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Novembre 2024: Le Novità Più Attese del Settore Automobilistico e delle Supercar

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Nel mondo dell’automobile, novembre 2024 segna un periodo ricco di novità. Tra i modelli più attesi, spiccano diverse auto elettriche e nuove varianti di modelli iconici. Tra questi, troviamo la Ford Puma elettrica, il cui debutto è previsto per i primi mesi del 2025, un’evoluzione di un modello già apprezzato dal pubblico. Inoltre, la Jeep Recon, un’auto completamente nuova per il marchio, e la Kia EV4, che segna un passo importante nell’evoluzione della casa coreana, sono entrambe attese nella primavera del 2025.

Anche il settore delle supercar è in fermento: Lamborghini presenterà la sua nuova Temerario, una vettura che sostituisce la Huracán, equipaggiata con un motore V8 biturbo in grado di superare i 10.000 giri/minuto, portando l’esperienza del marchio su nuovi livelli​

Inoltre, ad aprile 2025, è prevista l’uscita della nuova Ferrari F80, un modello che succede alla leggendaria LaFerrari, alimentato da un sistema ibrido dalle prestazioni straordinarie​

L’automobile continua a evolversi in modo rapido, con modelli sempre più innovativi e sostenibili, preparando il terreno per un futuro sempre più elettrico e performante. Il 2024 si conferma come un anno di transizione, ma con molteplici novità che promettono di scuotere il mercato automobilistico.

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l’Unione Europea conferma lo stop ai motori diesel e benzina dal 2035

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La Commissione Europea mantiene salda la sua posizione sull’eliminazione dei motori diesel e benzina entro il 2035, nonostante le pressioni e le richieste di revisione da parte di alcune parti dell’industria automobilistica. “Non è una cosa che stiamo prendendo in considerazione e direi che praticamente nessuno lo sta facendo”, ha dichiarato Teresa Ribera, vicepresidente con delega alla Transizione pulita, durante una visita alla ArcelorMittal di Gand, in Belgio.

La decisione di bandire i veicoli con motore a combustione interna rientra in una più ampia strategia dell’UE per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050 e per promuovere un sistema di trasporti sostenibile e competitivo. Il piano è stato concepito non solo per ridurre le emissioni, ma anche per rafforzare la leadership dell’Europa nella transizione globale verso l’elettrificazione e l’innovazione tecnologica.

Ribera ha sottolineato che il dibattito non riguarda più la possibilità di modificare le tempistiche, ma piuttosto come accompagnare l’industria automobilistica europea in un processo di trasformazione già in corso. “La questione sul tavolo è come mantenere stabilità sulle tempistiche, garantendo che la transizione sia gestita in modo da preservare la competitività e i posti di lavoro”, ha affermato la vicepresidente.

L’impegno dell’UE in questa direzione si inserisce in un contesto di competizione industriale globale, con Paesi come Cina e Stati Uniti che hanno già investito massicciamente nello sviluppo di tecnologie per veicoli elettrici. Per l’Europa, il rispetto delle scadenze fissate è essenziale per non perdere terreno in una corsa ormai irreversibile.

La decisione, sebbene accolta favorevolmente da molti ambientalisti e sostenitori della sostenibilità, ha sollevato preoccupazioni tra i produttori automobilistici, in particolare quelli specializzati in motori tradizionali. Tuttavia, la Commissione ritiene che una chiara definizione delle tempistiche offrirà certezza agli operatori, stimolando investimenti e innovazioni che aiuteranno l’industria a evolversi verso un futuro più sostenibile.

L’obiettivo è garantire che l’Europa non solo riduca le sue emissioni, ma rimanga un leader globale nella rivoluzione tecnologica della mobilità sostenibile.

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Auto ibride: tipologie, caratteristiche e vantaggi della mobilità sostenibile

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Le automobili ibride sono ormai una presenza consolidata sulle strade, grazie alla loro capacità di combinare efficienza, prestazioni e sostenibilità. Si possono distinguere in tre principali categorie: mild hybrid, full hybrid e plug-in hybrid, con l’aggiunta delle cosiddette micro ibride.

Le mild hybrid si caratterizzano per la presenza di una piccola unità elettrica che sostituisce alternatore e motorino di avviamento. Questa unità, collegata al motore termico tramite una cinghia, svolge due funzioni principali: recuperare energia durante i rallentamenti e assistere il motore a combustione durante le accelerazioni, migliorando così efficienza e consumi. Pur essendo una tecnologia semplice, garantisce già risultati apprezzabili. Un esempio significativo è rappresentato dai modelli Suzuki.

Le full hybrid, invece, integrano motori elettrici più potenti, con decine di cavalli di potenza, nel sistema meccanico del veicolo, spesso come parte integrante della trasmissione automatica. Questo tipo di sistema consente brevi spostamenti in modalità completamente elettrica, soprattutto a basse velocità, e un’efficienza ottimale in tutte le condizioni di guida grazie al continuo lavoro sinergico dei motori. Tra i produttori che adottano questa tecnologia ci sono Toyota e Lexus, leader del settore, oltre a BMW, Honda, Hyundai, Kia e Mercedes.

Le plug-in hybrid rappresentano l’evoluzione più avanzata delle ibride, dotate di batterie più grandi che offrono un’autonomia elettrica di alcune decine di chilometri. Per sfruttare appieno queste batterie è necessario collegare il veicolo alla rete elettrica tramite un cavo. In assenza di una ricarica completa, le plug-in si comportano come normali full hybrid, ricaricando le batterie attraverso il recupero energetico durante i rallentamenti. Questo segmento di mercato include modelli di Audi, BMW, Hyundai, Kia, Porsche, Volkswagen e Volvo.

