Cronaca
Pavia | Traffico di droga tra la Lombardia e la Calabria
Un’operazione su vasta scala condotta dalle forze dell’ordine italiane ha portato oggi all’arresto di 20 persone, accusate di far parte di una rete criminale dedita al traffico internazionale di droga. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e con il supporto del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Pavia e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, ha visto l’esecuzione di misure cautelari in diverse province italiane, tra cui Milano, Pavia, Reggio Calabria, Lecco e Piacenza.
Le indagini hanno rivelato l’esistenza di un’organizzazione ben strutturata, composta da membri provenienti da diverse realtà criminali, tra cui i gruppi calabresi, albanesi e sudamericani. Questa rete aveva l’obiettivo di importare e distribuire ingenti quantità di stupefacenti, tra cui cocaina, hashish ed eroina, in particolare nelle piazze di Milano. Grazie a un rapporto privilegiato con le organizzazioni calabresi e a solide connessioni con i principali produttori magrebini, il gruppo riusciva a rifornire il mercato milanese e a gestire una fitta rete di distribuzione.
L’attività criminosa ha generato enormi profitti illeciti, stimati intorno agli 11 milioni di euro, che venivano sistematicamente riciclati attraverso circuiti bancari sommersi, gestiti principalmente da collettori cinesi. Il denaro veniva trasferito all’estero tramite il sistema del “fei eh ‘ien”, un metodo di trasferimento fondi che garantisce completa anonimato.
Nel corso dell’operazione, le forze dell’ordine hanno sequestrato circa 250 chili di droga destinati all’organizzazione, nonché 800 mila euro in contante, rinvenuti durante il trasferimento dei soldi all’estero. Tra i sequestri figurano anche 1000 chili di cocaina, 1000 chili di hashish e 173 chili di eroina.
Le indagini sono ancora in fase preliminare e la responsabilità degli arrestati sarà accertata solo al termine del procedimento penale. Questo intervento segna un importante passo nella lotta contro il narcotraffico e le attività di riciclaggio legate alla criminalità organizzata, contribuendo a smantellare una rete che aveva messo radici profonde nel tessuto criminale nazionale e internazionale.
Cronaca
Torino | Violente aggressioni e rapine: eseguiti 11 provvedimenti cautelari
La Polizia di Stato, sotto la guida della Procura di Torino e della Procura per i Minorenni del Piemonte e Valle D’Aosta, ha eseguito undici misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati, accusati di reati gravi tra cui rapina, lesioni aggravate e indebito utilizzo di strumenti di pagamento. L’operazione è il risultato di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Torino, che ha preso avvio dopo un episodio di violenta aggressione avvenuto il 12 aprile di quest’anno in un parco della città.
Il caso è stato innescato da una discussione tra giovani che, in breve, si è trasformata in un’aggressione brutale ai danni di un ragazzo, che ha riportato gravi lesioni, tra cui la frattura delle ossa nasali e un serio danno all’occhio sinistro, che ha richiesto un intervento chirurgico. Nonostante la violenza della colluttazione, l’aggressione non si è fermata a questo: poco dopo, lo stesso gruppo ha derubato un altro giovane, sottraendogli i suoi averi, tra cui delle scarpe di marca, dopo averlo picchiato.
Le indagini successive hanno permesso di identificare tutti gli autori di questo e altri episodi simili. Il gruppo di indagati è stato accusato di aver compiuto una serie di crimini predatori, tra cui rapine e aggressioni brutali, sempre in orari serali o notturni. Le vittime, anche minorenni, venivano avvicinate con pretesti come la richiesta di una sigaretta o di pochi spiccioli, per poi essere malmenate, talvolta con l’uso di armi improprie, come taser o cocci di vetro, e derubate di denaro e oggetti di valore, come bancomat, successivamente utilizzati per effettuare acquisti fraudolenti.
Il gruppo di aggressori dimostrava un forte atteggiamento di supremazia, imponendo il proprio “controllo del territorio” attraverso intimidazioni e violenze. Questo comportamento ha causato numerosi danni alle vittime, che si sono trovate inermi di fronte all’aggressività del branco.
