, verifiche dei vigili urbani
La maggior parte dei cartelloni pubblicitari 6X3 presenti in città risultano essere abusivi, un dato sorprendente emerso dalle verifiche condotte dai vigili urbani. Sono state emesse oltre 100 sanzioni, ma il vero scandalo potrebbe ancora emergere presso gli uffici della Procura della Repubblica. Si è appreso che i vigili urbani potrebbero presto trasmettere un dettagliato rapporto all’autorità giudiziaria.
Sorgono molti interrogativi riguardo agli impianti pubblicitari di grandi dimensioni, alcuni dei quali sono stati installati senza autorizzazione per più di dieci anni. Sorprendentemente, nessuno sembra aver notato la loro presenza, che avrebbe potuto portare introiti fino a 800 euro all’anno per impianto nelle casse del Comune, ma nessuno avrebbe mai richiesto il pagamento delle relative tasse.
Palazzo De Nobili definisce questa operazione come il primo segno tangibile della volontà precisa dell’amministrazione comunale di mettere ordine nel settore dell’impiantistica pubblicitaria e di prevenire e contrastare l’abusivismo. La Polizia locale, sezione polizia edilizia, ha recentemente censito tutte le strutture destinate alla pubblicità di grandi dimensioni, un’operazione non eseguita da oltre dieci anni. Si sono contate oltre 150 strutture utilizzate dalle agenzie di settore, la maggior parte delle quali installate su suolo pubblico o privato senza autorizzazione, in violazione delle normative urbanistiche e del Codice della strada. Sono state emesse sanzioni per un valore complessivo di 430 euro per circa cento di questi manufatti.
Il sindaco Nicola Fiorita ha commentato: “L’amministrazione non aveva mai intrapreso un’azione così decisa contro i frequenti casi di installazione abusiva degli impianti pubblicitari in città. Questa operazione complessa rappresenta il primo passo verso un percorso che, nel lungo termine, ci permetterà di mettere a gara il servizio relativo, verificare il corretto pagamento delle imposte sulla pubblicità e riscuotere le somme dovute per l’utilizzo degli impianti in modo rigoroso e puntuale”.
Cronaca
Escursionista trovato senza vita sul Monte Mondolè: inutile la corsa dei soccorsi
di Umberto Zollo
Un pomeriggio drammatico quello di giovedì 10 luglio sulle montagne del Cuneese. Un escursionista è stato trovato senza vita nei pressi del laghetto alpino situato poco sotto la cima del Monte Mondolè, nel territorio del comune di Frabosa Sottana (CN).
L’allarme è scattato poco dopo le 14, quando alcuni passanti hanno notato il corpo di un uomo disteso nell’erba, immobile, vicino allo specchio d’acqua. La scena ha fatto subito temere il peggio.
Sul posto è stato tempestivamente inviato l’elicottero del 118, con a bordo l’équipe medica e i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, in coordinamento con il Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte. Contemporaneamente sono partite anche le squadre di soccorso a terra.
Una volta raggiunto il luogo, i soccorritori hanno avviato immediatamente le manovre di rianimazione cardio-polmonare. Nonostante l’impegno e la rapidità dell’intervento, ogni tentativo di riportare in vita l’escursionista si è rivelato vano. Il medico ha potuto soltanto constatare il decesso.
Dopo l’autorizzazione della Procura, il corpo è stato elitrasportato a valle, dove ad attenderlo c’erano i Carabinieri, incaricati delle consuete operazioni di Polizia Giudiziaria. Resta ora da chiarire l’identità dell’uomo e le cause del decesso, su cui sarà la magistratura a fare piena luce. La tragedia ha lasciato sgomento l’intera comunità locale e rilancia l’importanza della prevenzione in montagna, soprattutto in giornate calde e affollate.
Cronaca
Bologna, estradato in Italia il presunto autore del duplice omicidio del 2 giugno
È stato estradato oggi, con un volo dalla Spagna, l’uomo gravemente indiziato del duplice omicidio di una coppia di uomini in un appartamento di Piazza dell’Unità a Bologna, avvenuto il 2 giugno. Lo fa sapere la Polizia di Stato in una nota.
Gli agenti, a seguito di una segnalazione, trovarono i corpi senza vita di due uomini, uno sgozzato e l’altro con una ferita penetrante all’addome. L’attenzione venne rivolta immediatamente sui residenti e sull’altro inquilino dei due uomini deceduti, un cittadino italiano di origini venezuelane, in quel momento non presente in casa: dalla visione delle telecamere di videosorveglianza, venne visto uscire dall’abitazione con al seguito due valigie e uno zaino.
Successivamente i poliziotti della Polaria in servizio all’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna riferirono dell’acquisto di due biglietti da parte dell’uomo, entrambi per la Spagna. A poche ore dal ritrovamento dei corpi, gli investigatori individuarono a bordo dell’aereo per Barcellona il presunto autore, bloccato all’atterraggio, dove le autorità iberiche hanno eseguito il mandato di arresto europeo emesso dal Gip del Tribunale di Bologna.
– foto IPA Agency –
Cronaca
Roma, precipita da una terrazza durante una lite: muore un 48enne, indagini per omicidio
È morto dopo essere precipitato da una terrazza condominiale Adriano Gneo, 48 anni, durante una violenta lite tra vicini. Il tragico episodio si è verificato nella serata del 2 luglio in via Pietro Cardella, nel quartiere Grotte Celoni. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio, mentre la Polizia indaga per ricostruire l’accaduto.
La dinamica dell’aggressione
Secondo le indagini preliminari, Gneo sarebbe stato coinvolto in una discussione con un conoscente, Pierpaolo R., 59 anni. La lite, iniziata all’interno dell’appartamento, si sarebbe protratta fino al piano superiore, dove Gneo sarebbe stato rincorso fino alla terrazza condominiale, da cui è caduto nel tentativo di fuggire
Un debito di 60.000 euro al centro del contendere
Il movente sembra essere un debito di circa 60.000 euro che Gneo avrebbe contratto con l’aggressore. Secondo quanto dichiarato dallo stesso, vi erano problemi legati a bonifici effettuati dal conto di Pierpaolo R., una versione messa in dubbio dagli inquirenti
L’indagato conosciuto alle forze dell’ordine
Pierpaolo R. risulta già noto alle forze dell’ordine per reati legati alla detenzione di armi e spaccio. Nell’abitazione dell’uomo sono stati sequestrati un computer e carte di pagamento elettroniche, potenzialmente rilevanti per l’indagine
Autopsia e tracce sul corpo
L’autopsia sul corpo di Gneo ha rivelato, oltre ai segni della caduta, un piccolo foro compatibile con un “pallino” da soft air rinvenuto su un gluteo. Questo elemento potrà aiutare a comprendere con precisione dinamica e responsabilità, ma resta ancora da approfondire
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