Attualità
Autostrade | Sciopero dei casellanti part time, chiedono condizioni contrattuali dignitose
Il 19 settembre, i casellanti part-time delle tratte autostradali A18 e A20 in Sicilia hanno annunciato una protesta che prevede uno sciopero di quattro ore, dalle 10 alle 14. L’azione di protesta si inserisce in un contesto di crescente disagio tra i lavoratori del Consorzio per le Autostrade Siciliane (Cas), che da tempo lamentano condizioni di lavoro insoddisfacenti e salari insufficienti.
La decisione di scioperare arriva dopo una serie di incontri infruttuosi con la direzione del Cas e la Prefettura di Messina. I casellanti, assistiti dal sindacato Orsa, hanno dichiarato lo stato di agitazione in risposta alla mancanza di progressi nelle trattative riguardanti l’adeguamento dell’orario di lavoro e l’aumento dell’organico.
I principali punti di contesa includono la richiesta di un adeguamento orario per i lavoratori part-time, attualmente limitato al 25% del tempo pieno, che risulta inferiore al minimo previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl). I sindacati chiedono l’estensione dell’orario a 880 ore annue, come previsto dal contratto, e l’assunzione di personale attraverso lo scorrimento della graduatoria per incrementare l’organico.
La posizione del Cas, che ha dichiarato la propria indisponibilità ad aumentare l’orario di lavoro, è considerata dai lavoratori e dai sindacati come una violazione dei diritti contrattuali e una mancanza di rispetto verso le esigenze del personale. I casellanti part-time, che attualmente guadagnano circa 10.000 euro all’anno, vedono il loro salario prossimo all’assegno di povertà, con condizioni che risultano inaccettabili rispetto agli standard nazionali.
Il sindacato Orsa sottolinea come la situazione attuale costringa i lavoratori a una condizione di precarietà economica, con turni straordinari che non riescono a compensare il reddito insufficiente. I rappresentanti dei lavoratori evidenziano che, al di fuori della Sicilia, i dipendenti del settore viabilità beneficiano di contratti più favorevoli che garantiscono salari dignitosi e condizioni di lavoro più eque.
In conclusione, la protesta in arrivo si configura come una risposta alla rigidità del Cas nella risoluzione di problematiche croniche. I casellanti chiedono non solo un adeguamento dell’orario di lavoro, ma anche un miglioramento generale delle condizioni lavorative, che includa assunzioni adeguate e stipendi equi. Se non arriveranno segnali concreti da parte del Consorzio, lo sciopero potrebbe essere solo l’inizio di una mobilitazione più ampia.
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Bosio riconfermato presidente del Centro Sportivo Italiano
Vittorio Bosio è stato riconfermato presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano. La guida dell’Associazione per il quadriennio olimpico 2024-2028 gli è stata riconosciuta dall’Assemblea nazionale elettiva del CSI, tenutasi ad Assisi. Il bergamasco Bosio – 73 anni, al terzo mandato da presidente del CSI, dopo l’elezione del 2016 avvenuta a Campi Bisenzio e quella on line del 7 marzo 2021 a Bergamo – ha raccolto 10.590 voti sui 10.901 attribuiti ai 122 delegati votanti, con la percentuale del 97,15%. Dalle urne è fuoriuscito anche il rinnovamento dell’organo di governo associativo, il Consiglio Nazionale del CSI, che dopo essersi insediato ha nominato i componenti della Presidenza Nazionale e i Coordinatori di Area. Nominati vicepresidenti nazionali, come vicario Andrea De David (CSI Bologna) e Marco Calogiuri (CSI Lecce). Nell’anno del Giubileo, la speranza immaginata dal numero uno ciessino è quella che scaturisce dallo stesso tema assembleare “Protagonisti del domani”. «Per garantire futuro occorrono responsabilità crescenti sulla scia delle nuove normative. Serve una formazione che sostenga i dirigenti sotto molteplici aspetti: la visione cristiana dello sport e dell’uomo; le competenze