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Napoli | Procuratore Gratteri: “pressione psicologica sui pm”
Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha espresso il suo netto dissenso riguardo all’ipotesi di cancellare l’obbligo dell’azione penale, affermando che per lui il silenzio equivale alla complicità. Ha ribadito la sua opposizione sia alla precedente riforma Cartabia, che rendeva facoltativa la denuncia per le truffe, sia all’attuale proposta. Gratteri ha suggerito di ridurre il numero di magistrati nei tribunali sovrabbondanti, di accorparli e di fare sinergia sulle risorse disponibili, anziché tagliare con l’accetta nel codice penale per mostrare un calo dei reati al fine di ottenere finanziamenti dall’Europa.
Riguardo ad un possibile incontro con il ministro della Giustizia Carlo Nordio per discutere delle riforme della giustizia, Gratteri ha affermato che le sue idee e posizioni sono già chiare a tutti e non c’è bisogno di ulteriori discussioni. Ha inoltre manifestato fiducia nella nuova presidente della Corte d’Appello di Napoli, Maria Rosaria Covelli, elogiandone le competenze e l’esperienza.
Sul tema della separazione delle carriere, Gratteri ha dichiarato che non lo ritiene un’emergenza, poiché solo una minima percentuale dei magistrati richiede il passaggio da pm a giudice o viceversa. Ha espresso preoccupazione riguardo alla possibilità che tale separazione possa portare i pm sotto l’esecutivo, influenzando le priorità della giustizia.
Infine, ha criticato le riforme dalla Cartabia ad oggi, sostenendo che non abbiano contribuito ad accelerare i processi né a garantire una maggiore giustizia, ma abbiano reso più difficile il lavoro delle forze dell’ordine e dei magistrati. Ha sottolineato che, sebbene al momento non vi sia un rischio per l’indipendenza della magistratura, i progetti di riforma potrebbero causare una pressione psicologica sui pm e compromettere la fiducia dei giovani magistrati nel sistema giudiziario.
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Imperia | “Tour Alpimare”, quattro giorni nell’entroterra con l’alpinista Lorenzo Gariano
Quattro giorni di Tour Alpimare con Lorenzo Gariano, l’alpinista imperiese che ha scalato le sette cime più alte del mondo. Dal 21 al 24 giugno sono in programma quattro tappe alla scoperta del magnifico entroterra della provincia di Imperia. Si comincerà il 21 giugno con la tappa cha partirà dal Rifiugio Chionea per raggiungere Upega. Da qui, il giorno successivo, si raggiungerà il Rifugio La Terza. La terza tappa è prevista il 23 giugno quando dal Rifugio La Terza si raggiungerà il Colle San Bartolomeo.
L’ultima tappa è in programma il 24 giugno quando dal Colle San Bartolomeo si raggiungerà Imperia. Il pacchetto di Tour Alpimare prevede la quota assicurativa, il trasporto bagagli da rifugio a rifugio, il trasporto finale da Imperia a Ormea, quindi la guida, la mezza pensione (pernottamento, cena e colazione, pranzo al sacco e certificato di merito finale. Per informazioni è possibile contattare Lorenzo Gariano al numero 333.6546884
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Ciclista aggredito da un cane nel Foggiano, con elisoccorso in ospedale: gravi ferite alla testa e al volto – StatoQuotidiano.it
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Liguria | Sei morti sul lavoro nel primo trimestre 2024
Nei primi tre mesi dell’anno in Liguria sono morti 6 lavoratori, due in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Le denunce di infortunio sono 50 al giorno (in tutto 4.519 nel primo trimestre).
In forte aumento le malattie professionali: 437 denunce, pari al 41% in più dell’anno precedente (cinque denunce al giorno nei primi tre mesi del 2024). Sono i dati elaborati dall’ufficio economico della Cgil di Genova e della Liguria presentati oggi dal segretario generale della Cgil Liguria Maurizio Calà, in occasione dell’iniziativa pubblica a sostegno dei quattro referendum abrogativi sui temi del lavoro, organizzata a calata Falcone e Borsellino, nel Porto Antico, cui ha partecipato anche il segretario generale Maurizio Landini. I numeri fotografano la situazione attuale della sicurezza del lavoro.
“In Liguria oltre l’80% dei nuovi assunti è precario e sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato una su tre è a tempo parziale – elenca Calà -. L’irregolarità delle imprese ha raggiunto (e superato) il 75% di quelle ispezionate nel 2023. Le ispezioni riguardano gli inadempimenti rispetto a violazioni in materia di lavoro, contributive o peggio sull’applicazione delle norme su salute e sicurezza”. Dai dati emerge inoltre come le probabilità per le aziende di essere controllate siano piuttosto basse, visto che su 133.391 imprese attive in Liguria nel 2023 le ispezioni sono state 2.206, pari all’1,7%, quelle in materia di salute e sicurezza sul lavoro 616, cioè lo 0,46%.
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