Motori
Mercato dell’usato sempre più caro
Il costo elevato delle auto usate è il risultato di una combinazione di fattori che ha interessato il mercato negli ultimi anni. Una delle cause principali è la scarsità di nuovi veicoli, che ha influenzato sia la produzione che l’offerta di auto nuove. Questo fenomeno è stato alimentato dalla pandemia, dalla carenza di semiconduttori e dalle difficoltà nelle catene di approvvigionamento, che hanno ritardato la produzione di nuovi modelli. Di conseguenza, molte persone si sono rivolte al mercato delle auto usate, aumentando la domanda e, di conseguenza, i prezzi
Inoltre, la situazione economica globale ha contribuito a un aumento delle difficoltà nella produzione e distribuzione di auto nuove, creando un vuoto che è stato colmato dalle auto usate, mantenendo così alti i prezzi. I veicoli elettrici e ibridi, in particolare, stanno vedendo una crescita della domanda, contribuendo a mantenere stabili i prezzi di questi modelli anche nel mercato dell’usato
Infine, anche la crescente difficoltà nell’accesso al credito e l’inflazione hanno fatto sì che i consumatori tendano a mantenere più a lungo le auto che già possiedono o a cercare auto usate, riducendo ulteriormente la disponibilità e spingendo verso l’alto i costi
Sebbene nel 2024 i prezzi stiano registrando lievi cali, si prevede che non scenderanno drasticamente, specialmente per i veicoli elettrici e ibridi.
Motori
l’Unione Europea conferma lo stop ai motori diesel e benzina dal 2035
La Commissione Europea mantiene salda la sua posizione sull’eliminazione dei motori diesel e benzina entro il 2035, nonostante le pressioni e le richieste di revisione da parte di alcune parti dell’industria automobilistica. “Non è una cosa che stiamo prendendo in considerazione e direi che praticamente nessuno lo sta facendo”, ha dichiarato Teresa Ribera, vicepresidente con delega alla Transizione pulita, durante una visita alla ArcelorMittal di Gand, in Belgio.
La decisione di bandire i veicoli con motore a combustione interna rientra in una più ampia strategia dell’UE per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050 e per promuovere un sistema di trasporti sostenibile e competitivo. Il piano è stato concepito non solo per ridurre le emissioni, ma anche per rafforzare la leadership dell’Europa nella transizione globale verso l’elettrificazione e l’innovazione tecnologica.
Ribera ha sottolineato che il dibattito non riguarda più la possibilità di modificare le tempistiche, ma piuttosto come accompagnare l’industria automobilistica europea in un processo di trasformazione già in corso. “La questione sul tavolo è come mantenere stabilità sulle tempistiche, garantendo che la transizione sia gestita in modo da preservare la competitività e i posti di lavoro”, ha affermato la vicepresidente.
L’impegno dell’UE in questa direzione si inserisce in un contesto di competizione industriale globale, con Paesi come Cina e Stati Uniti che hanno già investito massicciamente nello sviluppo di tecnologie per veicoli elettrici. Per l’Europa, il rispetto delle scadenze fissate è essenziale per non perdere terreno in una corsa ormai irreversibile.
La decisione, sebbene accolta favorevolmente da molti ambientalisti e sostenitori della sostenibilità, ha sollevato preoccupazioni tra i produttori automobilistici, in particolare quelli specializzati in motori tradizionali. Tuttavia, la Commissione ritiene che una chiara definizione delle tempistiche offrirà certezza agli operatori, stimolando investimenti e innovazioni che aiuteranno l’industria a evolversi verso un futuro più sostenibile.
L’obiettivo è garantire che l’Europa non solo riduca le sue emissioni, ma rimanga un leader globale nella rivoluzione tecnologica della mobilità sostenibile.
Motori
Auto ibride: tipologie, caratteristiche e vantaggi della mobilità sostenibile
Le automobili ibride sono ormai una presenza consolidata sulle strade, grazie alla loro capacità di combinare efficienza, prestazioni e sostenibilità. Si possono distinguere in tre principali categorie: mild hybrid, full hybrid e plug-in hybrid, con l’aggiunta delle cosiddette micro ibride.
Le mild hybrid si caratterizzano per la presenza di una piccola unità elettrica che sostituisce alternatore e motorino di avviamento. Questa unità, collegata al motore termico tramite una cinghia, svolge due funzioni principali: recuperare energia durante i rallentamenti e assistere il motore a combustione durante le accelerazioni, migliorando così efficienza e consumi. Pur essendo una tecnologia semplice, garantisce già risultati apprezzabili. Un esempio significativo è rappresentato dai modelli Suzuki.
Le full hybrid, invece, integrano motori elettrici più potenti, con decine di cavalli di potenza, nel sistema meccanico del veicolo, spesso come parte integrante della trasmissione automatica. Questo tipo di sistema consente brevi spostamenti in modalità completamente elettrica, soprattutto a basse velocità, e un’efficienza ottimale in tutte le condizioni di guida grazie al continuo lavoro sinergico dei motori. Tra i produttori che adottano questa tecnologia ci sono Toyota e Lexus, leader del settore, oltre a BMW, Honda, Hyundai, Kia e Mercedes.
Le plug-in hybrid rappresentano l’evoluzione più avanzata delle ibride, dotate di batterie più grandi che offrono un’autonomia elettrica di alcune decine di chilometri. Per sfruttare appieno queste batterie è necessario collegare il veicolo alla rete elettrica tramite un cavo. In assenza di una ricarica completa, le plug-in si comportano come normali full hybrid, ricaricando le batterie attraverso il recupero energetico durante i rallentamenti. Questo segmento di mercato include modelli di Audi, BMW, Hyundai, Kia, Porsche, Volkswagen e Volvo.
