curiosità
Perchè i fulmini si muovono a zig zag
I fulmini si originano quando si crea una differenza di potenziale elettrico all’interno di una nuvola o tra la nuvola stessa e il suolo. La parte luminosa del fulmine rappresenta la scarica elettrica che si muove dal suolo verso la nube. Gli zigzag visibili durante il fulmine sono causati da una forma altamente conduttiva di ossigeno chiamata “singoletto”, che si accumula in modo irregolare lungo il percorso del fulmine. Questo fenomeno è stato studiato dagli scienziati dell’Università del South Australia attraverso foto ad alta velocità.
I “leader” sono fenomeni che precedono i fulmini e consistono in scariche pilota di aria ionizzata e carica elettrica che si diffondono dal fondo di una nuvola temporalesca. I forti campi elettrici all’interno di queste nubi creano aree in cui si accumulano alte concentrazioni di ossigeno singoletto, le cui molecole hanno uno stato energetico più basso rispetto all’ossigeno normale. Il leader raggiunge il suolo e attiva il fulmine, rendendo visibile il percorso a zigzag. L’ossigeno altamente conduttivo fa sì che i gradini attraversati dalla scarica elettrica si illuminino intensamente per un breve istante, circa un milionesimo di secondo. Dopo ogni gradino luminoso, lungo circa 50 metri, c’è una breve pausa di oscurità, seguita da un nuovo balzo luminoso causato da un nuovo accumulo di ossigeno singoletto.
curiosità
SAI CHE… La TV di Stato russa ha avuto un attacco hacker nel giorno del compleanno di Putin?
Il 7 ottobre 2024, in un episodio che ha suscitato scalpore, un gruppo di hacker filo-ucraini ha lanciato un attacco informatico contro la società di media statale russa VGTRK, coincidente con il compleanno del presidente Vladimir Putin. L’operazione, che ha avuto inizio nella notte del 7 ottobre, è stata definita dalla stessa emittente come “senza precedenti”, nonostante non abbia causato danni significativi alle infrastrutture.
Secondo fonti, gli hacker hanno formattato un server della VGTRK, inclusi i backup. Il sito Gazeta.ru ha riportato che il gruppo responsabile dell’attacco, noto come Sudo rm-RF, ha utilizzato questo gesto per “fare gli auguri” a Putin. La notizia è stata confermata anche da agenzie internazionali come Reuters e Bloomberg.
Il governo russo ha annunciato l’apertura di un’indagine per approfondire le circostanze di questo attacco, che si inserisce nel contesto più ampio della guerra cibernetica che accompagna il conflitto in corso tra Russia e Ucraina. Quello del 7 ottobre non è un caso isolato; fin dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, entrambi i lati hanno intensificato le loro operazioni informatiche, rendendo la cybersicurezza un campo di battaglia cruciale.
curiosità
SAI CHE… I Monti Zagros forse sono il punto di incontro tra Neanderthal e Homo sapiens?
Un nuovo studio pubblicato su Nature suggerisce che i Monti Zagros, situati nell’attuale Iran, possano essere stati il luogo di incontro tra l’uomo di Neanderthal e l’Homo sapiens. Questa ricerca si basa su tecniche avanzate che hanno permesso di ricostruire la distribuzione delle due specie nel passato, superando le limitazioni imposte dalla scarsità di fossili e dati genetici.
In precedenza, le teorie sull’interazione tra Neanderthal e Homo sapiens si fondavano prevalentemente su dati genetici e morfologici, ma il nuovo studio evidenzia l’importanza delle zone biogeografiche dei Monti Zagros. Questi monti, che si estendono per oltre 1.500 chilometri dal lago Van nel Kurdistan turco fino all’Iran sud-orientale, presentano caratteristiche ambientali diversificate che avrebbero favorito la presenza contemporanea di entrambe le specie.
Le aree di confine come i Monti Zagros, collocati tra il regno paleoartico e quello afrotropicale, rappresentavano rifugi naturali dai rigori del clima glaciale. Questo scenario avrebbe facilitato un interscambio continuo di gruppi di ominidi nel corso dei millenni, offrendo opportunità di contatto e interazione. Durante il Pleistocene, i cambiamenti climatici avrebbero ulteriormente aumentato le probabilità di incontri tra le due specie.
Inoltre, lo studio suggerisce che l’altopiano persiano potrebbe aver svolto un ruolo cruciale per l’Homo sapiens dopo la sua dispersione dall’Africa, fungendo da snodo per le migrazioni. Questo nuovo approccio scientifico apre a una comprensione più ampia delle interazioni tra le specie umane nel passato e della complessità della nostra evoluzione.
curiosità
SAI CHE… la Borraccia ha subito innovazioni?
Quando pensiamo alla borraccia, spesso ci viene in mente un semplice contenitore per l’acqua, utile in escursioni e attività quotidiane. Tuttavia, la sua origine è avvolta da una storia di creatività e ingegno che risale al XIX secolo, grazie all’inventiva di Pietro Guglielminetti.
Nato nel 1797 nel piccolo paese di Sambughetto, Pietro si distingue fin da giovane per il suo estro. La sua prima grande invenzione, un “carro volante”, anticipa i principi delle automobili moderne, sebbene il suo brevetto non ottenga il riconoscimento sperato. Trasferitosi a Torino con i suoi tre figli, Pietro avvia un’attività di produzione di articoli militari, dove comincia a concepire un’idea che rivoluzionerà il modo di trasportare l’acqua.
In cerca di un contenitore pratico e funzionale, Guglielminetti progetta la borraccia: un oggetto realizzato in legno, composto da otto doghe unite da cerchi di giunco, con una forma ergonomica che consente di trasportarla facilmente. Nel 1853, il suo ingegno trova finalmente riconoscimento, poiché la sua azienda diventa fornitrice ufficiale dell’esercito del Regno di Sardegna, producendo migliaia di borracce destinate ai soldati.
Tuttavia, la fortuna di Guglielminetti non dura a lungo. Con l’avvento della Prima Guerra Mondiale, la sua creazione viene superata da nuovi modelli in alluminio, più leggeri e maneggevoli. Nel 1918, la sua attività chiude i battenti, ma l’eredità del suo ingegno vive ancora oggi. La borraccia, che nel tempo si è evoluta e diversificata, resta un simbolo di innovazione e praticità, portando con sé un pezzo della storia italiana.
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