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Cronaca

Lamezia Terme (CZ) | Aeroporto: fa discutere la situazione dei lavoratori

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Il primo trimestre dell’anno ha sollevato discussioni non solo per i dati negativi registrati all’aeroporto di Lamezia Terme, soprattutto considerando i risultati positivi di Crotone e Reggio Calabria. C’è stata anche attenzione sulla situazione dei lavoratori impiegati presso l’aeroporto internazionale.

Il recente scambio di opinioni riguardo ai numeri – definiti “parzialissimi” dal sindaco Paolo Mascaro e considerati preoccupanti per l’insufficiente peso di Lamezia dai suoi oppositori politici – potrebbe estendersi ad altri aspetti critici della gestione da parte della Sacal, anticipando ulteriori polemiche. Il consigliere comunale Rosario Piccioni ha sollevato accuse riguardo alla gestione dell’aeroporto di Lamezia negli ultimi dieci anni, sottolineando la difficoltà dei lavoratori e degli esercenti delle attività commerciali a causa di una drastica contrazione delle vendite.

In particolare, Piccioni ha criticato il presidente della Regione Roberto Occhiuto e l’amministratore della Sacal Mario Franchini, accusandoli di ignorare le difficoltà dei dipendenti Sacal, costretti a un clima di silenzio e tensione con minacce di licenziamento e azioni disciplinari quotidiane. Piccioni ha anche segnalato casi in cui lavoratori sono stati costretti a ritirare la loro tessera sindacale. Inoltre, ha sollevato dubbi sulla procedura di selezione del nuovo Direttore Commerciale, suggerendo che possa essere stata manipolata a vantaggio di qualcuno.

Piccioni ha criticato aspramente l’attuale gestione dell’aeroporto da parte della Sacal e ha chiesto conto delle responsabilità dell’amministrazione Mascaro. Ha respinto le accuse di allarmismo e campanilismo, sottolineando l’importanza di una politica che promuova lo sviluppo dell’intera Calabria ma che non trascuri l’aeroporto principale della regione, considerato strategico secondo il DPR 201/2015.

Cronaca

Piantedosi esprime vicinanza e gratitudine ai 34 poliziotti feriti a Roma

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La manifestazione che si è svolta ieri a Roma ha avuto esiti significativi, con il fermo di quattro persone, di cui una arrestata, e oltre 200 individui allontanati prima dell’inizio dell’evento. Di questi, ben 51 erano già noti alle forze dell’ordine, avendo ricevuto un foglio di via per precedenti legati a reati contro l’ordine pubblico.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso la sua vicinanza e gratitudine ai 34 operatori delle Forze di Polizia che sono stati aggrediti e feriti durante la manifestazione. Attraverso un post pubblicato su X (precedentemente noto come Twitter), Piantedosi ha elogiato il lavoro delle forze dell’ordine e della questura di Roma, sottolineando la loro efficace e equilibrata gestione di una situazione complessa, sempre con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini.

L’operato delle forze di sicurezza si è rivelato cruciale in un contesto di tensione, dove il monitoraggio delle persone coinvolte ha permesso di prevenire possibili scontri e mantenere l’ordine pubblico. La risposta delle autorità è stata mirata a proteggere non solo i manifestanti, ma anche i cittadini e i negozianti della zona, dimostrando un approccio equilibrato e professionale di fronte a una manifestazione potenzialmente problematica.

La manifestazione e i suoi sviluppi sollevano interrogativi sul clima sociale e politico attuale, e sul modo in cui le istituzioni gestiscono eventi di questa natura. La situazione rimane sotto osservazione, con le autorità che continuano a monitorare l’andamento delle manifestazioni future e a prepararsi a rispondere a eventuali problematiche.

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Cronaca

Milano: arrestato un 42enne dalla Polizia di Stato per droga nascosta nel muro dietro la presa elettrica

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La Polizia di Stato di Milano ha eseguito un arresto significativo nella serata di ieri, fermando un cittadino albanese di 42 anni, noto per i suoi precedenti penali, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione è scaturita da attività di sorveglianza condotte dalla Sesta Sezione della Squadra Mobile, focalizzate sulla lotta contro lo spaccio di droga nei pressi della popolare zona dei Navigli. Gli agenti avevano già arrestato l’uomo nel giugno del 2023 per reati analoghi e avevano continuato a monitorare i suoi spostamenti.