Un discorso a parte meritano le micro ibride. Queste vetture, pur essendo spesso definite ibride dai produttori, non includono un motore elettrico in grado di contribuire alla propulsione. Le loro innovazioni si concentrano su un sistema elettrico ottimizzato per ridurre il consumo di carburante fino al 10-15%. Tra le caratteristiche principali troviamo il sistema Stop&Start, che spegne e riaccende automaticamente il motore ai semafori, e un alternatore intelligente che recupera energia durante i rallentamenti per alimentare gli accessori del veicolo senza gravare sul motore.

Le diverse categorie di auto ibride offrono soluzioni adatte a varie esigenze: dalle mild hybrid, che rappresentano un ingresso semplice e accessibile nel mondo dell’elettrificazione, alle plug-in hybrid, che si avvicinano alle prestazioni delle auto completamente elettriche. Per chi cerca un miglioramento nei consumi senza adottare un sistema ibrido completo, le micro ibride rappresentano una scelta efficace. Questa varietà di opzioni conferma il ruolo centrale delle auto ibride nella transizione verso una mobilità sempre più sostenibile.

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Euro NCAP 2024: i risultati dei test di sicurezza per le auto più recenti

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L’ultima sessione dei test Euro NCAP del 2024 ha visto una serie di auto sottoposte a rigorosi test di sicurezza, con molte di esse ottenendo il massimo punteggio di cinque stelle. Tra i modelli che si sono distinti, troviamo SUV come la Mazda CX-80, la Lexus LBX, la Volvo EX30, la Mini Countryman, la Deepal S07, la Leapmotor C10, la Hyundai Santa Fe (con il pacchetto SmartSense), la Porsche Macan EV e il pick-up Maxus eTERRON 9. Tra le auto con il punteggio massimo, c’è anche la nuova Audi A5.

Audi A5 ha ottenuto ottimi risultati nei test, con il 87% per la sicurezza degli adulti, l’88% per i bambini, il 78% per gli utenti vulnerabili e il 77% per i sistemi di assistenza alla guida (ADAS). La protezione nelle collisioni è eccellente, con una buona salvaguardia per le ginocchia e i femori, mentre la sicurezza dei bambini è garantita da attacchi Isofix/i-Size e da un sistema di rilevamento della loro presenza. La frenata automatica d’emergenza è stata particolarmente apprezzata, anche se sono stati riscontrati margini di miglioramento nella protezione contro i ciclisti e i montanti del parabrezza.

La Mini Countryman ha ricevuto un punteggio dell’83% nella protezione degli adulti e dell’87% per i bambini. Alcuni test, come l’impatto frontale, hanno mostrato debolezze nella protezione del torace, ma il sistema di assistenza alla sicurezza ha raggiunto un buon punteggio del 79%.

La Lexus LBX, una SUV compatta full hybrid, ha ottenuto il massimo punteggio. La protezione degli adulti è stata valutata all’82%, con buone prestazioni negli impatti laterali, ma alcune criticità negli impatti frontali. La dotazione di sicurezza è completa, sebbene gli ADAS abbiano mostrato alcune debolezze nei test di controllo dell’escursione laterale.

La Mazda CX-80 ha raggiunto punteggi eccezionali con il 92% per la sicurezza degli adulti e l’88% per i bambini. Ha garantito una protezione totale in tutti i test di impatto, sia frontale che laterale, e le tecnologie di sicurezza attiva e passiva sono di altissimo livello.

La Hyundai Santa Fe, con il pacchetto di sicurezza opzionale, ha ottenuto ottimi risultati: 84% per gli adulti e 88% per i bambini. Sebbene la struttura abbia mostrato una buona stabilità durante gli impatti, la protezione toracica è stata marginale in alcuni scenari. I sistemi di assistenza includono il riconoscimento della fatica e la frenata automatica d’emergenza.

La Volvo EX30 ha totalizzato l’88% per gli adulti e l’85% per i bambini, con buone performance in quasi tutti i test. Tuttavia, la protezione toracica negli impatti laterali severi è risultata debole. I sistemi di assistenza alla guida sono molto affidabili.

La Porsche Macan elettrica ha ottenuto il 90% per la sicurezza degli adulti e dei bambini, risultando una delle migliori SUV in termini di protezione. Sono stati riscontrati solo lievi problemi nella protezione toracica dei passeggeri posteriori e nel controllo dell’escursione laterale.

Altra SUV di punta è la Deepal S07 della cinese Changan, che ha ottenuto il 95% per la sicurezza degli occupanti adulti. Sebbene la protezione nelle collisioni frontali e laterali sia stata eccellente, la protezione laterale del corpo ha ricevuto una valutazione marginale.

La Leapmotor C10 ha registrato punteggi solidi con l’89% per la sicurezza degli adulti e l’85% per i bambini, ma è stata penalizzata dalla protezione marginale del torace del conducente e da ADAS meno completi rispetto ad altri modelli di fascia superiore.

Il Maxus eTERRON 9, un pick-up elettrico, ha ottenuto il massimo punteggio con ottime prestazioni nei test di impatto e una protezione completa per gli occupanti, con una buona valutazione anche per la protezione dei pedoni e ciclisti.

La MG ZS Hybrid ha ottenuto quattro stelle, con buoni risultati nella protezione del conducente, ma una protezione insufficiente per i passeggeri posteriori in alcuni scenari d’impatto. I sistemi di assistenza alla guida sono risultati efficaci ma con alcune limitazioni nella protezione dei pedoni.

Infine, la Renault 5 E-Tech e l’Alpine A290 hanno ricevuto quattro stelle. Sebbene abbiano mostrato una buona protezione in generale, la protezione del torace per il conducente e il passeggero posteriore è stata marginale, riducendo il punteggio complessivo.

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