Intesa Sanpaolo, aperte le candidature alla seconda call di “Up2Stars”

MILANO (ITALPRESS) – E’ dedicata a Energie Rinnovabili ed Efficienza Energetica la seconda call della nuova edizione di ‘Up2Stars’, programma di valorizzazione delle startup innovative in Italia, ideato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center.
Il settore dell’energia è uno degli ambiti maggiormente coinvolti nel processo di trasformazione tecnologica. Sono molte le realtà imprenditoriali che cercano di sviluppare soluzioni innovative volte a sfruttare meglio l’energia che arriva dalla natura e a rendere più efficienti gli strumenti che la catturano. Preservare l’ambiente, ridurre i consumi energetici, produrre e distribuire energia proveniente da fonti rinnovabili a tutela del Pianeta, sono infatti interventi sempre più urgenti che richiedono il ricorso a tecnologie evolute. In questo ambito, le startup rivestono un ruolo strategico quale soggetto chiave per la trasmissione di competenze digitali alle aziende più strutturate, nel quadro della transizione digitale ed ecologica indicata dal PNRR.
Giunto alla seconda edizione, ‘Up2Stars’ nasce proprio con l’obiettivo di intercettare le giovani realtà innovative più promettenti che operano in settori strategici per l’economia del Paese, per stimolarne e supportarne la crescita, preparandole ad interfacciarsi con potenziali investitori e imprese mature.
Dopo la prima call dedicata al settore del Watertech, che si è chiusa con 50 candidature, la seconda call del programma si rivolge alle startup specializzate in: Nuove fonti energetiche – tecnologie avanzate per la produzione, il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione di energia da fonti rinnovabili e di nuovi combustibili ecocompatibili. Smart solutions per efficienza energetica – soluzioni per minimizzare i consumi energetici applicate in particolare a Settore Manifatturiero, Smart Grid e Comunità Energetiche. Smart solutions per il recupero e riutilizzo dell’energia e per la cattura della CO2.
Le startup interessate potranno presentare la propria candidatura entro il 15 ottobre 2023 tramite la pagina dedicata su https://www.intesasanpaolo.com/it/business/landing/info/programma-up2stars-per-startup-innovative.html
In linea con la precedente edizione, anche quest’anno ‘Up2Stars’ prevede il lancio di 4 call dedicate rispettivamente ai temi: WaterTech, Energie Rinnovabili ed Efficienza Energetica, Intelligenza Artificiale per la trasformazione aziendale, IoT – Infrastrutture e Mobilità. Per ciascuna di esse verranno selezionate al massimo 10 startup che accederanno al percorso di accelerazione personalizzato, erogato dal partner Gellify, e al programma di networking. Al termine del percorso si terrà un Demo Day di presentazione delle startup accelerate ad una platea di investitori e imprese.
La novità principale dell’edizione di quest’anno è l’ampliamento delle partnership e del network di collaborazioni che, oltre Microsoft, Elite e Cisco, vede il coinvolgimento dei Centri Nazionali di Ricerca cui il gruppo bancario guidato da Carlo Messina partecipa in qualità di socio fondatore delle singole Fondazioni di riferimento, oltre ai Partenariati Estesi e ai 9 Poli di innovazione europei (EDIH). Nuova la collaborazione anche con Digit’Ed, società specializzata nell’alta formazione e nel digital learning.
Ulteriore novità della seconda edizione di Up2Stars è la prospettiva di internazionalizzazione per le startup grazie alla struttura di internazionalizzazione di Intesa Sanpaolo ed alla collaborazione con il Centro di Innovazione Italiano a San Francisco, istituito presso INNOVIT Italian Innovation and Culture.
‘La transizione energetica rappresenta una delle sfide più importanti e impellenti per il Paese – afferma Virginia Borla, Executive Director Business Governance Banca dei Territori Intesa Sanpaolo -. Con la seconda call di Up2Stars, intendiamo intercettare le migliori startup innovative che operano nel settore delle rinnovabili, affinchè possano accelerare questo processo. Intesa Sanpaolo incentiva gli investimenti green delle PMI anche attraverso il programma Motore Italia Transizione Energetica, che mette a disposizione 76 miliardi di euro per la crescita sostenibile, e, promuovendo lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, contribuisce ad aumentare la competitività delle piccole e piccolissime imprese e i benefici economici, ambientali e sociali per la collettività’.
