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Tecnologia

Cosa sono i Big Data?

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I big data si riferiscono a enormi volumi di dati che non possono essere facilmente gestiti, analizzati o elaborati utilizzando strumenti tradizionali di gestione dei dati. Questi dati possono essere di diversi tipi e provenire da varie fonti, e sono caratterizzati da tre elementi principali, noti come le “3 V”:

1. Volume

  • Si riferisce alla quantità di dati. I big data possono consistere in petabyte (1 petabyte = 1 milione di megabyte) o addirittura exabyte di informazioni. Questo volume elevato di dati proviene da fonti come social media, sensori, transazioni online, dispositivi IoT (Internet of Things) e molto altro.

2. Varietà

  • I big data possono provenire da molteplici fonti e presentarsi in vari formati, tra cui dati strutturati (come tabelle e database), dati non strutturati (come testo, video e immagini) e dati semi-strutturati (come file XML o JSON). Questa varietà richiede strumenti avanzati per l’analisi.

3. Velocità

  • Si riferisce alla rapidità con cui i dati vengono generati e devono essere elaborati. Ad esempio, i dati dai social media possono arrivare in tempo reale e richiedono analisi immediate per avere valore.

Altre “V”

Oltre alle prime tre, si possono considerare anche altre “V”, come:

  • Veridicità: Riguarda la qualità e l’affidabilità dei dati. Non tutti i dati sono accurati o rilevanti, e la loro qualità deve essere valutata.
  • Valore: Si riferisce alla capacità di estrarre informazioni utili dai big data. Non basta avere grandi quantità di dati; è fondamentale trasformarli in conoscenza e valore.

Applicazioni dei Big Data

I big data sono utilizzati in vari settori, tra cui:

  • Sanità: Analisi dei dati dei pazienti per migliorare la diagnosi e il trattamento.
  • Finanza: Monitoraggio delle transazioni per prevenire frodi e gestire i rischi.
  • Marketing: Analisi del comportamento dei consumatori per personalizzare le offerte e migliorare l’engagement.
  • Produzione: Ottimizzazione dei processi produttivi e gestione della supply chain attraverso l’analisi dei dati.

Tecnologie e Strumenti

Per gestire e analizzare i big data, vengono utilizzati diversi strumenti e tecnologie, come:

  • Hadoop: Un framework open-source per l’archiviazione e l’elaborazione di grandi volumi di dati.
  • Spark: Un motore di elaborazione dei dati veloce che supporta l’analisi in tempo reale.
  • NoSQL Databases: Database non relazionali come MongoDB e Cassandra, progettati per gestire dati non strutturati o semi-strutturati.

Conclusione

I big data rappresentano una risorsa fondamentale per le aziende e le organizzazioni moderne, permettendo di prendere decisioni informate, migliorare l’efficienza operativa e creare nuove opportunità di business.

Tecnologia

Cybertech Europe, 7^ edizione al via: cybersecurity priorità strategica

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La cybersecurity si conferma una priorità strategica negli investimenti digitali: è quanto emerge da Cybertech Europe 2024, l’evento annuale di riferimento a livello europeo nel campo della sicurezza informatica giunto alla settima edizione e organizzato da Cybertech Global, in partnership con Leonardo. “Abbiamo avuto una forte conferma della crescente importanza della tecnologia digitale, della difesa e della sicurezza”: la cybersecurity “è una priorità per il futuro” e “nei prossimi anni ci aspettiamo di crescere a doppia cifra nel mercato cyber, per diventare un attore chiave europeo focalizzato sulla difesa, lo spazio e le organizzazioni strategiche nazionali e internazionali.

Per queste ragioni, Leonardo sta investendo in intelligenza artificiale e cyber tecnologies”, ha detto Roberto Cingolani, Ceo e General Manager di Leonardo. “Negli ultimi anni abbiamo imparato che dovremmo iniziare a pensare in un modo totalmente diverso al concetto tradizionale di difesa e di sicurezza, che non possono continuare a essere frammentate a livello nazionale”: è necessaria “la creazione di uno spazio veramente europeo, con investimenti e sviluppo congiunti”.
Per Cingolani “la sicurezza informatica svolgerà un ruolo chiave”: Leonardo “è in prima linea” e sta costruendo “nuove alleanze e partnership e sta supportando le discussioni sul nuovo programma industriale di difesa europeo”.

Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, “la crescente instabilità geopolitica ha trasformato la cybersecurity da una questione di resilienza a una questione di sicurezza nazionale, che richiede una strategia coordinata”. Mantovano ha poi ricordato nel suo intervento che “l’approccio del governo prevede tre priorità”: innanzitutto bisogna “migliorare la resilienza delle infrastrutture, per cui “abbiamo agito per migliorare la legislazione”. Poi bisogna “accrescere tra gli operatori la consapevolezza dei rischi di cyber attacchi” e inoltre serve “una maggiore autonomia strategica nel settore cyber: sono costanti le interlocuzioni internazionali, soprattutto nella cornice del Piano Mattei”, ma l’autonomia strategica “si accresce anche stimolando lo sviluppo delle nuove tecnologie digitali da parte delle nostre aziende”.

