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Bruno Vespa si mostra deluso per le celebrazioni Rai: «Nessun riconoscimento per Porta a Porta, sono indignato»

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Bruno Vespa ha lasciato con polemica l’evento che si è svolto a Roma per celebrare il centenario della radio e il settantesimo anniversario della televisione italiana. Durante la manifestazione, il noto conduttore ha espresso la sua indignazione per il trattamento riservato al suo programma, Porta a Porta, sottolineando l’assenza di riferimenti al trentennale del talk show, nonostante l’importanza di altri programmi storici della Rai venissero adeguatamente riconosciuti.

Attraverso i suoi canali social, Vespa ha condiviso il suo disappunto, evidenziando che, pur accettando giustamente l’omaggio a figure importanti del panorama informativo come Sergio Zavoli e Piero Angela, l’organizzazione dell’evento ha trascurato il contributo di Porta a Porta, che ha rappresentato un pilastro della televisione italiana.

Il conduttore ha descritto questa mancanza come il risultato di un atteggiamento ostile verso il suo programma, un’opinione che Vespa ritiene si radichi nell’«anima profonda della Rai». Nonostante i cambiamenti politici e le varie amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi 30 anni, il giornalista sostiene che la sua trasmissione non riceva il giusto riconoscimento all’interno dell’azienda, il che lo ha spinto a prendere la decisione di abbandonare l’evento.

Questa polemica ha messo in luce le dinamiche interne della Rai e il modo in cui vengono valorizzati i diversi programmi, nonché le emozioni forti che accompagnano il lavoro di chi opera nel mondo dell’informazione televisiva.

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Ciriani “Non sarà una manovra lacrime e sangue”

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“Non sarà affatto una manovra lacrime e sangue, il ministro Giorgetti ha parlato di sacrifici per tutti perchè ha utilizzato un linguaggio serio e responsabile”. Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ospite del Caffè della domenica, su Radio 24. “I soldi sono pochi e vanno usati bene, siamo tutti chiamati a comprendere che è l’epoca della responsabilità, l’epoca di soldi gettati allegramente dalla finestra è finita”, ha aggiunto.
– foto Agenzia Fotogramma –

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Tajani in missione in Argentina e Brasile “Rafforzare legami”

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Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, si recherà da stasera in missione in Argentina e Brasile, per incontri con le Autorità istituzionali dei due Paesi, esponenti della comunità imprenditoriale locale e italiana che ha investito in loco e rappresentanti della collettività italiana. Lo rende noto la Farnesina.
“L’America Latina è una regione prioritaria per la politica estera italiana: vicina a livello culturale e valoriale, ricca di opportunità per le nostre aziende. Vogliamo essere la voce di questa regione in Europa – ha dichiarato il Ministro -. Argentina e Brasile, in particolare, sono due Paesi chiave, anche alla luce della presenza di estese e radicate comunità di italiani ed italo-discendenti. Già con questa missione puntiamo a rafforzare la cooperazione bilaterale a tutti i livelli, a partire dal partenariato economico”, ha aggiunto il Ministro.
A Buenos Aires Tajani avrà un incontro con il Presidente della Repubblica di Argentina Javier Gerardo Milei.

Vedrà anche il primo ministro Guillermo Francos, il Ministro della Giustizia, Mariano Cùneo Libarona e il Segretario di Stato al Turismo all’Ambiente e allo Sport, Daniel Scioli.
Nel corso della missione il ministro co-presiederà una tavola rotonda di imprenditori italiani e argentini, con focus sul rafforzamento degli investimenti nel Paese e sulla crescita dell’interscambio.
Domani, Tajani parteciperà a Buenos Aires anche alle commemorazioni organizzate dalle associazioni ebraiche locali della strage del 7 ottobre 2023 in Israele.
“Dobbiamo lavorare per rafforzare i nostri legami, anche grazie al rinnovato slancio che il Governo argentino vuole imprimere all’economia e alla competitività del Paese – ha dichiarato il Ministro Tajani -. La comunità imprenditoriale italiana è una delle più importanti in Argentina. Oltre 300 imprese impiegano circa 16.500 lavoratori con un giro d’affari di circa 2,64 miliardi di euro nei settori automotive, energia, infrastrutture, agroalimentare e assicurazioni. E’ il segno di una cooperazione ininterrotta che intendiamo oggi rafforzare ed approfondire, accompagnando al contempo il processo di stabilizzazione del quadro macroeconomico e finanziario del Paese”, ha proseguito il Ministro.
Tajani aprirà inoltre i lavori di una riunione di sistema con tutti gli Ambasciatori italiani, i Direttori delle sedi dell’Istituto per il Commercio Estero (ICE) e i Direttori degli Istituti Italiani di Cultura in America Latina.

