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Cronaca

Milano | Arrestato nel Cpr l’uomo che ha rapinato un supermercato a Bolzano

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E’ stato arrestato un cittadino marocchino di 24 anni, responsabile di una rapina in un supermercato, grazie a un’operazione congiunta condotta dagli investigatori della squadra mobile di Bolzano e dalla questura di Milano.

L’arresto è avvenuto a Milano, dove l’uomo era detenuto nel Cpr di via Corelli, in attesa di essere rimpatriato a seguito di un decreto di espulsione emesso dal Questore di Bolzano. L’indagine che ha portato all’arresto del giovane è iniziata lo scorso marzo, quando è stato coinvolto in una rapina in un supermercato nel centro di Bolzano. Dopo aver tentato di rubare della merce, ha aggredito il personale addetto alla sicurezza che lo aveva fermato, utilizzando violenza e minacce di morte. Una guardia giurata è stata strattonata e colpita con un calcio alla gamba, mentre l’aggressore ha anche tentato di colpire il vigilante con una bottiglia prima di fuggire.

Grazie alle registrazioni delle telecamere di sicurezza e alle testimonianze raccolte, la polizia di Bolzano è riuscita a identificare l’aggressore, che è stato arrestato con l’accusa di rapina aggravata e lesioni. Nella giornata di mercoledì 8 maggio, è stato trasferito nel carcere di San Vittore di Milano, a disposizione dell’autorità giudiziaria di Bolzano.

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Arrestato giovane albanese per traffico di cocaina a Pesaro

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Nel mese di dicembre 2024, un attento controllo della Squadra Volante della Questura di Pesaro e Urbino ha portato all’arresto di un giovane albanese, sorpreso con una consistente quantità di cocaina destinata al mercato locale. Il giovane, privo di permesso di soggiorno e con il comportamento sospetto, era stato inizialmente fermato durante un normale controllo su una utilitaria nel centro città.

Nonostante si fosse presentato come turista, la sua situazione ha destato l’attenzione degli agenti, che, sospettando un’attività illecita, lo hanno segnalato agli investigatori della Squadra Mobile. Le successive indagini hanno permesso di monitorare i suoi movimenti e incontri, rivelando possibili attività di spaccio di droga.

Il 10 gennaio 2025, gli investigatori hanno deciso di procedere con un controllo più approfondito, quando il giovane albanese è stato visto permettere a un noto consumatore di cocaina di salire sulla sua auto. Durante le perquisizioni, gli agenti hanno rinvenuto 60 euro in contante e un telefono cellulare nella sua disponibilità. Ma il vero colpo è arrivato durante l’ispezione della sua auto, quando sono stati trovati, nascosti nel vano porta fusibili, due calzini contenenti ben 63 dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa 40 grammi.

Le indagini hanno poi portato gli agenti a perquisire la struttura ricettiva dove il giovane risiedeva da meno di un mese. Lì, sono stati rinvenuti ulteriori indizi di traffico di stupefacenti: oltre 2.000 euro in contante, materiale per il confezionamento della droga e una busta con circa 80 grammi di cocaina ancora da frazionare, insieme a un bilancino di precisione. In totale, sono stati sequestrati circa 120 grammi di cocaina, per un valore di mercato considerevole, e una somma di denaro vicino agli 8.000 euro, ritenuti provento delle attività illecite del giovane.

A seguito dell’arresto, il giovane è stato condotto in carcere, con la convalida dell’arresto da parte del GIP del Tribunale di Pesaro, che ha disposto la custodia cautelare in carcere. L’operazione, frutto di un’intensa attività investigativa, ha portato a un importante sequestro di droga, contribuendo a contrastare il fenomeno dello spaccio nella zona.

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Cronaca

Operazione contro il contrabbando: smantellate due organizzazioni criminali, sequestrati beni per oltre 1 milione di euro

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Questa mattina, la Guardia di Finanza di Palermo ha eseguito un’importante operazione internazionale contro il contrabbando di sigarette, con il supporto della Procura Europea (EPPO). Sono state emesse 14 custodie cautelari in carcere e 2 arresti domiciliari, insieme al sequestro di beni per oltre 1 milione di euro. L’operazione ha visto l’esecuzione di perquisizioni in diversi luoghi in Sicilia e a Napoli, dove si indaga su un gruppo criminale accusato di contrabbando transnazionale.

