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Cronaca

Genova | Controlli straordinari nei “Compro Oro” del centro storico

ADN24

La Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Genova, in collaborazione con il personale del Commissariato Centro, ha effettuato nella giornata di ieri un’operazione straordinaria di controllo amministrativo nelle attività commerciali situate nel cuore del centro storico. L’intervento, finalizzato a garantire il rispetto delle normative amministrative e prevenire eventuali reati, si è concentrato in particolare sui negozi di “Compro Oro” nelle vie San Pietro della Porta e Porta Soprana.

Durante le verifiche, sono emerse diverse irregolarità in alcuni esercizi. In un caso specifico, il titolare non rispettava le disposizioni di licenza previste dalla normativa di pubblica sicurezza (TULPS), poiché non conservava in loco i gioielli acquisiti nei dieci giorni precedenti e non rispettava l’obbligo di tenuta dei dati relativi alle transazioni commerciali.

In altri due negozi, è stata riscontrata l’assenza di iscrizione obbligatoria al registro dei commercianti in oro e beni usati presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, violazione per la quale è stata inviata una segnalazione alla Guardia di Finanza per ulteriori accertamenti.

I controlli rientrano in un più ampio piano di monitoraggio intensificato in vista delle festività natalizie, periodo in cui si registra un incremento delle attività nei “Compro Oro”. Le verifiche continueranno nei prossimi giorni per garantire trasparenza e legalità in un settore spesso oggetto di irregolarità.

Cronaca

Tragico frontale ad Arzachena: morti due ragazzi e un 16enne in fin di vita

Una tragedia si è consumata questa mattina sulla strada statale 125, nel rettilineo di Malchittu all’ingresso di Arzachena: due giovani di 17 e 18 anni sono morti sul colpo in un violentissimo scontro frontale; un altro ragazzo di 16 anni è ricoverato in condizioni critiche.

Dinamica e vittime

Alle ore 8:15, una Ford Fiesta con a bordo tre ragazzi – tutti dipendenti del parco acquatico Aquadream di Baja Sardinia – si è scontrata frontalmente con un suv MG che trasportava due donne austriache di 35 e 38 anni in vacanza .

I ragazzi, di origine marocchina, si stavano recando al lavoro quando l’impatto, particolarmente violento, ha causato il decesso immediato dei due più grandi – uno di 17 e uno di 18 anni. Il loro coetaneo di 16 anni, anch’egli a bordo della Fiesta, è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari in condizioni gravissime .

Feriti anche le turiste a bordo del suv

Le due donne che guidavano il suv sono state ricoverate all’ospedale di Nuoro in codice rosso, ma le loro condizioni non sarebbero in pericolo di vita .

Intervento dei soccorsi

Polizia stradale, polizia locale di Arzachena e vigili del fuoco del distaccamento locale sono intervenuti tempestivamente per estrarre i feriti dalle lamiere. La strada è stata chiusa al traffico per permettere i rilievi e le operazioni di soccorso .

Reazioni e impatto sulla comunità

Il parco acquatico Aquadream, luogo di lavoro delle vittime, è rimasto chiuso oggi in segno di lutto. Gestori e colleghi sono sconvolti dalla tragedia .


Considerazioni finali

Una tragedia devastante segna la comunità di Arzachena: due giovani vite spezzate per recarsi al lavoro e un altro ragazzo che lotta tra la vita e la morte. Gli accertamenti proseguono per chiarire dinamica e responsabilità. Il silenzio e il dolore del parco Aquadream raccontano una dolorosa perdita che ha lasciato tutti sotto shock.

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Cronaca

Tragedia a Montalto di Castro: Riccardo muore sepolto nella sabbia, il padre indagato per omicidio colposo

Un drammatico incidente sulla spiaggia di Montalto di Castro ha provocato la morte di Riccardo Boni, un ragazzo di 17 anni, sepolto dalla sabbia in una buca profonda circa un metro e mezzo, che stava scavando insieme ai fratelli 

La dinamica dell’incidente

Secondo le ricostruzioni, Riccardo, originario di Roma, stava giocando in spiaggia con i fratelli più piccoli. Si è allontanato di poco e gli altri hanno scoperto che stava scavando una buca molto profonda. I fratellini hanno poi indicato il luogo dove era rimasto sepolto sotto la sabbia. Allarme immediato – lanciato dal padre che era sotto l’ombrellone – ha portato al tentativo disperato di scavo da parte dei presenti. Ma il ragazzo era già privo di vita .

