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Cronaca

Vergato (BO) | 47enne muore intossicata dal monossido della stufa difettosa

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Gabriela Birgaoanu, una donna rumena di 47 anni, è deceduta nella notte tra lunedì e martedì nella sua abitazione a Borgo Capanne, frazione di Granaglione nel comune di Alto Reno Terme. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri, dal personale del 118 e dai vigili del fuoco intervenuti sul luogo, la causa del decesso è stata l’intossicazione da monossido di carbonio sprigionato da una stufa a legna. La donna aveva concesso la sua stanza a dei parenti in visita per alcuni giorni e dormiva in un’altra stanza priva di impianto di riscaldamento. È probabile che la stufa, non utilizzata da un po’ di tempo, abbia rilasciato la sostanza tossica che l’ha uccisa. Questo tragico evento non è l’unico caso di intossicazione da monossido di carbonio registrato di recente.

Gabriela viveva nell’Appennino bolognese da diversi anni, insieme alla sua figlia maggiore. La notte del suo decesso, alcuni parenti erano in visita per celebrare la Pasqua ortodossa. Per fortuna, nessuno di loro è rimasto intossicato. È stata la famiglia di Gabriela a dare l’allarme lunedì mattina, ma purtroppo per la donna non c’era più nulla da fare. Dopo le dovute indagini, la salma è stata restituita alla famiglia dalle autorità giudiziarie per consentire loro di organizzare i funerali.

Cronaca

Brescia | Aggredito nell’androne di casa, arrestata una coppia per tentato omicidio

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ADN24

Un 38enne di origine pakistana è stato brutalmente aggredito il 19 novembre scorso nell’androne del suo palazzo in via Bachelet, a Brescia. Picchiato selvaggiamente con bastoni, l’uomo ha riportato un’emorragia cerebrale ed è stato ricoverato in gravi condizioni al Civile di Brescia. Dopo un intervento medico tempestivo, è riuscito a sopravvivere e ha fatto ritorno a casa.

Nei giorni scorsi, i presunti responsabili sono stati arrestati: si tratta di una coppia di origine pakistana, lui di 35 anni e lei di 31. I due sono accusati di tentato omicidio. Per il marito si sono aperte le porte del carcere, mentre la moglie è stata posta agli arresti domiciliari.

Secondo gli inquirenti, l’aggressione sarebbe stata una “spedizione punitiva” motivata da una disputa economica. La coppia avrebbe accusato la vittima di una presunta truffa, decidendo di agire con l’intento di uccidere. Dopo aver raggiunto l’abitazione del 38enne, lo avrebbero colpito ripetutamente per poi abbandonarlo agonizzante. L’uomo è stato salvato grazie all’intervento di un vicino, che ha chiamato i soccorsi.

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Cronaca

Cremona | Tragedia sul lavoro: Giuseppe Bolognini schiacciato da una betoniera

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Giuseppe Bolognini, operaio 58enne di Pumenengo (Bergamo), ha perso la vita giovedì 5 dicembre mentre lavorava al cantiere del nuovo asilo di Soncino, nel Cremonese. L’incidente è avvenuto durante le operazioni di carico di una betoniera: il terreno su cui era posizionato il mezzo pesante ha ceduto, provocando il ribaltamento del braccio telescopico, che ha travolto l’uomo. Nonostante l’intervento immediato dei soccorsi, tra cui l’elisoccorso da Brescia, i tentativi di salvargli la vita si sono rivelati vani.

Bolognini, vedovo e padre di una figlia di 27 anni, era una figura molto conosciuta nella sua comunità. L’incidente è avvenuto sotto gli occhi dei suoi colleghi, che hanno subito allertato i soccorsi intorno alle 11:30. Sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Ats Val Padana, i carabinieri della compagnia di Crema e i vigili del fuoco. La procura ha avviato un’indagine sull’accaduto e ha disposto il sequestro dei mezzi coinvolti per verificare eventuali responsabilità.

Questo drammatico episodio riaccende l’attenzione sulle condizioni di sicurezza nei cantieri, sottolineando l’urgenza di rafforzare le misure di prevenzione per evitare ulteriori tragedie sul lavoro.

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Cronaca

Milano | Malore in montagna, il medico Maurizio Cristina durante un’escursione

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ADN24

Un’escursione sui monti lariani si è trasformata in tragedia sabato scorso, quando un uomo di 68 anni, il dottor Maurizio Cristina, è deceduto a causa di un malore improvviso lungo un sentiero in Valsassina, nel Lecchese. Il gruppo di amici con cui si trovava ha tentato disperatamente di soccorrerlo, cercando un defibrillatore al vicino rifugio Buzzoni, ma ogni sforzo si è rivelato inutile.

L’allarme è stato lanciato immediatamente, attivando l’intervento dell’elicottero del 118 da Sondrio, del soccorso alpino e di altre squadre di emergenza. Nonostante il rapido arrivo dei soccorsi, il medico è stato dichiarato morto sul posto.

Maurizio Cristina, gastroenterologo all’ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano e docente presso l’Università Statale, era noto per la sua dedizione alla professione e per il suo amore per la montagna. La notizia ha lasciato sgomenti colleghi e amici, che ricordano la sua passione e il suo spirito altruista.

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