Le indagini, durate circa due anni, hanno permesso di identificare due distinte organizzazioni criminali che operavano in stretta collaborazione. La prima, attiva nella zona di Marsala, Mazara del Vallo e Petrosino, era gestita da un tunisino e si occupava di introdurre sigarette di contrabbando dalla Tunisia, utilizzando imbarcazioni da pesca per eludere i controlli. La seconda organizzazione, capeggiata da un palermitano e con agganci nella zona napoletana, acquistava sigarette provenienti dal Nord Africa e dall’Est Europa, stoccandole in magazzini nelle aree ad alta densità criminale, per poi distribuirle sul mercato italiano.

L’operazione ha portato al sequestro di circa 22 tonnellate di sigarette, dei marchi più noti come Marlboro, Wiston e Philip Morris, pronte per essere distribuite sul mercato illecito. Se immesse, avrebbero fruttato circa 4 milioni di euro ai criminali, danneggiando anche gli interessi finanziari dell’Unione Europea per circa 850.000 euro in dazi doganali non riscossi.

Il lavoro investigativo è stato facilitato dalla cooperazione internazionale con le autorità di Germania, Slovenia, Bulgaria, Croazia e Romania. Le indagini hanno anche rivelato una sproporzione evidente tra i beni posseduti dagli indagati e la loro capacità reddituale, motivo per cui sono stati sequestrati immobili e beni mobili per un valore complessivo di oltre un milione di euro.

L’operazione odierna conferma l’impegno continuo della Guardia di Finanza nel contrastare il contrabbando di sigarette, smantellando le reti di distribuzione e mirando anche ai patrimoni illeciti accumulati dai membri delle organizzazioni criminali. Inoltre, evidenzia l’importanza della cooperazione tra le forze dell’ordine internazionali e la Procura Europea per la lotta al crimine transnazionale.

Tuttavia, in attesa di un giudizio definitivo, per tutti gli indagati vale la presunzione di innocenza, principio fondamentale del sistema giudiziario.

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Operazione antidroga a Savona: sgominata rete di spaccio, sequestrati 38 kg di droga e oltre un milione di euro

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Al termine di un’intensa e prolungata indagine condotta dai Carabinieri di Savona, sono stati arrestati 5 soggetti e per altri 16 sono scattate perquisizioni e notifiche per interrogatorio preventivo. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Savona, hanno portato alla luce un esteso traffico di stupefacenti operante in tutta la provincia ligure, con implicazioni anche a livello internazionale.

Le operazioni di oggi, svolte all’alba, hanno visto il coinvolgimento di circa 70 carabinieri, inclusi i Nuclei Cinofili e investigativi. Gli arrestati, tra cui 3 italiani, 1 marocchino e 1 albanese, sono accusati di far parte di una rete di spaccio che ha coinvolto numerosi individui tra i 28 e i 77 anni. Il gruppo operava principalmente nel territorio savonese, gestendo la distribuzione di diverse tipologie di droga, tra cui hashish, marijuana, cocaina, MDMA e ketamina.

Le perquisizioni hanno permesso di sequestrare circa 38 kg di sostanze stupefacenti e oltre un milione di euro in contante, nascosti in finte tubature metalliche all’interno del garage del principale indagato. Quest’ultimo, un uomo residente nella provincia di Savona, aveva anche acquistato una Mercedes di grossa cilindrata con i proventi illeciti. Oltre ai sequestri, sono stati arrestati in flagranza altri 5 soggetti, mentre 4 sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio.

L’attività investigativa ha anche permesso di identificare i principali canali di approvvigionamento della droga: uno gestito da cittadini marocchini e l’altro da cittadini albanesi. Tra i metodi più originali utilizzati dagli spacciatori per occultare la merce, vi erano confezioni di alimenti per animali, all’interno delle quali veniva nascosta la droga. Questo sistema veniva impiegato sia per le vendite dirette presso un negozio di Albenga, che per le cessioni in una palestra di arti marziali, anch’essa coinvolta nel traffico illecito.

L’operazione conferma l’impegno dei Carabinieri nel contrastare il traffico di stupefacenti e garantire la sicurezza pubblica, tutelando in particolare le fasce più vulnerabili della popolazione, come i giovani. Le indagini hanno rivelato come, a dispetto di alcune persone insospettabili, il traffico di droga fosse ben radicato nel tessuto sociale della zona.

Attualmente, il procedimento è in fase preliminare e i provvedimenti adottati non implicano la responsabilità definitiva degli indagati. L’Autorità Giudiziaria valuterà nei prossimi giorni se emettere nuove ordinanze di custodia cautelare a carico degli altri indagati coinvolti nella vicenda.

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