Cronaca
Vicenza | Sanzioni e sospensione per lavoro nero nel settore turistico di Asiago
Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Vicenza ha intensificato i controlli sul territorio altopianese, con un focus particolare sulle imprese del settore alberghiero e della ristorazione, notoriamente più esposte al rischio di irregolarità, soprattutto durante i periodi di alta affluenza turistica. Le operazioni si inseriscono in un programma di sicurezza economica finanziaria più ampio, volto a contrastare fenomeni di illegalità, tra cui il lavoro nero.
In particolare, i finanzieri della Tenenza di Asiago hanno identificato due lavoratori impiegati “in nero” all’interno di attività commerciali della zona. Al termine degli accertamenti, sono state irrogate sanzioni per un totale di 5.850 euro e, su proposta della Guardia di Finanza, è stata disposta la sospensione dell’attività commerciale di una struttura alberghiera, in attesa che vengano regolarizzate le posizioni lavorative.
Questa azione si inserisce in un quadro più ampio di contrasto all’economia sommersa, un fenomeno che rappresenta una minaccia per il sistema economico. Non solo le risorse fiscali vengono sottratte all’Erario, ma i lavoratori, spesso sfruttati, si trovano in situazioni di estrema vulnerabilità, e le imprese oneste sono costrette a competere in un mercato viziato dalla concorrenza sleale.
Cronaca
Guardia di Finanza: sequestrati 1.000 prodotti irregolari a Pistoia durante i controlli natalizi
Nel periodo finale del 2024, che ha visto un aumento dei consumi legato a eventi come il Black Friday, il Cyber Monday e lo shopping natalizio, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pistoia ha intensificato i controlli economici a tutela delle imprese e dei consumatori. L’obiettivo principale di queste operazioni era garantire che i prodotti in vendita rispettassero le normative di sicurezza previste dal Codice del Consumo e dalla legislazione europea.
Durante una serie di verifiche mirate presso diversi esercizi commerciali, sono emerse irregolarità in cinque negozi, con il sequestro di circa 1.000 articoli non conformi agli standard di sicurezza. Tra i prodotti sequestrati vi erano valigie, zaini, borsoni sportivi e articoli per l’igiene della casa, tutti privi delle informazioni obbligatorie come le istruzioni per l’uso, la composizione dei materiali e, in alcuni casi, l’indicazione del Paese di origine. Le strutture coinvolte nelle irregolarità sono state multate, con multe amministrative che possono arrivare fino a 25.823 euro per ciascun esercente, a carico della Camera di Commercio di Pistoia – Prato.
In particolare, il Gruppo di Pistoia ha sequestrato oltre 600 pezzi di valigeria, tra cui zaini, borsoni per lo sport e custodie per pc, venduti senza le dovute etichette informative in lingua italiana e senza avvertenze per la sicurezza. L’operazione ha riguardato principalmente negozi gestiti da titolari di origine cinese nel capoluogo pistoiese.
Controlli analoghi sono stati effettuati anche a Buggiano e Chiesina Uzzanese, dove i militari della Compagnia di Montecatini Terme hanno sottoposto a sequestro circa 400 prodotti, tra cui accessori per la casa e articoli da regalo, anch’essi privi di dati fondamentali per la sicurezza del consumatore.
Questi interventi si inseriscono nell’ambito di una più ampia strategia di contrasto al commercio di prodotti non conformi, portata avanti dalle Fiamme Gialle con l’intento di tutelare il mercato e i consumatori. L’attività della Guardia di Finanza ha lo scopo di garantire una concorrenza leale per le imprese oneste e di assicurare che i prodotti in vendita rispondano agli elevati standard di sicurezza previsti dalla normativa italiana ed europea.
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Cronaca
Giubileo: controlli rafforzati su strutture ricettive a Roma, 4 attività sospese
Con l’avvio del Giubileo, sono stati intensificati i controlli da parte della Polizia di Stato sulle strutture ricettive di Roma, un’azione mirata non solo al centro storico, ma anche alle zone di maggior afflusso turistico come l’area intorno alla stazione Termini. L’obiettivo è garantire la sicurezza e la legalità nel settore turistico, che vede un aumento significativo del flusso di visitatori.