La crisi innescata dalla guerra russo-ucraina ha reso urgente il tema della transizione energetica e della riduzione della dipendenza del nostro paese dall’estero per gli approvvigionamenti di materie prime energetiche. Nel corso del 2022 è stato intrapreso un primo percorso di diversificazione geografica delle forniture di gas naturale, che resta però il perno centrale del processo di generazione di energia elettrica e calore. Per la Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo è quindi auspicabile un’accelerazione nell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile (FER) per preservare la sicurezza energetica nazionale e calmierare la volatilità dei prezzi. L’incidenza delle FER sulla produzione di energia elettrica nel nostro Paese si attesta attorno al 40% , ma i dati sui consumi di energia coperti con fonti rinnovabili impongono di intensificare gli sforzi su questo fronte. L’Italia, dopo aver raggiunto nel 2014 il target sui consumi di energia coperti da FER fissato per il 2020, a fine 2021 si posizionava un punto al di sotto dell’obiettivo del 19,9% fissato dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC). La causa di questo rallentamento è in parte ascrivibile alla riduzione del ritmo delle installazioni di impianti, legata sia a iter autorizzativi troppo lunghi sia al venir meno degli incentivi. A fine 2021 si contavano 60,4 Gigawatt (GW) di capacità elettrica da FER installata, comprensivi di 3 GW di biocombustibili . L’idroelettrico è la tecnologia prevalente (22,7 GW), seguita dal fotovoltaico (22,6 GW), che, pur rallentando in termini di installazioni, continua crescere, con un numero di impianti incentivati oramai superiore a un milione. Sarà importante intensificare ancora gli sforzi su questo fronte, così come potenziare l’eolico e le bioenergie, poichè la siccità degli ultimi anni continua a mettere sotto pressione l’idroelettrico. Un’accelerazione nell’utilizzo delle FER è auspicabile anche in vista degli sfidanti obiettivi europei al 2030. In linea con il pacchetto ‘Fit for 55’, che prevede l’abbattimento delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, è stato fissato un obiettivo vincolante del 42,5% di consumi finali di energia da rinnovabili . Per avvicinarsi all’obiettivo, l’Italia dovrà necessariamente puntare al raddoppio della capacità installata da FER in meno di 10 anni. Una proposta di aggiornamento del PNIEC, per rendere l’agenda nazionale coerente con gli obiettivi europei su efficienza energetica e riduzione delle emissioni di gas serra, è stata inviata alla Commissione europea.
In virtù del forte incremento di domanda previsto per soddisfare i nuovi target energetici e di abbattimento delle emissioni climalteranti, la domanda di tecnologie FER è destinata ad aumentare nei prossimi anni. L’Italia può contare su produttori di componentistica FER ben posizionati nella filiera europea; la specializzazione italiana è forte nelle parti elettriche per macchine e nei moltiplicatori di velocità, con circa un quarto della produzione europea di moltiplicatori e oltre il 30% di quella di parti elettriche per macchine realizzata nel nostro paese. Restano alcuni temi aperti, come lo sviluppo di sistemi di trasporto, stoccaggio e distribuzione di energia da fonti rinnovabili. Il carattere discontinuo della produzione da FER e la sua estrema frammentazione rappresentano ad oggi dei fattori di criticità. Per assorbire l’energia generata dai numerosi impianti e garantirne un’efficiente distribuzione, attraverso un’integrazione con le infrastrutture esistenti, occorre potenziare e rinnovare la rete attuale secondo la logica delle Smart Grid. Allo stesso tempo, lo stoccaggio dell’energia è fondamentale per gestire le fluttuazioni della produzione da fonti rinnovabili. I sistemi di accumulo, basati su batterie al litio e altre tecnologie, stanno infatti diventando sempre più prioritari . Un supporto al raggiungimento degli obiettivi 2030 potrà giungere anche dalla diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Si tratta di un nuovo modello energetico che permetterebbe di massimizzare i benefici derivanti dall’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, apportando benefici di tipo ambientale e sociale in favore di tutti i membri della comunità.
Il PNRR stanzia fondi importanti sia per il sostegno alle CER sia per far nascere la filiera di produzione dei gas rinnovabili (si prevede che l’idrogeno raggiunga la quota del 13% nel mix energetico europeo dall’attuale 2%), fondamentale per supportare il processo di transizione nei settori ‘hard-to-abatè. Le FER offrono buone prospettive di impiego in quei settori che utilizzano calore a temperature basse, ma per i settori altamente energivori, sarà fondamentale anche il ricorso a tecnologie complementari, quali l’idrogeno e i sistemi di cattura e stoccaggio della CO2, che prevedono la cattura delle emissioni di CO2 prodotte da impianti industriali o centrali elettriche e lo stoccaggio in serbatoi sotterranei o in giacimenti vuoti. L’anidride carbonica catturata può essere poi riutilizzata nell’industria dei fertilizzanti, nella produzione di combustibili sintetici a base di CO2, di prodotti chimici e di aggregati per l’edilizia.
L’Italia ha definito una propria strategia dell’idrogeno con uno stanziamento iniziale di oltre 3,6 miliardi del PNRR per promuoverne la produzione, la distribuzione e gli usi finali. Il settore è rappresentato in Italia da una filiera virtuosa di PMI molto attive e innovative, di grandi e grandissime imprese in grado di creare partnership strategiche internazionali e intersettoriali e di start-up di ingegneria e integrazione di sistemi, con competenze tecnologiche elevate, che puntano alla costruzione della rete infrastrutturale necessaria allo sviluppo della domanda di idrogeno per la mobilità su larga scala e come vettore energetico per l’industria.