Nel contesto dell’azione di “diplomazia sportiva”, il Ministro degli Esteri firmerà con il Segretario Scioli una dichiarazione di intenti sulla collaborazione bilaterale in materia di diplomazia sportiva. Successivamente inaugurerà dalla Scuola italiana “Cristoforo Colombo” la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, alla presenza di studenti e docenti di tutte le scuole italiane parificate a Buenos Aires.
A San Paolo Tajani incontrerà il Ministro della Casa Civil della Repubblica Federativa del Brasile, Rui Costa dos Santos, e il Governatore di San Paolo, Tarcisio De Freitas. Aprirà inoltre i lavori del Forum imprenditoriale Italia-Brasile, presenzierà all’apertura del nuovo Ufficio della SIMEST e incontrerà la collettività italiana e la comunità imprenditoriale.

“Questo viaggio a San Paolo rappresenta anzitutto un’opportunità per consolidare le relazioni politiche ed economico-commerciali con un partner di importanza strategica”, ha dichiarato Tajani, che ha aggiunto: “Il 2024 segna un anno cruciale per i rapporti bilaterali, non solo per via delle numerosissime reciproche visite istituzionali e delle rispettive presidenze del G7 e del G20, ma anche alla luce del 150mo anniversario dell’immigrazione italiana in Brasile”.
La visita del Vice Presidente Antonio Tajani in Brasile segue quella del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la prima di un Capo dello Stato italiano dopo 24 anni, e precede la partecipazione del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al prossimo Summit G20 di Rio, che si terrà a novembre.
– foto Agenzia Fotogramma –

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Salvini “L’Autonomia è legge, indietro non si torna”

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“L’Autonomia è legge, e indietro non si torna”. Lo ha dichiarato il segretario della Lega e vice premier Matteo Salvini, intervenendo dal palco di Pontida per la festa del Carroccio. “Gli unici che hanno paura dell’Autonomia – ha aggiunto – sono i politici di sinistra incapaci, che rubano voti e fiducia ai loro popoli da 50 anni”.
Poi, in merito alla manovra, ha detto: “Se qualcuno deve pagare qualcosa in più, paghino i banchieri e non gli operai. Il nostro obiettivo è abbassare le tasse alle partite Iva e aumentare gli stipendi ai lavoratori”. E sul Governo, ha sottolineato: “E’ compatto, è composto da amici prima che di alleati. Ogni tanto discutiamo ma poi si trova sempre la soluzione”. Sul fronte immigrazione, “il problema non è il colore della pelle o dove il buon Dio ti ha fatto nascere, però la ricetta per i prossimi anni non è concedere più cittadinanze o regalarle il più velocemente.

La priorità, per la Lega, è di revocare la cittadinanza a quelli che delinquono”, ha dichiarato Salvini, che poi ha aggiunto: “La cittadinanza è un atto di fede. E’ il secondo mazzo di chiavi di casa nostra ma se tradisci questa fiducia contro chi ti ha garantito scuola previdenza e sanità, e poi spacci, stupri e uccidi, la soluzione è solo: via la cittadinanza e torna al tuo paese. Non abbiamo bisogno di altri delinquenti”. Poi, rivolto al premier ungherese, Viktor Orban, e agli altri ospiti straieri. Ha detto: “Ci date forza”.
– foto Agenzia Fotogramma –

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