L’iscrizione nel registro degli indagati

La Procura di Civitavecchia ha iscritto il padre di Riccardo nel registro degli indagati per omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto, imposto dalla normativa ogni volta che avviene una morte improvvisa di un minorenne, per consentire accertamenti, esami autoptici e chiarimenti sulla dinamica dei fatti .

Attualmente non emergono elementi concreti di responsabilità: l’indagine ha esclusivamente funzionalità istruttoria, e non è stato formulato alcun sospetto in merito a fatti intenzionali o gravi omissioni .

Il contesto e il ruolo dei genitori

Essendo la vittima un minorenne, la legge italiana attribuisce ai genitori la responsabilità di tutela e vigilanza. In caso di incidente, il capo del nucleo familiare può essere chiamato a rispondere penalmente, anche qualora l’evento sia tragico ma non necessariamente prevedibile o evitabile .

In analogie con altri casi recenti, come incidenti in bici o cadute tragiche, le procure attivano automaticamente una procedura formale, anche quando si tratta chiaramente di fatalità.


Considerazioni finali

Nonostante la scomparsa tragica e improvvisa di Riccardo abbia sconvolto familiari e comunità, al momento non emergono elementi che configurino negligenza grave o volontà intenzionale da parte del padre. L’indagine prosegue in via preliminare, con l’obiettivo di ricostruire la dinamica e accertare se sia stato possibile prevenire il dramma.

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Cronaca

Addio a Salvino Nucera: un faro della cultura grecanica calabrese

Oggi la comunità culturale della Calabria, e in particolare quella ellenofona, piange la scomparsa di Salvino Nucera (nato il 2 marzo 1952 a Chorio di Roghudi), docente, poeta, scrittore e infaticabile custode della lingua e delle tradizioni della minoranza grecanica.

Biografia intellettuale e impegno culturale

Nucera ha insegnato per decenni nelle scuole medie della provincia di Reggio Calabria e in quella di Bergamo. Dal primo interesse negli anni ’70, ha dedicato la vita alla valorizzazione del grecanico—una lingua ancestrale portatrice di storia, scoperta oggi più che mai come testimonianza viva della Magna Grecia .

Fra le sue opere più note:

  • Agapào na graspo (1987), raccolta poetica bilingue
  • Chalònero (“Sogno infranto”, 1993), primo romanzo in grecanico moderno-calabrese
  • Chimàrri (1999), poesia narrativa in lingua 

Ha tradotto anche il Cantico dei cantici in grecanico, rendendolo fruibile in una delle più antiche tradizioni orali della Calabria .

Ambasciatore della grecità e messaggero di un’identità

Con il suo lavoro nelle associazioni culturali e i viaggi fra Reggio Calabria, Atene, Rodi e Creta, ha costruito un ponte tra la diaspora calabrese e le radici elleniche, contribuendo a mantenere viva una lingua e una cultura fragile ma resiliente .

La sua figura è riconosciuta come faro per la comunità grecanica: intellettuale dal forte ethos identitario, ha promosso workshop, incontri poetici e attività di sensibilizzazione nelle scuole .

Il cordoglio delle istituzioni e della comunità

Il giornalista Paolo Paparella lo ricorda «Una persona gentile e sempre disponibile, ha lavorato sino all’ultimo alla conoscenza e alla diffusione della lingua grecanica». Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, insieme all’assessora alle Minoranze Linguistiche Lucia Nucera, ha espresso profondo dolore per la sua scomparsa . Falcomatà ha ricordato Nucera come «una voce autentica e appassionata della nostra terra… un pezzo della nostra anima culturale». Lucia Nucera lo ha descritto come un «farò» e modello per le generazioni future.

Una perdita per la memoria culturale

Nucera stava completando la traduzione in grecanico delle tragedie di Euripide, ultimo impegno di Una missione identitaria che ha segnato l’intero suo percorso . La sua scomparsa rappresenta una ferita profonda nella memoria collettiva di un popolo che ha ormai pochi testimoni viventi di una tradizione millenaria.

Foto di Paolo Paparella

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