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Europee, Lega “La soglia di sbarramento non va abbassata”

ROMA (ITALPRESS) – “La Lega è contraria ad abbassare la soglia di sbarramento in vista delle elezioni Europee: la modifica della legge elettorale non è una priorità, ma soprattutto è giusto che gli Italiani scelgano i propri rappresentanti senza che ci siano aiutini. Chi ha i voti, ottiene il seggio. Peraltro, in teoria sarebbe più ragionevole alzare la soglia: consentirebbe di limitare la frammentazione politica che rende il Paese più debole”. Così una nota della Lega.

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Strage di Ustica, Giuliano Amato “Chi sa parli ora”

ROMA (ITALPRESS) – “Chi sa parli ora”. Così l’ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato, intervenendo su la Repubblica, spiega il perchè della sua intervista rilasciata al quotidiano sabato scorso in cui ha ricostruito le circostanze dell’abbattimento del Dc9 dell’Itavia il 27 giugno del 1980 sul cielo di Ustica.
“Dopo l’uscita dell’intervista su Ustica – sottolinea Amato -, una domanda è circolata insistentemente nei giornali, in tv, sui social: perchè proprio ora Ma se la domanda è lecita per definizione, sono risultate sorprendenti alcune delle risposte che attribuiscono all’intervistato strategie di ogni genere, dall’urgenza di una nuova verginità politica al desiderio di carriera quirinalizia mai esausta, dalla volontà di guastare i rapporti già fragili con la Francia all’impulso distruttivo verso il governo della destra. Salvo poi rimangiarsi l’intervista data a Repubblica – ieri abbiamo letto anche questo – in preda a improvviso pentimento. Dispiace mettere fine a queste congetture di sicuro fascino romanzesco, ma la verità è molto più banale.
Le interviste nascono – pensate che bizzarria! – perchè c’è un giornale che le chiede, un direttore che le sollecita, una giornalista che ci lavora sopra. E la richiesta viene accolta se l’intervistato ha maturato nel tempo la volontà di rendere testimonianza. Questo è successo con l’intervista su Ustica uscita sabato scorso su questo giornale: la richiesta che mi è arrivata da Simonetta Fiori ha incontrato il mio bisogno di verità che a una certa età diventa più urgente, con il tempo davanti che si accorcia ogni giorno. Ne è scaturito un racconto storico che non aspirava a rivelare segreti sconosciuti – come è detto chiaramente nell’articolo – ma ad avvalorare una ricostruzione che è custodita in centinaia di pagine scritte dai giudici, nelle svariate perizie, anche nelle inchieste di giornalisti bravi come Andrea Purgatori, ma che si è dovuta arrestare davanti a più porte chiuse. Una ricostruzione che ho potuto fare mia e rilanciare grazie a una quarantennale esperienza dentro le istituzioni dello Stato, fin dal 1986 dalla parte dei famigliari delle vittime, come ha ribadito in questi giorni Daria Bonfietti, in una collaborazione stretta con i magistrati inquirenti, con la commissione Stragi e i migliori giornalisti di inchiesta”.
“Non sono mancate quindi le sedi anche istituzionali in cui manifestare i dubbi verso le versioni ufficiali dei militari: in questi 43 anni la mia non è stata una presenza muta – aggiunge Amato -. L’amicizia con la professoressa Bonfietti, la promessa di un impegno permanente al suo fianco, non è certo estranea alla decisione di rendere oggi testimonianza a Repubblica, insieme alla dolorosa perdita di Purgatori. Chi sa parli ora: questo il senso dell’appello rivolto ai testimoni reticenti, gli ultimi sopravvissuti di una generazione che si sta estinguendo (ma curiosamente mi è stato chiesto anche dalla premier di produrre nuove prove). La ricostruzione storica ha confuso tra date diverse? Bettino Craxi ha avvertito Gheddafi che stavano per bombardarlo nell’86, mentre nell’80 Craxi nulla poteva sapere della simulazione di Francia e Nato per far fuori il leader libico? Forse la memoria mi ha ingannato o forse è la fonte della mia informazione che è confusa. Nel testo dell’intervista si dice chiaramente che mancano le prove. Ma è un dettaglio rispetto alla sostanza denunciata: l’insofferenza di larga parte della classe politica, Craxi incluso, davanti alla ricerca della verità, contro i tentativi di depistaggio messi in atto da generali e ammiragli. Nessuno aveva interesse a scoperchiare un segreto coperto dalla ragion di Stato o di Stati: la tragedia di Ustica era stato un atto di guerra in tempo di pace in un paese a sovranità nazionale limitata. Forse anche io, pur mosso dalla volontà di far luce, non ho avuto all’epoca la forza per impormi sulle forze ostili e reticenti? Può darsi. Ammetterlo fa parte di quel processo di verità oggi più che mai urgente. Infine, l’appello a Macron. La richiesta al presidente francese di approfondire la verità su Ustica nasce dalla constatazione che la tragedia del Dc9 risale al 1980: Macron all’epoca non aveva ancora compiuto tre anni. Anche per la sua totale estraneità politica ai fatti, e per la libertà che può derivargliene, Macron potrebbe aiutare a restituire giustizia a 81 vittime innocenti ancora senza colpevoli. Una straordinaria opportunità per rinsaldare il rapporto tra i due paesi. Il ministero degli Esteri francese l’ha accolta, manifestando una volontà di collaborazione, peraltro senza mai domandarsi: perchè ora Un passo in avanti rispetto a chi in Italia continua ostinatamente a voltarsi indietro. Con l’intervista ho voluto lanciare una sfida per arrivare alla verità su Ustica. Ora tocca a chi ne è in grado raccoglierla, sotto la spinta di una stampa non prigioniera del piccolo cabotaggio”, conclude Giuliano Amato.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Blitz interforze al “Parco Verde” di Caivano, impegnati 400 uomini

