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Cronaca

Siena: sequestro di rifiuti abbandonati e lavoro irregolare, tre denunce

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Un’operazione della Guardia di Finanza di Siena ha portato alla denuncia di tre soggetti, tra cui un imprenditore del settore tessile, accusati di abbandono illecito di rifiuti e di impiego di manodopera clandestina. L’intervento è stato realizzato nell’ambito del controllo economico del territorio, finalizzato a contrastare il lavoro nero e le irregolarità nel settore della gestione dei rifiuti.

L’episodio è avvenuto nella zona di Acquacalda, un’area del comune di Siena, dove una pattuglia delle Fiamme Gialle ha notato un furgone con a bordo due individui di nazionalità cinese. I due, dopo essere giunti sul posto, hanno scaricato numerosi sacchi di grandi dimensioni nei cassonetti destinati alla raccolta differenziata dei rifiuti.

A seguito di un controllo approfondito, è stato accertato che uno dei due individui si trovava irregolarmente nel Paese, mentre il carico trasportato dal furgone, consistente in scarti tessili, non era stato smaltito in modo legale. Il furgone, riconducibile a un imprenditore cinese che opera nel settore delle confezioni tessili, trasportava 50 colli per un peso totale di circa 4.360 kg di rifiuti, prontamente sequestrati dalle forze dell’ordine.

Il gesto di abbandonare i rifiuti nei cassonetti non solo ha violato le normative relative allo smaltimento, ma ha anche contribuito a un danno ambientale significativo. Grazie alla collaborazione con SEI Toscana, che gestisce il servizio di rifiuti urbani e ha monitorato l’area tramite videosorveglianza, è emerso che questi stessi soggetti avevano abbandonato altri 12 carichi di rifiuti, per un totale di oltre 52.000 kg, negli ultimi mesi. L’importo per lo smaltimento di questi rifiuti, a carico della comunità, è stato stimato in circa 15.000 euro.

L’intervento delle forze dell’ordine ha un valore particolare per la prevenzione dei crimini ambientali. Il sequestro del furgone e dei rifiuti trasportati, oltre alle denunce, rappresentano un forte deterrente contro l’abbandono illegale dei rifiuti. L’attività illecita, infatti, non solo aumenta i costi di smaltimento, ma rischia anche di compromettere la qualità della raccolta differenziata e l’efficienza del servizio di gestione dei rifiuti, con ricadute negative per la collettività e per gli utenti virtuosi che rispettano le normative.

Al momento, il procedimento penale è ancora nelle fasi preliminari, e la responsabilità degli indagati sarà accertata solo con una sentenza definitiva. Tuttavia, l’operazione conferma il costante impegno della Guardia di Finanza nel combattere tutte le forme di illecito, inclusi quelli legati alla gestione dei rifiuti, che incidono negativamente sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini.

Questa operazione sottolinea l’importanza di una gestione corretta e trasparente delle risorse pubbliche, contribuendo a mantenere l’integrità dei servizi essenziali come quelli di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Cronaca

Ragazzino picchiato da un gruppo di bulli fuori dalla scuola: costola rotta e ferite

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Un nuovo episodio di bullismo scuote la città di Bologna, dove, a distanza di un anno, il fratello minore di un ragazzo picchiato in un altro istituto è stato aggredito all’esterno della scuola Manfredi Tanari. La madre dei due ragazzi ha raccontato l’incidente in cui suo figlio di 14 anni è stato accerchiato da un gruppo di coetanei, che lo hanno picchiato selvaggiamente, provocandogli una costola rotta e diverse ferite da taglio, presumibilmente causate da coltelli o altri oggetti affilati. L’aggressione sarebbe iniziata con il tentativo di rubare un cappello, ma è degenerata in una vera e propria rissa, con la partecipazione di ragazzi più grandi, probabilmente non studenti della scuola.

Il drammatico episodio segue un altro violento pestaggio subito dal fratello maggiore, avvenuto lo scorso anno nelle scuole Aldini Valeriani. Entrambi gli episodi hanno suscitato indignazione e preoccupazione, portando l’assessore Ara, il sindaco Lepore e la premier Giorgia Meloni a esprimere la loro solidarietà e a sottolineare l’urgenza di affrontare il problema del bullismo nelle scuole.

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Cronaca

Omicidio a Nettuno: donna arrestata per il delitto dell’ex compagno

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Un tragico omicidio è avvenuto ieri sera a Nettuno, quando un uomo di 43 anni è stato trovato senza vita in un cortile di un condominio, vittima di ferite da arma da taglio. L’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Anzio è stato sollecitato da una segnalazione di una persona riversa a terra, poco distante dal centro della cittadina. Quando i militari sono arrivati sul posto, hanno constatato il decesso dell’uomo e hanno avviato le indagini.

Poco dopo, la svolta nelle indagini è arrivata quando una donna italiana di 36 anni, ex compagna della vittima, si è presentata spontaneamente presso la caserma dei Carabinieri di Nettuno. La donna ha confessato di aver accoltellato l’ex compagno durante una violenta discussione, scaturita da problemi economici e dalla gestione della figlia, entrambi temi che avevano caratterizzato numerose liti precedenti. La donna ha anche indicato dove fosse stato gettato il coltello, rinvenuto poco dopo, intriso di sangue.

A seguito della confessione, la donna è stata arrestata con l’accusa di omicidio e trasferita nel carcere di Roma Rebibbia. Durante l’interrogatorio, il Pubblico Ministero di turno ha ritenuto sufficienti gli indizi di colpevolezza a suo carico per disporre l’arresto. Si precisa, tuttavia, che la donna deve considerarsi innocente fino a una eventuale sentenza definitiva.

Il caso ha suscitato un forte impatto emotivo nella comunità di Nettuno, già scossa per la tragedia. Le indagini sono in corso per ricostruire i dettagli dell’incidente e capire meglio le dinamiche che hanno portato all’omicidio. La vicenda mette in luce le gravi conseguenze derivanti da conflitti familiari irrisolti, che possono culminare in episodi di violenza estrema.

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Cronaca

Controlli e arresti dei Carabinieri nel XIV e XV Municipio di Roma: un bilancio di successo

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I Carabinieri della Compagnia di Roma Trionfale hanno recentemente effettuato un’ampia operazione di controllo nel XIV e XV Municipio di Roma, finalizzata alla prevenzione e repressione della criminalità diffusa. Il bilancio dell’operazione è di tre arresti, nove denunce alla Procura della Repubblica e cinque sanzioni amministrative.

Nel dettaglio, i Carabinieri della Stazione di Roma Monte Mario hanno arrestato due giovani, di 13 e 19 anni, sorpresi mentre tentavano di rubare il portafoglio a turisti nella metropolitana. Un’altra operazione ha portato all’arresto di una donna polacca di 44 anni, che doveva scontare una pena di 2 anni e 4 mesi, e alla denuncia di altre persone per violazioni di legge, tra cui una donna bosniaca di 58 anni, trovata nel paese nonostante fosse stata espulsa.

Inoltre, sono stati sequestrati circa 7,2 g di hashish e altre sostanze stupefacenti durante vari controlli, con conseguenti denunce per possesso e spaccio di droga. Sanzioni amministrative sono state imposte anche a cinque persone sorprese a fare uso di stupefacenti nei pressi della stazione ferroviaria di Monte Mario. Altri due automobilisti sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza.

Complessivamente, i Carabinieri hanno identificato 90 persone durante il servizio, dimostrando l’impegno continuo nella sicurezza del territorio.

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