Per Eleonora Cordaro, Head of Marketing, divisione Cyber & Security Solutions di Leonardo la cybersecurity ha “un’importanza altissima soprattutto in questo contesto in cui gli attacchi, a livello europeo, crescono del 250%: sono attacchi ibridi che sfruttano le vulnerabilità delle infrastrutture critiche per creare choc sistemici. Leonardo può difendere
sistemi e infrastrutture critiche attraverso piattaforme per monitorare l’infrastruttura e individuare i possibili attacchi, con un approccio “zero trust”, che significa “non fidarsi di nessuno”. Il controllo viene fatto continuamente, su chiunque tenti di accedere all’infrastruttura digitale. Nel momento in cui viene rilevato un attacco”, intervengono le piattaforme “volte ad assicurare la continuità operativa del servizio, proteggendo i dati essenziali”. E’ un sistema “che può essere applicato alle infrastrutture della difesa ma anche a quelle civili”.

Anche gli asset spaziali sono da proteggere, perchè – ha ricordato Andrea Biggio, Head of Solutions Architects, Space & EU Agencies, divisione Cyber & Security Solutions di Leonardo- “sono sempre più interconnessi”, digitalizzati ed esposti “ad attacchi ibridi” e a “minacce asimmetriche, non solo nello spazio cyber ma anche nello spazio fisico: un attacco a un asset spaziale può avere conseguenze fisiche sul territorio, che può mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini”.
Come Leonardo, “siamo prime contractor di un consorzio di 19 aziende che si sono unite a livello europeo per realizzare il Cyber-Security Operations Centre (C-SOC) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA): è estremamente innovativo perchè non copre solamente lo specchio della cybersecurity, ma anche quella della radio frequenza, dove i satelliti sono maggiormente vulnerabili. Il C-SOC che è operativo da maggio di quest’anno è distribuito su diversi siti europei, ha una capacità di ridondanza molto elevata e grande automazione”.
-foto xi2 Italpress-

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Tecnologia

Ryanair abolisce il check-in tradizionale per la tecnologia: solo digitale entro il 2025

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Ryanair sta per intraprendere una significativa trasformazione nel suo processo di imbarco, con l’intenzione di eliminare completamente il check-in e le carte d’imbarco cartacee entro maggio 2025. Questa decisione fa parte di una strategia più ampia volta a ridurre i costi operativi e semplificare l’esperienza di viaggio per i passeggeri.

A partire dalla data stabilita, i viaggiatori non avranno più la possibilità di effettuare il check-in ai banchi degli aeroporti. Invece, dovranno utilizzare esclusivamente l’app ufficiale della compagnia aerea o il sito web per completare le operazioni di check-in in modo autonomo. Questo cambiamento non è una novità per molti passeggeri, dato che circa il 60% di loro ha già adottato l’approccio digitale, risparmiando tempo e semplificando le procedure.

In passato, Ryanair aveva già incentivato l’uso del check-in online, applicando una tariffa elevata per coloro che si presentavano presso i banchi per completare la registrazione. Il CEO della compagnia, Michael O’Leary, ha dichiarato che l’obiettivo è eliminare ulteriormente i controlli presso gli aeroporti, seguendo il modello già adottato per la riconsegna dei bagagli.

Un aspetto interessante è che, nonostante le preoccupazioni riguardanti la possibilità di avere lo smartphone scarico al momento dell’imbarco, la compagnia ha assicurato che il personale sarà in grado di accedere ai dati dei passeggeri e delle loro prenotazioni. Tuttavia, i passeggeri dovranno comunque prestare attenzione alle procedure di sicurezza, in quanto l’accesso ai terminal richiederà la scansione della carta d’imbarco, che dovrà essere presentata in formato digitale o cartaceo.

In questo contesto, i viaggiatori sono invitati a considerare soluzioni pratiche, come portare un caricabatterie o stampare la carta d’imbarco in anticipo, per garantire un’esperienza di viaggio fluida e senza intoppi. Con questo cambiamento, Ryanair si propone di modernizzare ulteriormente il processo di viaggio, allineandosi con le tendenze digitali in continua espansione nel settore dell’aviazione.

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Tecnologia

La Rivoluzione dei Modelli Linguistici Leggeri nell’Intelligenza Artificiale

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Negli ultimi tempi, il panorama dell’intelligenza artificiale generativa sta vivendo un’evoluzione significativa: i ricercatori, le università e le organizzazioni stanno iniziando a privilegiare modelli linguistici di grande dimensione, ma più leggeri. Questa tendenza si sta affermando grazie alla crescente consapevolezza delle sfide associate ai modelli tradizionali, come ChatGPT e Gemini, noti per le loro elevate esigenze di risorse.

Questa nuova direzione si basa sull’idea che non sempre la potenza di un modello è direttamente proporzionale alla sua efficacia. Infatti, i modelli leggeri, caratterizzati da un numero inferiore di parametri, promettono di offrire prestazioni comparabili, se non superiori, a quelle dei loro predecessori più pesanti, pur consumando meno energia e risorse. Questo cambiamento è fondamentale non solo per la sostenibilità ambientale, ma anche per l’accessibilità delle tecnologie AI in contesti con risorse limitate.

Inoltre, i modelli più leggeri possono essere più facilmente implementati in applicazioni pratiche, rendendo l’intelligenza artificiale generativa disponibile a un pubblico più vasto. Con la continua ricerca e innovazione in questo campo, il futuro dell’AI potrebbe rivelarsi non solo più ecologico, ma anche più inclusivo, aprendo la strada a nuove opportunità e applicazioni in vari settori.

In sintesi, il passaggio verso modelli linguistici leggeri rappresenta una sfida alle convenzioni attuali dell’intelligenza artificiale, segnando un cambiamento importante nella ricerca e nello sviluppo tecnologico.

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