NAPOLI (ITALPRESS) – E’ in corso, dalle prime luci dell’alba, una vasta operazione della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza nel quartiere “Parco Verde” di Caivano e nelle località limitrofe. Si tratta di un controllo straordinario ad “Alto Impatto” che, per la prima volta, viene svolto in contemporanea da oltre 400 operatori delle diverse forze dell’ordine coordinate. Il servizio è finalizzato all’esecuzione di numerose perquisizioni e all’identificazione di persone e veicoli sospetti. Concorreranno i reparti specializzati delle forze di polizia e, tra questi, la Polizia Scientifica, i cinofili antidroga e con il controllo dall’alto di un elicottero del Reparto Volo. Verranno eseguiti anche controlli amministrativi finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del codice della strada e delle condizioni di salubrità ambientale ed igienico-sanitaria dei vari immobili anche con ausilio della polizia metropolitana.
– foto ufficio stampa Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Sindrome dell’ovaio policistico, il Colosseo si illumina per la ricerca

ROMA (ITALPRESS) – Attività fisica e corretta alimentazione sono gli alleati migliori per prevenire l’ovaio policistico.
Il primo settembre si è celebrata la giornata internazionale della Pcos e l’associazione scientifica Egoi ha promosso un incontro con istituzioni, medici e ricercatori per far luce sui risultati fin qui raggiunti nella ricerca e per ridiscutere la necessità di rivedere i criteri diagnostici di una sindrome con un impatto sanitario importante e molto complessa.
“E’ una condizione clinica da considerare con grande attenzione per mettere in campo interventi efficaci e tempestivi”, le parole del ministro della Salute, Orazio Schillaci. “La sindrome dell’ovaio policistico – prosegue – comporta rilevanti effetti sulla salute della donna a livello ormonale, metabolico e riproduttivo. E’ la causa più frequente di infertilità per la donna in età riproduttiva e di alterazione metabolica nelle donne più avanti negli anni fino al diabete, specialmente nelle donne con concomitante obesità”.
Per il ministro della Salute “è indispensabile fornire informazioni appropriate a partire dai più giovani e accrescere la consapevolezza sull’impatto che gli stili di vita e una diagnosi precoce possono avere sull’andamento di tante patologie. In questo ambito è essenziale il ruolo dei medici di medicina generale, dei pediatri al contempo è fondamentale continuare ad investire sulla ricerca”.
La Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS) è una condizione endocrino-ginecologica che, in Italia, si stima interessi tra il 7 e il 15% delle donne in età fertile e rappresenta oggi la prima causa di infertilità femminile. Oltre ad ostacolare il desiderio di gravidanza e maternità, la presenza di cicli irregolari o assenti, insieme ad acne, aumento di peso, alopecia androgenetica e irsutismo inficiano pesantemente il benessere fisico e psicologico delle donne con un risvolto sociale importante. Inoltre, con il passare del tempo, per queste donne aumenta esponenzialmente anche il rischio cardiovascolare e metabolico, ponendo una reale sfida alla tutela della salute per una vasta parte della popolazione femminile.
“La sindrome dell’ovaio policistico è una patologia che interessa dal 7 al 15 per cento delle donne in età fertile e la diagnosi precoce è fondamentale, il primo step, il primo intervento è cambiare lo stile di vita di tipo alimentare” ha detto Vittorio Unfer, membro Egoi e professore di ginecologia “questo consente di agire precocemente su quella patologia che nasconde una predisposizione genetica ma non un trasmissione genetica, possiamo agire su alcuni fattori esterni come appunto lo stile di vita e l’alimentazione. Una tardiva diagnosi significa mettere a rischio la paziente”.
EGOI, Experts Group on Inositol in Basic and Clinical Research, è l’associazione internazionale che racchiude 45 esperti provenienti da 14 Paesi del mondo impegnati nella ricerca sugli inositoli e sul loro uso nella pratica clinica con la missione di contribuire alla tutela della salute.
Settembre è il mese dedicato alla Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS) e dalle 20 alle 24 il Colosseo sarà illuminato in colore verde acqua, colore sociale ufficiale del nastro che rappresenta la Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), e tutte le donne che ne sono affette.
“La sindrome dell’ovaio policistico ha una forte base genetica, poligenica, che predispongono ad alterazioni del metabolismo degli zuccheri, alterazioni del metabolismo della produzione di ormoni maschili – ha spiegato Alessandra Graziottin, professore a.c, dipartimento ostetricia e ginecologia – ma soprattutto c’è un un malfunzionamento dell’ovaio per cui il ciclo è irregolare. La genetica predispone ma non è il destino, il nostro comportamento ci può aiutare a cambiare il destino”.