Ieri pomeriggio, gli agenti hanno osservato il 42enne uscire da un’abitazione in via Santa Croce, dirigendosi verso un altro stabile in via Sabotino. Dopo circa 40 minuti, l’uomo è stato avvistato mentre si avvicinava a un taxi. A questo punto, i poliziotti lo hanno fermato per un controllo e, durante la perquisizione, il sospetto ha cercato di disfarsi di tre bustine di cocaina, contenenti complessivamente circa due grammi della sostanza.

Successivamente, gli agenti hanno effettuato una perquisizione nell’appartamento dell’individuo, situato in via Santa Croce. Qui, hanno scoperto una piccola cassaforte ben nascosta dietro una presa elettrica, insieme a una scatola di legno in camera da letto. All’interno, sono stati rinvenuti diversi materiali utilizzati per il confezionamento delle droghe e un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti: 38 grammi di MDMA, 28 grammi di hashish, 2,5 grammi di “cocaina rosa” (2C-T-7), 57 grammi di cocaina e quattro pastiglie di ecstasy. Inoltre, sono stati sequestrati circa 400 euro in contante.

Questo intervento sottolinea l’impegno della Polizia di Stato nel contrastare il traffico di sostanze stupefacenti e garantire la sicurezza dei cittadini.

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Cronaca

Lite nel milanese si trasforma in sparatoria: un giovane ferito al collo è in gravi condizioni.

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Nella notte tra sabato e domenica, una violenta lite a Novate Milanese ha portato a una sparatoria che ha gravemente ferito un giovane di 19 anni. L’episodio si è verificato in via 25 Aprile, nei pressi del civico 41, poco dopo le 3:30, quando una discussione tra due persone è degenerata in violenza.

Il giovane, colpito al collo da un proiettile, è stato immediatamente soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico in codice rosso, segnalando la gravità delle sue condizioni.

Secondo le prime indagini, il colpo sarebbe stato esploso dal compagno della madre della vittima, un uomo di 46 anni di origine albanese, mentre la madre del ragazzo, una donna ucraina di 39 anni, era presente al momento dell’incidente. Al momento, i carabinieri della Compagnia di Rho e della stazione di Novate Milanese stanno indagando sulle circostanze che hanno portato alla lite e all’uso dell’arma, i motivi della quale rimangono ancora poco chiari.

Le forze dell’ordine continuano a raccogliere testimonianze e a visionare le telecamere di sorveglianza per ricostruire i dettagli di questa tragica vicenda.

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Cronaca

Lamezia Terme (CZ) | Aeroporto: fa discutere la situazione dei lavoratori

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Il primo trimestre dell’anno ha sollevato discussioni non solo per i dati negativi registrati all’aeroporto di Lamezia Terme, soprattutto considerando i risultati positivi di Crotone e Reggio Calabria. C’è stata anche attenzione sulla situazione dei lavoratori impiegati presso l’aeroporto internazionale.

Il recente scambio di opinioni riguardo ai numeri – definiti “parzialissimi” dal sindaco Paolo Mascaro e considerati preoccupanti per l’insufficiente peso di Lamezia dai suoi oppositori politici – potrebbe estendersi ad altri aspetti critici della gestione da parte della Sacal, anticipando ulteriori polemiche. Il consigliere comunale Rosario Piccioni ha sollevato accuse riguardo alla gestione dell’aeroporto di Lamezia negli ultimi dieci anni, sottolineando la difficoltà dei lavoratori e degli esercenti delle attività commerciali a causa di una drastica contrazione delle vendite.

In particolare, Piccioni ha criticato il presidente della Regione Roberto Occhiuto e l’amministratore della Sacal Mario Franchini, accusandoli di ignorare le difficoltà dei dipendenti Sacal, costretti a un clima di silenzio e tensione con minacce di licenziamento e azioni disciplinari quotidiane. Piccioni ha anche segnalato casi in cui lavoratori sono stati costretti a ritirare la loro tessera sindacale. Inoltre, ha sollevato dubbi sulla procedura di selezione del nuovo Direttore Commerciale, suggerendo che possa essere stata manipolata a vantaggio di qualcuno.

Piccioni ha criticato aspramente l’attuale gestione dell’aeroporto da parte della Sacal e ha chiesto conto delle responsabilità dell’amministrazione Mascaro. Ha respinto le accuse di allarmismo e campanilismo, sottolineando l’importanza di una politica che promuova lo sviluppo dell’intera Calabria ma che non trascuri l’aeroporto principale della regione, considerato strategico secondo il DPR 201/2015.