Nella giornata di ieri, gli agenti della Divisione Amministrativa della Questura di Roma, in collaborazione con i commissariati di Esquilino e Castro Pretorio, hanno effettuato un’operazione mirata in alcune strutture ricettive situate in via Filippo Turati e via Palestro. Durante il controllo, sono emerse gravi irregolarità che hanno portato alla sospensione dell’attività per ben quattro strutture, con il Questore di Roma che ha emesso i provvedimenti in base all’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.).
In un caso, i poliziotti hanno denunciato il titolare di una struttura per non aver comunicato all’Autorità di Pubblica Sicurezza il nominativo di un alloggiato e per aver attestato falsamente la permanenza di un altro ospite. Per queste violazioni, l’attività è stata sospesa per sette giorni. In un’altra struttura della stessa zona, è stata rilevata una violazione dell’autorizzazione riguardo alla capacità ricettiva, poiché erano stati aggiunti posti letto senza comunicare l’ampliamento alle autorità. Inoltre, il titolare è stato denunciato per non aver comunicato i nominativi di due clienti appena arrivati. Anche in questo caso, è stata imposta la sospensione dell’attività per sette giorni.
In via Palestro, l’attenzione della Polizia Amministrativa si è concentrata su un caso di “albergo diffuso” abusivo. Si tratta di un escamotage in cui più strutture ricettive, come affittacamere, vengono unite per aggirare le normative, creando di fatto un albergo senza autorizzazione. Gli agenti hanno scoperto che la reception dell’albergo gestiva anche l’affittacamere, con operazioni di check-in e check-out per entrambe le strutture, nonostante appartenessero a contesti diversi. Di conseguenza, è stato emesso un provvedimento di cessazione immediata dell’attività abusiva, con la sospensione per sette giorni di entrambe le strutture regolarmente autorizzate.
A seguito delle irregolarità riscontrate, gli agenti hanno apposto i sigilli sulle strutture coinvolte, portando così a una chiusura temporanea delle attività non conformi alla legge. Questi interventi sono parte di un piano coordinato per garantire che, soprattutto in occasione di eventi significativi come il Giubileo, le attività turistiche operino nel rispetto delle normative e per la sicurezza dei visitatori.
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Cronaca
Arrestata la banda dei tombini: 8 arresti per furti nelle attività commerciali di Genova e Arenzano
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Genova Centro e della Compagnia di Arenzano hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 8 persone, tra cui due donne, accusate di aver fatto parte della cosiddetta “banda dei tombini”. Il gruppo criminale è ritenuto responsabile di numerosi furti, perpetrati con il metodo della “spaccata”, ai danni di esercizi commerciali. Durante le indagini preliminari, è emerso che la banda utilizzava tombini o grate metalliche prelevate dal manto stradale per infrangere le vetrine dei negozi e fare irruzione all’interno, rubando denaro, oggetti di valore e merce disponibile.
L’attività criminale, che ha avuto luogo tra ottobre e dicembre 2024, ha visto i membri del gruppo agire sia in coppie che singolarmente, prendendo di mira principalmente bar, ristoranti e negozi del centro storico di Genova e di Arenzano. Il modus operandi era sempre lo stesso: i malviventi agivano nelle ore serali e notturne, approfittando del buio per compiere i furti senza essere notati.
L’intensificarsi dei furti ha destato preoccupazione tra i commercianti locali, che hanno subito danni significativi, tra cui vetrine e porte infrante, oltre alla sottrazione di circa 15.000 euro in contante e vari altri beni, come alcolici, tablet per ordinazioni e registratori di cassa. In alcuni casi, i ladri si sono anche divisi i proventi del crimine.
Le indagini condotte dai Carabinieri, con il supporto della Procura della Repubblica di Genova, hanno portato alla scoperta e all’arresto dei membri del gruppo. La polizia ha analizzato attentamente le immagini dei sistemi di videosorveglianza e ha eseguito numerosi servizi di osservazione, anche con abiti civili, riuscendo ad arrestare uno degli arrestati in flagranza e a denunciare altri due complici.
Come risultato delle operazioni, 6 persone sono state portate in carcere, mentre 2 sono state sottoposte al divieto di dimora. L’indagine prosegue per identificare altri possibili responsabili di furti simili nella zona. Il piano di azione coordinato tra le forze dell’ordine ha finalmente messo fine a una serie di crimini che avevano creato un’atmosfera di incertezza e timore tra gli esercenti della zona.
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