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Cronaca

Segregata e picchiata dal compagno, arrestato 30enne tunisino a Palermo

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Una giovane donna di 29 anni, originaria della Tunisia, ha vissuto un incubo di violenze fisiche e psicologiche, costretta a subire abusi e minacce di morte dal compagno, che l’ha segregata in casa per settimane. La vicenda, emersa grazie alla denuncia della vittima nel dicembre del 2023, ha portato all’arresto di un 30enne tunisino, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.

La donna, arrivata clandestinamente in Italia con la speranza di una vita migliore, è stata ingannata dal suo compagno che l’aveva rassicurata sulla sua sicurezza. Tuttavia, quella che doveva essere una nuova opportunità si è presto trasformata in un incubo. Il 30enne l’ha segregata in casa, privandola di ogni libertà: non poteva uscire, non poteva entrare in contatto con altre persone e persino il suo cellulare le è stato sottratto. Le violenze erano quotidiane, e ogni suo tentativo di fuga veniva frustrato. La ragazza veniva infatti ritrovata e riportata a casa dall’aguzzino ogni volta che cercava di allontanarsi.

La situazione è culminata in una violenta lite nel dicembre del 2023, quando la vittima è riuscita a farsi sentire da alcuni passanti, che hanno immediatamente allertato i carabinieri. L’intervento delle forze dell’ordine ha dato il via alle indagini, che hanno confermato la gravità della situazione. Durante l’interrogatorio, la giovane ha raccontato dei maltrattamenti subiti e delle minacce che le venivano rivolte, tra cui quella di essere rimpatriata, per farla tacere.

L’indagato, dopo l’arresto della compagna, ha cercato più volte di avvicinarla, promettendole una relazione migliore se avesse ritirato la denuncia. Il rifiuto della donna ha scatenato nuovamente la sua ira, con un’aggressione fisica nei suoi confronti. Nonostante la giovane fosse stata collocata in una struttura protetta per la sua sicurezza, l’uomo non ha mai smesso di cercarla, mantenendo il suo atteggiamento ossessivo.

Cronaca

Omicidio a Nettuno: donna arrestata per il delitto dell’ex compagno

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Un tragico omicidio è avvenuto ieri sera a Nettuno, quando un uomo di 43 anni è stato trovato senza vita in un cortile di un condominio, vittima di ferite da arma da taglio. L’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Anzio è stato sollecitato da una segnalazione di una persona riversa a terra, poco distante dal centro della cittadina. Quando i militari sono arrivati sul posto, hanno constatato il decesso dell’uomo e hanno avviato le indagini.

Poco dopo, la svolta nelle indagini è arrivata quando una donna italiana di 36 anni, ex compagna della vittima, si è presentata spontaneamente presso la caserma dei Carabinieri di Nettuno. La donna ha confessato di aver accoltellato l’ex compagno durante una violenta discussione, scaturita da problemi economici e dalla gestione della figlia, entrambi temi che avevano caratterizzato numerose liti precedenti. La donna ha anche indicato dove fosse stato gettato il coltello, rinvenuto poco dopo, intriso di sangue.

A seguito della confessione, la donna è stata arrestata con l’accusa di omicidio e trasferita nel carcere di Roma Rebibbia. Durante l’interrogatorio, il Pubblico Ministero di turno ha ritenuto sufficienti gli indizi di colpevolezza a suo carico per disporre l’arresto. Si precisa, tuttavia, che la donna deve considerarsi innocente fino a una eventuale sentenza definitiva.

Il caso ha suscitato un forte impatto emotivo nella comunità di Nettuno, già scossa per la tragedia. Le indagini sono in corso per ricostruire i dettagli dell’incidente e capire meglio le dinamiche che hanno portato all’omicidio. La vicenda mette in luce le gravi conseguenze derivanti da conflitti familiari irrisolti, che possono culminare in episodi di violenza estrema.

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Cronaca

Controlli e arresti dei Carabinieri nel XIV e XV Municipio di Roma: un bilancio di successo

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I Carabinieri della Compagnia di Roma Trionfale hanno recentemente effettuato un’ampia operazione di controllo nel XIV e XV Municipio di Roma, finalizzata alla prevenzione e repressione della criminalità diffusa. Il bilancio dell’operazione è di tre arresti, nove denunce alla Procura della Repubblica e cinque sanzioni amministrative.

Nel dettaglio, i Carabinieri della Stazione di Roma Monte Mario hanno arrestato due giovani, di 13 e 19 anni, sorpresi mentre tentavano di rubare il portafoglio a turisti nella metropolitana. Un’altra operazione ha portato all’arresto di una donna polacca di 44 anni, che doveva scontare una pena di 2 anni e 4 mesi, e alla denuncia di altre persone per violazioni di legge, tra cui una donna bosniaca di 58 anni, trovata nel paese nonostante fosse stata espulsa.

Inoltre, sono stati sequestrati circa 7,2 g di hashish e altre sostanze stupefacenti durante vari controlli, con conseguenti denunce per possesso e spaccio di droga. Sanzioni amministrative sono state imposte anche a cinque persone sorprese a fare uso di stupefacenti nei pressi della stazione ferroviaria di Monte Mario. Altri due automobilisti sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza.

Complessivamente, i Carabinieri hanno identificato 90 persone durante il servizio, dimostrando l’impegno continuo nella sicurezza del territorio.

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Cronaca

Esplosione e crollo di un edificio in Olanda: almeno 20 morti e 4 feriti

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Una tragedia ha colpito la capitale olandese, l’Aia, nella notte tra il 6 e il 7 dicembre, quando una palazzina residenziale di tre piani è crollata dopo un’esplosione e un incendio. Almeno 20 persone hanno perso la vita nel crollo, mentre i soccorritori stanno ancora lavorando per estrarre eventuali sopravvissuti dalle macerie.

Secondo quanto riportato dal principale quotidiano olandese, Telegraaf, i servizi di emergenza hanno confermato la morte di 20 persone in un appartamento dell’edificio, mentre almeno quattro sono state trasportate d’urgenza in ospedale con ferite gravi. Il bilancio ufficiale è ancora provvisorio, e i soccorritori stanno cercando di fare luce su quanto accaduto.

L’esplosione, che ha preceduto il crollo, ha generato un incendio che ha devastato rapidamente l’edificio, complicando ulteriormente le operazioni di soccorso. Le autorità locali hanno dichiarato che il lavoro per recuperare i corpi e verificare la presenza di altri sopravvissuti è ancora in corso. Le cause dell’esplosione non sono ancora chiare, e si indaga su eventuali guasti o atti dolosi.

Il tragico evento ha scosso profondamente la comunità locale e internazionale, con i servizi di emergenza che continuano a lavorare intensamente per gestire le operazioni di recupero e assistenza.

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