– foto xc3/Italpress –

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Buffon nuovo capo delegazione azzurro “Pronto a dare una mano”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Vorrei vedere un’Italia generosa. Come ha detto il ct Spalletti, l’obiettivo, oltre che poter pensare di vincere, è quello di regalare emozioni a chi ti guarda e renderlo orgoglioso di essere rappresentato da ragazzi, da una squadra e da un ct che sono bravi, altruisti e che mandano messaggi positivi”. Gigi Buffon torna in Nazionale e lo fa per la prima volta non da calciatore ma da dirigente. Il presidente federale Gabriele Gravina gli ha ceduto i gradi di capo delegazione azzurro della squadra da poco affidata a Luciano Spalletti, sperando che proprio uno dei monumenti del calcio azzurro possa dare quella spinta alla ripartenza di un’Italia che inevitabilmente ha subito un trauma con le sorprendenti dimissioni di Roberto Mancini. “In questi giorni – racconta Buffon – ho avuto la fortuna di stare vicino al presidente Gravina e al mister con il suo staff e devo dire che ho risentito parlare di concetti, di emozioni e di valori che secondo me sono imprescindibili se si vuole arrivare a un obiettivo che sia almeno minimo, perchè poi ci sono anche degli avversari che devi affrontare man mano e ci sta ogni tanto di rimbalzare e di uscirne sconfitti, però ho la sensazione che l’Italia, con Luciano Spalletti come ct, abbia veramente trovato l’uomo giusto al momento giusto”. Inevitabile però tornare sull’addio di Mancini: “Una scelta sicuramente inaspettata, alla quale però mi sembra che la Federcalcio abbia dato delle risposte molto celeri e soprattutto molto convincenti. Questa è la cosa che più interessa al mondo e ai tifosi azzurri”. Per quanto riguarda invece il suo nuovo ruolo, Buffon ringrazia Gravina e Spalletti per la fiducia: “Qualcosa sicuramente di non dovuto e non scontato. Il fatto che nel loro immaginario una figura come la mia potesse essere uno strumento di unione, condivisione, altruismo e miglioramento di quello che doveva essere un percorso nuovo, mi inorgoglisce, mi stimola e rende me, come il mister, un uomo felice perchè torno in un ambiente che penso di conoscere abbastanza bene”. “Anche in questa nuova veste – afferma ancora Buffon – penso che alla fine il mio ruolo sia quello di poter dare un piccolo contributo e mettere un piccolo mattoncino in quelle che saranno tutte le dinamiche che andremo a vivere in futuro”. Buffon eredita il ruolo di capo delegazione azzurra da Gianluca Vialli: “Pensare o avere la presunzione di poter essere da subito al pari suo sarebbe sbagliato, perchè ognuno di noi ha un proprio passato e un proprio percorso, attraverso il quale uno matura. Venire qua cercando di riproporre un Gianluca Vialli sarebbe sbagliato, perchè non ne sarei all’altezza, e quindi cercherò di essere quello che sono sempre stato, cercando di aiutare il presidente, il mister e la squadra con un consiglio, una parola, con un qualcosa che si può scorgere e che magari può essere sfuggito agli occhi degli altri”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Renzi “Mi candido al Parlamento Europeo con il Centro”