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Piantedosi esprime vicinanza e gratitudine ai 34 poliziotti feriti a Roma

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La manifestazione che si è svolta ieri a Roma ha avuto esiti significativi, con il fermo di quattro persone, di cui una arrestata, e oltre 200 individui allontanati prima dell’inizio dell’evento. Di questi, ben 51 erano già noti alle forze dell’ordine, avendo ricevuto un foglio di via per precedenti legati a reati contro l’ordine pubblico.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso la sua vicinanza e gratitudine ai 34 operatori delle Forze di Polizia che sono stati aggrediti e feriti durante la manifestazione. Attraverso un post pubblicato su X (precedentemente noto come Twitter), Piantedosi ha elogiato il lavoro delle forze dell’ordine e della questura di Roma, sottolineando la loro efficace e equilibrata gestione di una situazione complessa, sempre con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini.

L’operato delle forze di sicurezza si è rivelato cruciale in un contesto di tensione, dove il monitoraggio delle persone coinvolte ha permesso di prevenire possibili scontri e mantenere l’ordine pubblico. La risposta delle autorità è stata mirata a proteggere non solo i manifestanti, ma anche i cittadini e i negozianti della zona, dimostrando un approccio equilibrato e professionale di fronte a una manifestazione potenzialmente problematica.

La manifestazione e i suoi sviluppi sollevano interrogativi sul clima sociale e politico attuale, e sul modo in cui le istituzioni gestiscono eventi di questa natura. La situazione rimane sotto osservazione, con le autorità che continuano a monitorare l’andamento delle manifestazioni future e a prepararsi a rispondere a eventuali problematiche.

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Milano: arrestato un 42enne dalla Polizia di Stato per droga nascosta nel muro dietro la presa elettrica

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La Polizia di Stato di Milano ha eseguito un arresto significativo nella serata di ieri, fermando un cittadino albanese di 42 anni, noto per i suoi precedenti penali, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione è scaturita da attività di sorveglianza condotte dalla Sesta Sezione della Squadra Mobile, focalizzate sulla lotta contro lo spaccio di droga nei pressi della popolare zona dei Navigli. Gli agenti avevano già arrestato l’uomo nel giugno del 2023 per reati analoghi e avevano continuato a monitorare i suoi spostamenti.

Ieri pomeriggio, gli agenti hanno osservato il 42enne uscire da un’abitazione in via Santa Croce, dirigendosi verso un altro stabile in via Sabotino. Dopo circa 40 minuti, l’uomo è stato avvistato mentre si avvicinava a un taxi. A questo punto, i poliziotti lo hanno fermato per un controllo e, durante la perquisizione, il sospetto ha cercato di disfarsi di tre bustine di cocaina, contenenti complessivamente circa due grammi della sostanza.

Successivamente, gli agenti hanno effettuato una perquisizione nell’appartamento dell’individuo, situato in via Santa Croce. Qui, hanno scoperto una piccola cassaforte ben nascosta dietro una presa elettrica, insieme a una scatola di legno in camera da letto. All’interno, sono stati rinvenuti diversi materiali utilizzati per il confezionamento delle droghe e un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti: 38 grammi di MDMA, 28 grammi di hashish, 2,5 grammi di “cocaina rosa” (2C-T-7), 57 grammi di cocaina e quattro pastiglie di ecstasy. Inoltre, sono stati sequestrati circa 400 euro in contante.

Questo intervento sottolinea l’impegno della Polizia di Stato nel contrastare il traffico di sostanze stupefacenti e garantire la sicurezza dei cittadini.

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Lite nel milanese si trasforma in sparatoria: un giovane ferito al collo è in gravi condizioni.

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Nella notte tra sabato e domenica, una violenta lite a Novate Milanese ha portato a una sparatoria che ha gravemente ferito un giovane di 19 anni. L’episodio si è verificato in via 25 Aprile, nei pressi del civico 41, poco dopo le 3:30, quando una discussione tra due persone è degenerata in violenza.

Il giovane, colpito al collo da un proiettile, è stato immediatamente soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico in codice rosso, segnalando la gravità delle sue condizioni.

Secondo le prime indagini, il colpo sarebbe stato esploso dal compagno della madre della vittima, un uomo di 46 anni di origine albanese, mentre la madre del ragazzo, una donna ucraina di 39 anni, era presente al momento dell’incidente. Al momento, i carabinieri della Compagnia di Rho e della stazione di Novate Milanese stanno indagando sulle circostanze che hanno portato alla lite e all’uso dell’arma, i motivi della quale rimangono ancora poco chiari.

Le forze dell’ordine continuano a raccogliere testimonianze e a visionare le telecamere di sorveglianza per ricostruire i dettagli di questa tragica vicenda.

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