Le automobili ibride sono ormai una presenza consolidata sulle strade, grazie alla loro capacità di combinare efficienza, prestazioni e sostenibilità. Si possono distinguere in tre principali categorie: mild hybrid, full hybrid e plug-in hybrid, con l’aggiunta delle cosiddette micro ibride.
Le mild hybrid si caratterizzano per la presenza di una piccola unità elettrica che sostituisce alternatore e motorino di avviamento. Questa unità, collegata al motore termico tramite una cinghia, svolge due funzioni principali: recuperare energia durante i rallentamenti e assistere il motore a combustione durante le accelerazioni, migliorando così efficienza e consumi. Pur essendo una tecnologia semplice, garantisce già risultati apprezzabili. Un esempio significativo è rappresentato dai modelli Suzuki.
Le full hybrid, invece, integrano motori elettrici più potenti, con decine di cavalli di potenza, nel sistema meccanico del veicolo, spesso come parte integrante della trasmissione automatica. Questo tipo di sistema consente brevi spostamenti in modalità completamente elettrica, soprattutto a basse velocità, e un’efficienza ottimale in tutte le condizioni di guida grazie al continuo lavoro sinergico dei motori. Tra i produttori che adottano questa tecnologia ci sono Toyota e Lexus, leader del settore, oltre a BMW, Honda, Hyundai, Kia e Mercedes.
Le plug-in hybrid rappresentano l’evoluzione più avanzata delle ibride, dotate di batterie più grandi che offrono un’autonomia elettrica di alcune decine di chilometri. Per sfruttare appieno queste batterie è necessario collegare il veicolo alla rete elettrica tramite un cavo. In assenza di una ricarica completa, le plug-in si comportano come normali full hybrid, ricaricando le batterie attraverso il recupero energetico durante i rallentamenti. Questo segmento di mercato include modelli di Audi, BMW, Hyundai, Kia, Porsche, Volkswagen e Volvo.
Un discorso a parte meritano le micro ibride. Queste vetture, pur essendo spesso definite ibride dai produttori, non includono un motore elettrico in grado di contribuire alla propulsione. Le loro innovazioni si concentrano su un sistema elettrico ottimizzato per ridurre il consumo di carburante fino al 10-15%. Tra le caratteristiche principali troviamo il sistema Stop&Start, che spegne e riaccende automaticamente il motore ai semafori, e un alternatore intelligente che recupera energia durante i rallentamenti per alimentare gli accessori del veicolo senza gravare sul motore.
Le diverse categorie di auto ibride offrono soluzioni adatte a varie esigenze: dalle mild hybrid, che rappresentano un ingresso semplice e accessibile nel mondo dell’elettrificazione, alle plug-in hybrid, che si avvicinano alle prestazioni delle auto completamente elettriche. Per chi cerca un miglioramento nei consumi senza adottare un sistema ibrido completo, le micro ibride rappresentano una scelta efficace. Questa varietà di opzioni conferma il ruolo centrale delle auto ibride nella transizione verso una mobilità sempre più sostenibile.
