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L’origine del termine “limonare”

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L’uso del termine “limonare” per riferirsi al baciarsi ha due principali spiegazioni etimologiche che affondano le radici nella cultura italiana.

La prima spiegazione suggerisce che “limonare” derivi da un modo di dire tipico della Lombardia. Si narra che in passato, molti fruttivendoli vendessero i limoni a coppie. Questa consuetudine ha portato all’abitudine di riferirsi alle giovani coppie come “limoni”. Da qui, il termine si è poi evoluto per designare il gesto del baciarsi, creando così un legame tra il frutto e le dimostrazioni affettuose tra innamorati.

La Treccani offre un’etimologia simile, definendo “limonare” come una voce di origine settentrionale, che potrebbe alludere al movimento della mano utilizzato nello spremere un limone.

La seconda spiegazione si concentra sul movimento rotatorio che si compie per spremere manualmente un limone. Questo gesto è stato associato al movimento delle lingue degli innamorati durante un “bacio alla francese”, termine utilizzato in ambito anglosassone. Pertanto, il termine “limonare” potrebbe evocare non solo l’atto di baciarsi, ma anche la vivacità e l’intensità del contatto intimo.

Entrambe le spiegazioni offrono un’interessante prospettiva sull’origine del termine “limonare”. Che si tratti di un richiamo alle giovani coppie lombarde o al gesto di spremere un limone, il termine ha trovato il suo posto nel linguaggio colloquiale italiano, aggiungendo un tocco di originalità e colore alla descrizione delle relazioni amorose.

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Il suono dei dinosauri in Jurassic Park è stato creato da un mix di suoni di animali reali.

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Nel film Jurassic Park di Steven Spielberg, i dinosauri non emettevano suoni preesistenti, ma ogni ruggito, grugnito o urlo è stato creato da una combinazione di suoni provenienti da diversi animali reali. Ad esempio, il ruggito del Tyrannosaurus Rex è stato creato mescolando il suono di un elefante che ruggiva con quello di un leone, mentre il suono del velociraptor è stato ottenuto combinando il suono di un pavo reale (un tipo di pavone) con quello di un ghepardo.

Questa tecnica di “creare” i suoni piuttosto che usarli già esistenti è una delle tante innovazioni che hanno contribuito a rendere Jurassic Park un film così iconico. Il mix tra effetti sonori realistici e l’incredibile CGI (computer-generated imagery) ha reso i dinosauri incredibilmente credibili, facendo sembrare la preistoria così vivida e tangibile.

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curiosità

L’anno senza estate: L’eruzione del Tambora e il romanzo di Frankenstein

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ADN24

Nel 1815, l’eruzione del vulcano Tambora in Indonesia causò uno degli eventi climatici più estremi della storia. L’eruzione, che fu così potente da abbattere l’intera montagna, scatenò un raffreddamento globale che durò per anni. Nel 1816, noto come “l’anno senza estate”, le temperature scesero drasticamente in tutto l’emisfero settentrionale, provocando carestie, fallimenti agricoli e un aumento delle malattie. Questo evento climatico estremo influenzò anche la cultura, poiché l’estate mancata portò Lord Byron, Mary Shelley e Percy Bysshe Shelley a trascorrere un’estate insolitamente fredda in Svizzera, durante la quale Mary Shelley scrisse il celebre romanzo “Frankenstein”.

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LO SAI CHE… I piloti di aerei non potevano avere la barba?

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ADN24

Per molto tempo, ai piloti di linea è stato vietato di portare la barba, sia per motivi estetici che di sicurezza. In passato, la presenza di barba poteva compromettere l’aderenza della maschera per l’ossigeno, essenziale in caso di emergenza aerea.

Inizialmente, la norma rifletteva gli standard militari, in quanto molti piloti provenivano da una formazione militare. Questi standard includevano capelli corti, nessun tatuaggio visibile e niente barba. Tuttavia, la situazione è cambiata nel corso degli anni?

Sì e no. Negli Stati Uniti e in alcuni altri paesi, le compagnie aeree ancora applicano restrizioni rigide sulla presenza di barba nei loro piloti. Questo non è solo per motivi di immagine, ma anche per la sicurezza. La barba troppo fitta potrebbe compromettere l’efficacia delle maschere per l’ossigeno, impedendo un corretto sigillo contro il viso del pilota durante un’evacuazione o un’emergenza.

D’altra parte, in Europa, molte compagnie aeree hanno rivisto le loro politiche, tenendo conto dei progressi nelle tecnologie delle maschere per l’ossigeno. Questo ha permesso ai piloti di mantenere una barba ben curata, purché rispettino determinati standard riguardo lunghezza e cura.

Questa evoluzione riflette un compromesso tra immagine professionale e sicurezza operativa. Mentre alcune compagnie americane come Allegiant e Hawaiian Airlines ora consentono la barba, molte altre continuano a imporre restrizioni. In Europa, invece, la tendenza è verso una maggiore flessibilità, a patto che la sicurezza rimanga sempre una priorità.

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