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Politica

M5S: nuovo voto online per il futuro del movimento e del garante

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Due settimane dopo la precedente votazione, il Movimento 5 Stelle si prepara a tornare alle urne online dal 5 all’8 dicembre. Giuseppe Conte, leader del M5S, ha accettato la richiesta di Beppe Grillo di ripetere il voto sulla Costituente senza ricorrere a vie legali, confidando nella partecipazione degli iscritti. “Questa comunità risponderà a tono a Grillo”, ha dichiarato Conte, lanciando un appello a mobilitarsi.

La consultazione avrà due punti chiave: il mantenimento del ruolo di Garante, che era stato eliminato nel precedente voto, e la possibilità di modificare il simbolo del Movimento. Grillo, pur rimanendo in silenzio pubblico, ha usato il suo diritto statutario per richiedere la ripetizione del voto, aprendo un confronto serrato con Conte.

La strategia dei sostenitori di Grillo sembra puntare sull’astensione, sperando che non si raggiunga il quorum del 50% più uno degli 89 mila iscritti necessari per validare il voto. Danilo Toninelli, vicino al fondatore, ha invitato gli scontenti a non votare, alimentando così l’incertezza sull’esito.

Conte, da parte sua, ha avviato una campagna elettorale intensa per scongiurare il sabotaggio, consapevole che un eventuale fallimento potrebbe minare anche la sua leadership. Sul simbolo, Conte ha dichiarato: “Appartiene al Movimento, non a Grillo né a Conte”, ma il nodo potrebbe restare aperto.

Il leader ha ribadito la linea progressista del M5S, ma ha sottolineato la necessità di alleanze per realizzare i progetti, tracciando un equilibrio tra pragmatismo e ideali. Anche il tema immigrazione divide: “Accogliere tutti è insostenibile”, ha detto Conte, invitando a trovare soluzioni senza alimentare odio o razzismo.

Il voto sarà cruciale per definire il futuro del Movimento e i rapporti di forza interni.

Politica

Italia cresce: Governo Meloni crea 847.000 posti di lavoro in due anni

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Oggi, i dati diffusi dalla Cgia confermano un trend positivo per il mercato del lavoro in Italia, segnando un’importante crescita occupazionale durante i due anni di governo della premier Giorgia Meloni. Secondo le informazioni fornite, sono stati creati ben 847.000 posti di lavoro, un risultato che evidenzia la solidità e il dinamismo del mercato del lavoro italiano, anche in un contesto economico complesso.

La Meloni, soddisfatta del risultato, ha commentato il dato sui social, dichiarando che questi numeri sono un segno che l’Italia sta percorrendo la strada giusta. Tuttavia, ha sottolineato che non bisogna fermarsi, invitando a proseguire con determinazione per creare nuove opportunità, garantire la stabilità e promuovere ulteriormente la crescita economica in tutto il Paese. La premier ha così ribadito l’impegno del governo a continuare su questa rotta positiva, pur riconoscendo che c’è ancora molto da fare.

Questi dati sono una testimonianza dell’efficacia delle politiche messe in atto durante il governo Meloni, soprattutto nel contesto post-pandemia e di fronte alle sfide globali. La crescita dell’occupazione è vista come un segno di stabilità e di fiducia nell’economia italiana, che sta riuscendo a mantenere e creare posti di lavoro nonostante le difficoltà.

Con un occhio rivolto al futuro, il governo continuerà a concentrarsi su politiche che favoriscano la creazione di posti di lavoro e il rafforzamento della stabilità economica per assicurare a tutte le famiglie e ai cittadini italiani una maggiore sicurezza e opportunità nel lungo periodo.

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Politica

Sciopero dei trasporti venerdì 13 dicembre 2024: ecco gli orari e le possibili conseguenze

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Venerdì 13 dicembre 2024, i lavoratori dei trasporti incroceranno le braccia per uno sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base (Usb), con il supporto dei sindacalisti del gruppo Al Cobas. La protesta, della durata di 24 ore, ha lo scopo di contrastare politiche economiche che, secondo i sindacati, favoriscono la deindustrializzazione e promuovono la “turistificazione” della penisola.

Orari e modalità dello sciopero

  • Treni: la circolazione sarà “in dubbio” dalle 21:00 di giovedì 12 dicembre fino alle 20:59 di venerdì 13 dicembre. Possibili ritardi e cancellazioni sono da prevedere.
  • Trasporto pubblico locale (metropolitane, autobus e tram): l’agitazione coinvolgerà diverse città, con modalità e orari che potrebbero variare a seconda del territorio. Saranno comunque garantite alcune fasce orarie, ma i dettagli non sono ancora stati ufficializzati.
  • Taxi: anche i tassisti potrebbero aderire, ma non tutte le auto bianche sembrano intenzionate a fermarsi.
  • Trasporti marittimi: prevista una fermata di 24 ore.
  • Settore aereo: non coinvolto dalla protesta.

I disagi per i pendolari e i viaggiatori sono previsti per tutta la giornata, con conseguenti difficoltà nei trasporti su treni, mezzi pubblici e marittimi.

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Politica

Catania, la giudice Iolanda Apostolico si dimette dalla magistratura

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La giudice Iolanda Apostolico, protagonista di accese polemiche negli ultimi mesi, ha rassegnato le dimissioni dalla magistratura, che saranno effettive dal prossimo 15 dicembre. Il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) ha accettato la decisione.

Apostolico era finita al centro dell’attenzione politica e mediatica dopo la diffusione di un video risalente al 2018, in cui partecipava a una manifestazione a Catania contro i decreti sicurezza sui migranti. Il filmato, emerso nell’ottobre 2023, aveva riacceso le polemiche, considerando che solo pochi giorni prima la giudice aveva dichiarato illegittime alcune norme del decreto Cutro, non convalidando il trattenimento di migranti richiedenti asilo.

La vicenda aveva sollevato interrogativi sull’imparzialità della giudice, attirando critiche soprattutto da esponenti della maggioranza di governo. L’episodio ha riaperto il dibattito sull’opportunità per i magistrati di partecipare a iniziative pubbliche, soprattutto su temi politicamente sensibili.

Con le dimissioni di Apostolico si chiude una vicenda che ha messo in evidenza le tensioni tra potere giudiziario e politico. La magistrata non ha rilasciato dichiarazioni in merito alla sua scelta, ma fonti vicine parlano di una decisione maturata per evitare ulteriori strumentalizzazioni.

Resta alta l’attenzione sull’argomento, mentre nel Paese prosegue il confronto sulle politiche migratorie e sui limiti del potere discrezionale dei giudici, in un contesto politico e sociale sempre più polarizzato.

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