Tra gli undici indagati, quattro sono maggiorenni e sono stati sottoposti a custodia cautelare in carcere, mentre sette sono minorenni. Di questi, due hanno ricevuto la misura cautelare delle prescrizioni, e cinque quella della permanenza in casa. Tutti gli indagati sono immigrati di seconda generazione e residenti nelle zone periferiche di Torino.
Il caso è ancora nelle fasi preliminari dell’inchiesta e, come previsto dalla legge, gli indagati sono considerati innocenti fino a eventuale condanna definitiva. La Polizia di Stato continua a monitorare la situazione con la collaborazione della Procura, mentre il processo prosegue per fare luce su ulteriori responsabilità.
Cronaca
Modica (RG) | Controlli straordinari del territorio
Nel fine settimana appena trascorso, la Questura di Ragusa, in collaborazione con i Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, ha attuato un servizio straordinario di controllo del territorio. L’iniziativa rientra in una serie di interventi previsti a seguito delle discussioni emerse nel Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, e si concentrerà sull’aumento della sicurezza nelle prossime settimane.
I controlli, che si sono svolti in tutto il territorio provinciale, hanno avuto l’obiettivo di garantire la presenza delle Forze dell’Ordine nelle aree più frequentate e di sensibilizzare i cittadini e gli esercenti al rispetto delle norme di sicurezza. In particolare, il centro storico di Modica e le zone limitrofe sono stati oggetto di un’azione operativa mirata, che ha riscosso apprezzamenti da parte degli esercenti locali, i quali hanno sottolineato il valore della costante presenza delle Forze dell’Ordine.
Nel corso dei controlli sono state identificate 165 persone e ispezionati 12 esercizi commerciali. L’attività ha portato alla denuncia di due cittadini italiani con precedenti penali. Un uomo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e violazione del DASPO Urbano, mentre un altro per oltraggio a pubblico ufficiale. Inoltre, il gestore di un locale è stato sanzionato per la violazione dell’Ordinanza del Sindaco riguardante le regole per i pubblici esercizi.
Un altro controllo specifico ha portato alla segnalazione di un cittadino trovato in possesso di sostanze stupefacenti, nello specifico hashish, in base all’articolo 75 del DPR 309/90.
Nonostante l’intensa attività di controllo, non si sono registrati disordini o situazioni di turbativa dell’ordine pubblico. Questo evidenzia l’efficacia dell’operazione e la collaborazione tra le forze di polizia e la comunità locale, che continua a beneficiare di un territorio più sicuro grazie a questi interventi straordinari.
Cronaca
Savona | Provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio per due donne coinvolte in rapine ad Albenga
Nell’ambito di un rafforzato impegno per la sicurezza pubblica, il Questore di Savona ha emesso due provvedimenti di Foglio di Via Obbligatorio nei confronti di due donne italiane, rispettivamente di 55 e 28 anni, entrambe con precedenti penali. I provvedimenti sono stati notificati nei giorni scorsi, a seguito di un’operazione condotta dalla Polizia Locale di Albenga che, il mese scorso, aveva arrestato le due donne in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria.
Le due indagate sono coinvolte in una serie di rapine aggravate commesse durante l’estate ai danni di esercizi commerciali situati nel comune di Albenga. Dopo aver perpetrato gli episodi criminosi, le donne erano state fermate grazie all’intervento della Polizia Locale, che aveva avviato le indagini e raccolto prove sufficienti per il loro arresto.
Il Foglio di Via Obbligatorio è una misura di prevenzione personale che impedisce alle autrici dei reati di fare ritorno nel Comune di Albenga per un periodo rispettivamente di quattro e due anni. Questo provvedimento rientra nell’intensificazione delle attività di controllo e prevenzione del territorio, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza dei cittadini e contrastare la criminalità.
Le misure di prevenzione, come il Foglio di Via, sono strumenti importanti nel sistema di giustizia penale, utilizzati per evitare che le persone che abbiano commesso reati continuino a causare danni alla comunità in cui sono già state attive.
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