MILANO (ITALPRESS) – “Noi ci candideremo alle elezioni europee con il brand ‘Il Centrò. Il mio sarà un appello a tutto il gruppo dirigente di Italia Viva a mettersi in gioco. Mi metterò in gioco anche io candidandomi al parlamento europeo”. Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa a Milano annunciando la sua candidatura alle elezioni europee del 2024 nel collegio del nord-ovest.
“Lo faccio non perchè alla ricerca di una ulteriore riga del mio curriculum, ma per affermare che bisogna dare una sveglia all’Europa altrimenti si va tutti a casa. L’Europa rischia di saltare – ha spiegato Renzi -. Penso sia fondamentale che nei prossimi 9 mesi si vada a chiedere il voto di chi non vuole lasciare l’Europa nelle mani dei sovranisti alla Le Pen e dei populisti di sinistra”.
“Io scommetto su una maggioranza che va dal PPE ai socialisti senza Alternative fur Deutschland, Vox, i populisti di sinistra e il Movimento 5 Stelle. Il nostro disegno è avere la stessa maggioranza che c’è stata fino ad adesso: la maggioranza Ursula non ha alternative”, ha sottolineato l’ex premier.

– Foto: xh7/Italpress –

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Ricerca e innovazione migliorano la competitività dell’industria

ROMA (ITALPRESS) – Ricerca e innovazione continue sono fondamentali per competere sul mercato, soprattutto in un settore in continua evoluzione come quello industriale. Ne è consapevole Icaplants, azienda italiana che propone sistemi di automazione robotizzata per i processi produttivi, in particolare per l’automotive, che con il sostegno di Fondimpresa ha migliorato la formazione dei collaboratori sulla pianificazione del lavoro e sul problem solving. “La necessità che ha portato l’azienda ad aderire al piano di formazione plus 2019 è nata soprattutto per migliorare la pianificazione di risorse di tempi e di metodi. L’obiettivo a cui tende l’azienda è sempre quello di mantenere standard elevati in modo da poter gestire diverse commesse contemporaneamente, senza influire negativamente sui processi produttivi”, afferma Giovanna Avenia, direttore Risorse Umane di Icaplants.
Per migliorare la produzione, Icaplants ha fatto ricorso anche al sistema CAD/CAM, che prevede per l’impiego congiunto e integrato di diversi sistemi software. “Ad oggi il focus della nostra azienda è la centralità dell’uomo inteso come risolutore ai problemi del mercato in continua evoluzione. con il sistema CAD/CAM e con la formazione a supporto, siamo riusciti a soddisfare quelle che sono le esigenze del mercato”, spiega Fabio Pompili, direttore di Produzione di Icaplants.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Ismett-Upmc, Professore Francesco Musumeci entra nel team “Centro Cuore”

PALERMO (ITALPRESS) – Il professore Francesco Musumeci entra nel team “Centro Cuore” dell’Ismett-Upmc. Assumerà il ruolo di Senior Consultant in Cardiac Surgery. Oltre all’attività chirurgica, il Professore Musumeci svolgerà un ruolo di fondamentale importanza nella formazione medica e nella organizzazione di una rete integrata con i reparti di cardiologia (nota come Heart Team intraospedaliera). Questo sforzo sinergico mira a ottimizzare il percorso diagnostico e terapeutico per i pazienti garantendo loro un’assistenza ancora più completa ed efficace.