e le conoscenze per essere protagonisti nello scenario sportivo; la motivazione per promuovere il bene comune. Si tratta di elementi a cui non possiamo rinunciare e che appartengono all’identità del CSI». Significativo il passaggio chiave quello sull’essere Associazione. «Siamo nati come Associazione e lo siamo ancora. Dobbiamo dare al CSI la possibilità di avere tutti gli strumenti utili, consentendoci di poter testimoniare i valori dell’accoglienza, dell’inclusione, della solidarietà, in tutti i settori strategici». Quindi, fresco della rielezione, Bosio ha annunciato alla platea dei delegati territoriali la prima importantissima data da segnare nel calendario associativo: sabato 4 ottobre, quando presso l’Auditorium Conciliazione, di fronte alla sede storica della Presidenza Nazionale del Csi, a due passi dal Vaticano si celebreranno i festeggiamenti degli 80 anni di vita del CSI. Il dibattito associativo nel corso dell’Assemblea ha visto ben 30 interventi da parte dei dirigenti accreditati presenti alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. «Lo sport fa parte della Chiesa, anima la Chiesa e la Chiesa deve abitare lo sport – lo spunto dell’assistente ecclesiastico nazionale, don Luca Meacci – chi vive l’esperienza sportiva come il Centro Sportivo Italiano e la Chiesa il valore dello sport come occasione educativa, come spazio, come tempo in cui ragazzi, bambini e persone anche meno giovani vivono l’esperienza sportiva da protagonisti mettendoci tanta passione ed è proprio in quel contesto lì che è possibile educare ma è possibile anche annunciare il Vangelo».
– foto ufficio stampa CSI –
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Tajani “Al Consiglio Affari Esteri ribadirò l’importanza di mantenere l’unità atlantica”
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, sarà in missione domani a Bruxelles dove prenderà parte al Consiglio Affari Esteri e alla IX Conferenza internazionale sul sostegno alla Siria. Lo comunica la Farnesina.
Alla riunione dei Ministri degli Esteri, verrà innanzitutto dato spazio alla guerra in Ucraina e alle prospettive per arrivare ad una pace giusta, grazie anche alla recente iniziativa americana. La riunione proseguirà poi con un’ampia discussione sulla situazione in Medio Oriente, dedicando una specifica attenzione alla situazione in Siria ed Iran. I Ministri avranno quindi uno scambio sulle prospettive delle relazioni transatlantiche e della sicurezza europea, anche in vista della successiva discussione al Consiglio europeo.
“Al Consiglio affari esteri ribadirò l’importanza del mantenimento dell’unità transatlantica. Come confermato dalla riunione dei Ministri degli esteri G7 in Canada, il coordinamento tra alleati rimane un elemento essenziale per affrontare le numerose sfide internazionali, a partire dagli sforzi per arrivare ad una pace giusta in Ucraina”, ha indicato il Ministro Tajani.
Tajani prenderà quindi parte alla IX Conferenza internazionale per il sostegno alla Siria, a testimonianza del forte impegno italiano per accompagnare il processo di transizione e riconciliazione. Nel corso della riunione, Tajani confermerà la disponibilità da parte dell’Italia ad intervenire per sostenere e ripristinare, assieme ai partner, i settori critici del Paese così da alleviare i bisogni della popolazione civile.
– foto IPA Agency –
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Libano, due militanti di Hezbollah uccisi dalle forze armate israeliane
Le forze armate israeliane hanno reso noto di avere ucciso due militanti di Hezbollah nel sud del Libano. Secondo quanto riferito, i due erano agenti di osservazione e avevano il compito di dirigere operazioni terroristiche nelle aree di Yatar e Mis al-Jabal, nel Libano meridionale. “Le attività di questi terroristi costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano”, sottolinea l’Idf.
– foto IPA Agency –
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