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Come fa un aereo a decollare? Non è merito solo della velocità

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Gli aerei non decollano spesso con la massima potenza, poiché non è necessario e potrebbe addirittura essere controproducente. Di solito, gli aerei commerciali mantengono una potenza dei motori ridotta durante il decollo, utilizzando la quantità minima necessaria per sollevarsi in volo e, se necessario, abortire in sicurezza. Questo approccio è principalmente finalizzato a ridurre i costi: i motori, che possono costare da 5 a 40 milioni di dollari ciascuno, subiscono particolari stress quando operano alla massima spinta. Limitando la potenza durante i decolli, si estende il tempo tra le costose revisioni e si prolunga la durata utile del motore dell’aeroplano. Questa pratica aumenta anche la sicurezza, poiché una minore potenza dei motori riduce il rischio di guasti e migliora la manovrabilità dell’aereo in caso di malfunzionamento durante la fase critica del decollo.

L’uso della massima potenza è riservato solo a situazioni che lo richiedono. Prima di ogni decollo, i piloti devono determinare la spinta ottimale in base a vari fattori, tra cui la lunghezza e le condizioni della pista, la temperatura esterna, la forza e la direzione del vento, la pressione atmosferica e altri parametri. Questo approccio consente di risparmiare carburante, ridurre le emissioni e mantenere sempre elevati standard di sicurezza.

Un altro studio condotto dall’American Chemical Society ha evidenziato il potenziale impatto ambientale positivo derivante dal volo degli aerei a quote più basse. Secondo questa ricerca, se anche solo l’1,7% degli aerei volasse a una quota 600 metri più bassa, si potrebbe ridurre significativamente la formazione di scie di condensazione, diminuendo del 59,3% il loro impatto termico complessivo.

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SAI CHE…i gatti amano chi non li ama? Il mistero del comportamento felino

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Se hai mai ospitato un gatto, potresti aver notato una dinamica curiosa: i gatti sembrano essere attratti da chi li ignora. Questo comportamento, che spesso sorprende gli amanti degli animali, ha una spiegazione scientifica. I gatti percepiscono gli sguardi diretti come una forma di minaccia, poiché nei loro istinti primitivi un contatto visivo prolungato può significare aggressività. Al contrario, chi li evita o li ignora comunica inconsapevolmente un atteggiamento non minaccioso. Questa dinamica spinge il gatto a sentirsi più a suo agio e, di conseguenza, a cercare interazione. Inoltre, i gatti sono noti per il loro comportamento indipendente e il loro desiderio di controllo: avvicinarsi a una persona che non li cerca permette loro di prendere l’iniziativa. Questo comportamento è solo uno dei tanti esempi di quanto siano affascinanti e complessi i felini domestici, e ogni nuova scoperta ci avvicina un po’ di più a comprendere il loro misterioso mondo.

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La città foresta di Liuzhou: Quando la natura diventa architettura

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In un mondo sempre più urbanizzato, un progetto rivoluzionario in Cina sta dimostrando come le città del futuro possano coesistere con la natura. La “Città Foresta” di Liuzhou è un’innovazione architettonica e ambientale. Progettata dall’architetto italiano Stefano Boeri, la città ospiterà edifici completamente ricoperti di piante e alberi, con 40.000 alberi e quasi un milione di piante di oltre 100 specie.

Questa vegetazione sarà capace di assorbire quasi 10.000 tonnellate di CO2 e 57 tonnellate di polveri sottili ogni anno, migliorando la qualità dell’aria e creando un microclima salutare. Non solo un progetto ecologico, ma anche un modello di sostenibilità urbana. I residenti vivranno in appartamenti circondati dal verde, con riduzione del rumore e miglioramento della salute mentale. La città sarà anche autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie all’uso di fonti rinnovabili. Progetti come questo rappresentano un passo avanti verso una convivenza più armoniosa tra urbanizzazione e natura.

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SAI CHE…i canguri non possono camminare all’indietro?

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Questa strana caratteristica è dovuta alla loro anatomia, in particolare alle loro potenti e massicce zampe posteriori, che li rendono eccellenti nel saltare in avanti, ma assolutamente incapaci di spostarsi all’indietro. Questo li rende un po’ come dei “corrieri in avanti”: non possono mai fare un passo indietro, proprio come nella vita, dove bisogna sempre andare avanti! Immagina un canguro che cerca di fare retromarcia… sarebbe un vero spettacolo!

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