Specialista in Chirurgia Generale e Cardiochirurgia, Musumeci si è formato presso importanti ospedali a Londra (Hospital for Sick Children, National Heart Hospital, Brompton Hospital e Harefield Hospital) e in Australia (Royal Children’s Hospital), dove ha avuto l’opportunità di lavorare a fianco di molti dei pionieri della Cardiochirurgia, tra i quali Donald Ross e il Prof Magdi Yacoub.
Nel 1991 è stato nominato Primario di Cardiochirurgia presso l’University Hospital of Wales, a Cardiff, dove ha istituito il servizio di Cardiochirurgia Pediatrica. Dal 1998 ha diretto il Centro di Cardiochirurgia e dei trapianti dell’Ospedale San Camillo di Roma, dove, tra le diverse attività, ha sviluppato un programma di cardiochirurgia mini-invasiva, robotica e trans-catetere.
“Siamo onorati di accogliere Francesco Musumeci nel nostro team avviando una collaborazione preziosa – sottolinea Michele Pilato, direttore del Centro Cuore di ISMETT. – Grazie alla sua capacità di creare qualità e innovazione darà un contributo importante alla crescita del programma cardiaco dell’Istituto. Grazie alla partnership con UPMC, ISMETT può già contare su un continuo e attivo scambio culturale e scientifico con uno dei più importanti centri cardiologici americani. L’arrivo di Francesco Musumeci ci permetterà di offrire standard di cura sempre più elevati ai nostri pazienti”.
“In Italia – aggiunge Francesco Musumeci – si praticano oltre 50mila operazioni cardiovascolari ogni anno. La buona notizia è che il tasso di mortalità si è progressivamente ridotto, nonostante oggi vengano operati al cuore pazienti sempre più anziani, con un rischio più elevato per la presenza di patologie associate. Tutto questo è stato possibile grazie all’evoluzione e miglioramento delle tecniche chirurgiche e delle modalità di assistenza. Investire nella formazione continua, nella qualità e sapere guardare all’innovazione è fondamentale per assicurare l’eccellenza nella cura dei pazienti. Oggi si guarda sempre di più ad una personalizzazione delle scelte terapeutiche mirate per garantire ad ogni paziente il trattamento più appropriato e quindi il risultato migliore – continua il Professore. – Ho accolto con entusiasmo l’invito ad unirmi alla squadra dell’Ismett per dare un ulteriore contributo ad una formazione di altissimo livello che possa beneficiare sia il personale interno che la comunità in generale. L’apertura verso l’innovazione ha da sempre caratterizzato la mia attività clinica e formativa. Entrare a fare parte del team dell’Ismett è per me un onore, ed è anche una opportunità unica in quanto, in un contesto altamente qualificato avrò l’opportunità di restituire alla mia Sicilia l’esperienza maturata in tanti anni di lavoro in Italia e all’estero”.

