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Cronaca

Milano | Legionella: dieci malati, sette in ospedale, una è grave

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Sono stati segnalati casi di legionella nei comuni di Corsico e Buccinasco, nella provincia di Milano. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, ci sono stati dieci casi confermati, con sette persone ricoverate, di cui una in condizioni gravi. Le autorità locali dei due comuni dell’hinterland hanno confermato la presenza del cluster e stanno conducendo campionamenti e controlli sul territorio.

A Buccinasco, come misura precauzionale, sono state chiuse le fontane ornamentali che spruzzano acqua nebulizzata sul territorio comunale. I tecnici di ATS Città metropolitana di Milano hanno effettuato campionamenti anche nelle abitazioni delle persone colpite dalla legionella, al fine di escludere la possibilità che il batterio sia veicolato dagli impianti idraulici domestici.

Il sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti, ha dichiarato che l’amministrazione comunale è in contatto costante con le autorità sanitarie e comunicherà eventuali disposizioni dell’ATS. Al momento, ha precisato, non ci sono rischi per l’acqua potabile, che viene costantemente monitorata.

Anche a Corsico, l’Autorità sanitaria sta conducendo campionamenti e approfondimenti su otto casi confermati tra fine aprile e inizio maggio. Sono in corso verifiche, soprattutto sulla Fontana dell’Incontro, in via Cavour, che è stata spenta come precauzione. Si sottolinea che il batterio della legionella non si contrae bevendo acqua del rubinetto e che l’infezione avviene per via inalatoria.

Dei dieci malati, sette sono stati ricoverati negli ospedali San Paolo e San Carlo di Milano, presentando sintomi come febbre, brividi, dolori muscolari, infezioni respiratorie e polmoniti. La maggior parte dei pazienti ha più di 60 anni e soffre di malattie croniche. Attualmente, uno è in terapia intensiva, mentre gli altri sono nei reparti di Pneumologia e Medicina.

Cronaca

Brescia | Aggredito nell’androne di casa, arrestata una coppia per tentato omicidio

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Un 38enne di origine pakistana è stato brutalmente aggredito il 19 novembre scorso nell’androne del suo palazzo in via Bachelet, a Brescia. Picchiato selvaggiamente con bastoni, l’uomo ha riportato un’emorragia cerebrale ed è stato ricoverato in gravi condizioni al Civile di Brescia. Dopo un intervento medico tempestivo, è riuscito a sopravvivere e ha fatto ritorno a casa.

Nei giorni scorsi, i presunti responsabili sono stati arrestati: si tratta di una coppia di origine pakistana, lui di 35 anni e lei di 31. I due sono accusati di tentato omicidio. Per il marito si sono aperte le porte del carcere, mentre la moglie è stata posta agli arresti domiciliari.

Secondo gli inquirenti, l’aggressione sarebbe stata una “spedizione punitiva” motivata da una disputa economica. La coppia avrebbe accusato la vittima di una presunta truffa, decidendo di agire con l’intento di uccidere. Dopo aver raggiunto l’abitazione del 38enne, lo avrebbero colpito ripetutamente per poi abbandonarlo agonizzante. L’uomo è stato salvato grazie all’intervento di un vicino, che ha chiamato i soccorsi.

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Cronaca

Cremona | Tragedia sul lavoro: Giuseppe Bolognini schiacciato da una betoniera

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Giuseppe Bolognini, operaio 58enne di Pumenengo (Bergamo), ha perso la vita giovedì 5 dicembre mentre lavorava al cantiere del nuovo asilo di Soncino, nel Cremonese. L’incidente è avvenuto durante le operazioni di carico di una betoniera: il terreno su cui era posizionato il mezzo pesante ha ceduto, provocando il ribaltamento del braccio telescopico, che ha travolto l’uomo. Nonostante l’intervento immediato dei soccorsi, tra cui l’elisoccorso da Brescia, i tentativi di salvargli la vita si sono rivelati vani.

Bolognini, vedovo e padre di una figlia di 27 anni, era una figura molto conosciuta nella sua comunità. L’incidente è avvenuto sotto gli occhi dei suoi colleghi, che hanno subito allertato i soccorsi intorno alle 11:30. Sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Ats Val Padana, i carabinieri della compagnia di Crema e i vigili del fuoco. La procura ha avviato un’indagine sull’accaduto e ha disposto il sequestro dei mezzi coinvolti per verificare eventuali responsabilità.

Questo drammatico episodio riaccende l’attenzione sulle condizioni di sicurezza nei cantieri, sottolineando l’urgenza di rafforzare le misure di prevenzione per evitare ulteriori tragedie sul lavoro.

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Cronaca

Milano | Malore in montagna, il medico Maurizio Cristina durante un’escursione

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Un’escursione sui monti lariani si è trasformata in tragedia sabato scorso, quando un uomo di 68 anni, il dottor Maurizio Cristina, è deceduto a causa di un malore improvviso lungo un sentiero in Valsassina, nel Lecchese. Il gruppo di amici con cui si trovava ha tentato disperatamente di soccorrerlo, cercando un defibrillatore al vicino rifugio Buzzoni, ma ogni sforzo si è rivelato inutile.

L’allarme è stato lanciato immediatamente, attivando l’intervento dell’elicottero del 118 da Sondrio, del soccorso alpino e di altre squadre di emergenza. Nonostante il rapido arrivo dei soccorsi, il medico è stato dichiarato morto sul posto.

Maurizio Cristina, gastroenterologo all’ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano e docente presso l’Università Statale, era noto per la sua dedizione alla professione e per il suo amore per la montagna. La notizia ha lasciato sgomenti colleghi e amici, che ricordano la sua passione e il suo spirito altruista.

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