Un discorso a parte meritano le micro ibride. Queste vetture, pur essendo spesso definite ibride dai produttori, non includono un motore elettrico in grado di contribuire alla propulsione. Le loro innovazioni si concentrano su un sistema elettrico ottimizzato per ridurre il consumo di carburante fino al 10-15%. Tra le caratteristiche principali troviamo il sistema Stop&Start, che spegne e riaccende automaticamente il motore ai semafori, e un alternatore intelligente che recupera energia durante i rallentamenti per alimentare gli accessori del veicolo senza gravare sul motore.
Le diverse categorie di auto ibride offrono soluzioni adatte a varie esigenze: dalle mild hybrid, che rappresentano un ingresso semplice e accessibile nel mondo dell’elettrificazione, alle plug-in hybrid, che si avvicinano alle prestazioni delle auto completamente elettriche. Per chi cerca un miglioramento nei consumi senza adottare un sistema ibrido completo, le micro ibride rappresentano una scelta efficace. Questa varietà di opzioni conferma il ruolo centrale delle auto ibride nella transizione verso una mobilità sempre più sostenibile.
Motori
Euro NCAP 2024: i risultati dei test di sicurezza per le auto più recenti
L’ultima sessione dei test Euro NCAP del 2024 ha visto una serie di auto sottoposte a rigorosi test di sicurezza, con molte di esse ottenendo il massimo punteggio di cinque stelle. Tra i modelli che si sono distinti, troviamo SUV come la Mazda CX-80, la Lexus LBX, la Volvo EX30, la Mini Countryman, la Deepal S07, la Leapmotor C10, la Hyundai Santa Fe (con il pacchetto SmartSense), la Porsche Macan EV e il pick-up Maxus eTERRON 9. Tra le auto con il punteggio massimo, c’è anche la nuova Audi A5.
Audi A5 ha ottenuto ottimi risultati nei test, con il 87% per la sicurezza degli adulti, l’88% per i bambini, il 78% per gli utenti vulnerabili e il 77% per i sistemi di assistenza alla guida (ADAS). La protezione nelle collisioni è eccellente, con una buona salvaguardia per le ginocchia e i femori, mentre la sicurezza dei bambini è garantita da attacchi Isofix/i-Size e da un sistema di rilevamento della loro presenza. La frenata automatica d’emergenza è stata particolarmente apprezzata, anche se sono stati riscontrati margini di miglioramento nella protezione contro i ciclisti e i montanti del parabrezza.
La Mini Countryman ha ricevuto un punteggio dell’83% nella protezione degli adulti e dell’87% per i bambini. Alcuni test, come l’impatto frontale, hanno mostrato debolezze nella protezione del torace, ma il sistema di assistenza alla sicurezza ha raggiunto un buon punteggio del 79%.
La Lexus LBX, una SUV compatta full hybrid, ha ottenuto il massimo punteggio. La protezione degli adulti è stata valutata all’82%, con buone prestazioni negli impatti laterali, ma alcune criticità negli impatti frontali. La dotazione di sicurezza è completa, sebbene gli ADAS abbiano mostrato alcune debolezze nei test di controllo dell’escursione laterale.
La Mazda CX-80 ha raggiunto punteggi eccezionali con il 92% per la sicurezza degli adulti e l’88% per i bambini. Ha garantito una protezione totale in tutti i test di impatto, sia frontale che laterale, e le tecnologie di sicurezza attiva e passiva sono di altissimo livello.
La Hyundai Santa Fe, con il pacchetto di sicurezza opzionale, ha ottenuto ottimi risultati: 84% per gli adulti e 88% per i bambini. Sebbene la struttura abbia mostrato una buona stabilità durante gli impatti, la protezione toracica è stata marginale in alcuni scenari. I sistemi di assistenza includono il riconoscimento della fatica e la frenata automatica d’emergenza.
La Volvo EX30 ha totalizzato l’88% per gli adulti e l’85% per i bambini, con buone performance in quasi tutti i test. Tuttavia, la protezione toracica negli impatti laterali severi è risultata debole. I sistemi di assistenza alla guida sono molto affidabili.
La Porsche Macan elettrica ha ottenuto il 90% per la sicurezza degli adulti e dei bambini, risultando una delle migliori SUV in termini di protezione. Sono stati riscontrati solo lievi problemi nella protezione toracica dei passeggeri posteriori e nel controllo dell’escursione laterale.
Altra SUV di punta è la Deepal S07 della cinese Changan, che ha ottenuto il 95% per la sicurezza degli occupanti adulti. Sebbene la protezione nelle collisioni frontali e laterali sia stata eccellente, la protezione laterale del corpo ha ricevuto una valutazione marginale.
La Leapmotor C10 ha registrato punteggi solidi con l’89% per la sicurezza degli adulti e l’85% per i bambini, ma è stata penalizzata dalla protezione marginale del torace del conducente e da ADAS meno completi rispetto ad altri modelli di fascia superiore.
Il Maxus eTERRON 9, un pick-up elettrico, ha ottenuto il massimo punteggio con ottime prestazioni nei test di impatto e una protezione completa per gli occupanti, con una buona valutazione anche per la protezione dei pedoni e ciclisti.
La MG ZS Hybrid ha ottenuto quattro stelle, con buoni risultati nella protezione del conducente, ma una protezione insufficiente per i passeggeri posteriori in alcuni scenari d’impatto. I sistemi di assistenza alla guida sono risultati efficaci ma con alcune limitazioni nella protezione dei pedoni.
Infine, la Renault 5 E-Tech e l’Alpine A290 hanno ricevuto quattro stelle. Sebbene abbiano mostrato una buona protezione in generale, la protezione del torace per il conducente e il passeggero posteriore è stata marginale, riducendo il punteggio complessivo.
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