– foto: ufficio stampa Ismett –

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Terna, al via il collegamento elettrico sottomarino Elba-continente

ROMA (ITALPRESS) – E’ entrato in esercizio il collegamento elettrico in cavo sottomarino a 132 kV di Terna tra l’Isola d’Elba e Piombino (Livorno). “L’opera, di fondamentale rilevanza per l’intero sistema elettrico nazionale, conferma il ruolo strategico che la società guidata da Giuseppina Di Foggia ricopre nel processo di transizione energetica del Paese”, si legge in una nota.
L’elettrodotto ha una lunghezza complessiva di circa 37 km, di cui 34 sottomarini e 3 completamente interrati. L’infrastruttura porterà a raddoppiare le linee di connessione tra il sistema elettrico nazionale e la rete dell’isola.
“Il nuovo collegamento fra l’Isola d’Elba e la Toscana riveste un’importanza particolare per molte ragioni. Innanzitutto, grazie a un investimento da parte di Terna di 90 milioni di euro, migliora significativamente la sicurezza e l’affidabilità della rete elettrica dell’isola. Il progetto è stato inoltre realizzato seguendo i più elevati standard di sostenibilità: il collegamento è infatti invisibile e per la sua posa sono state utilizzate avanzate tecnologie in grado di tutelare l’importante biodiversità marina del territorio”, ha commentato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.
Il cavo sottomarino è stato posato dalla nave Leonardo Da Vinci di Prysmian a una profondità massima di circa 70 metri sotto il livello del mare, partendo dall’approdo isolano di Portoferraio e procedendo verso la costa continentale di Piombino.
L’azienda che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale ha tutelato l’habitat marino presente nell’area. Nei mesi precedenti all’avvio delle attività di posa del cavo, infatti, sono state riposizionate nel Golfo di Follonica circa 53.000 talee di Posidonia oceanica, pianta acquatica tipica del Mar Mediterraneo che ha un ruolo fondamentale per l’intero ecosistema marino, per un totale di 1650 m2 di habitat.
Gli approdi del cavo, inoltre, sono stati realizzati tramite la tecnica della trivellazione orizzontale controllata (TOC), che permette, da un lato, di installare la tubazione limitando l’interferenza con le piante acquatiche annullando l’impatto dei lavori sul litorale e, dall’altro, di garantire la necessaria protezione meccanica del collegamento elettrico.

– foto di repertorio ufficio stampa Terna –

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Potrebbe Interessarti