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Cresce il consumo di Podcast in Italia: boom di ascolti su Spotify

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ADN24

In Italia, il consumo di podcast su Spotify sta vivendo un boom, con un incremento del 40% rispetto al 2023. I dati ufficiali della piattaforma rivelano che quasi un terzo degli italiani ascolta podcast sulla piattaforma, un altro segno di crescita significativa, sempre del 40% rispetto all’anno scorso.

Le categorie più popolari includono notizie, politica, true crime, e talk show & interviste, ma è il settore business, tecnologia e sport a registrare la crescita più rapida. Un fenomeno che sta cambiando il panorama dell’intrattenimento digitale, con sempre più utenti che si avvicinano a questo formato di contenuto.

Un altro trend che sta conquistando terreno è quello del videopodcast. Questo formato ha visto un’impennata dell’80% nell’uso, rispetto al 2023, con una crescita che si riflette anche a livello globale, dove il consumo di contenuti video è aumentato di quasi il 50%. La Generazione Z è protagonista di questa rivoluzione, con un incremento impressionante di oltre il 130% nell’uso dei videopodcast.

Spotify, riconoscendo il favore crescente dei consumatori verso questo tipo di contenuti, ha annunciato l’intenzione di intensificare gli investimenti sui creator, promuovendo ulteriormente la creazione di contenuti originali e coinvolgenti. “In questo contesto particolarmente favorevole per i creator, Spotify intende investire con ancora più convinzione su di loro e sulle loro capacità”, ha dichiarato Eduardo Alonso, Head of Podcast for Southern and Eastern Europe di Spotify.

Con un panorama in continua evoluzione, la piattaforma si prepara a consolidare la sua posizione come punto di riferimento per il consumo di podcast e contenuti video, favorendo sempre di più l’interazione con i creator e rispondendo alla crescente domanda del pubblico.

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Apple sospende i riassunti delle notizie generati dall’intelligenza artificiale

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Con l’introduzione della versione sperimentale di iOS 18.3, Apple aveva lanciato una nuova funzionalità sulla schermata di blocco degli iPhone, che offriva riassunti delle notizie generati dall’IA, denominata Apple Intelligence.

Tuttavia, secondo quanto riportato da MacRumors, con la terza beta di iOS 18.3, Apple ha deciso di sospendere temporaneamente il progetto. Questa scelta è stata dettata da un errore dell’IA che, a dicembre, aveva generato una sintesi inesatta utilizzando contenuti del sito della BBC.

In una dichiarazione riportata da 9to5Mac, Apple ha confermato che la funzione di riepilogo tornerà con un futuro aggiornamento software. L’azienda ha anche ricordato che la funzionalità è ancora in fase beta e “potrebbe contenere errori”. L’episodio che ha suscitato polemiche riguarda un riepilogo errato su un caso di cronaca: secondo l’IA, la BBC avrebbe riportato il suicidio di Luigi Mangione, presunto colpevole dell’omicidio di Brian Thompson, CEO di United Healthcare. Tuttavia, la notizia era falsa e rimandava a un articolo mai pubblicato sul sito della BBC. Questo errore ha contribuito a diffondere una fake news, attirando le critiche del network britannico.

Per evitare problemi futuri, Apple ha annunciato che gli utenti potranno disattivare la funzione di sintesi delle notifiche per determinate categorie di app, come quelle relative a notizie o social network. Inoltre, i riassunti generati dall’IA saranno distinguibili grazie a un testo in corsivo, per differenziarli visivamente dalle notifiche tradizionali.

Nonostante la sospensione temporanea, Apple continua lo sviluppo di iOS 18.3, insieme a iPadOS 18.3, macOS 15.3 e visionOS 2.3. È probabile che le versioni stabili vengano rilasciate al pubblico entro la fine di gennaio o l’inizio di febbraio 2025, considerando i progressi attuali.

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Tecnologia

Il CEO di TikTok invitato all’insediamento di Donald Trump

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Il 20 gennaio, durante la cerimonia di insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, Chew Shou Zi, CEO di TikTok, sarà tra gli ospiti d’onore. Secondo quanto riportato dal New York Times, l’invito proviene dal Trump Vance Inaugural Committee, e Shou Zi è stato posto in una posizione privilegiata accanto ad altre figure influenti del mondo della tecnologia, tra cui Mark Zuckerberg, Elon Musk e Jeff Bezos.

Il gesto ha suscitato notevole attenzione, considerando le complicate relazioni politiche che coinvolgono TikTok negli Stati Uniti. La popolare app cinese è stata al centro di un acceso dibattito sulla sicurezza nazionale, con il governo degli Stati Uniti che ha avanzato preoccupazioni riguardo alla sua connessione con il governo cinese, proponendo la vendita dell’app per evitare il suo bando. Tuttavia, mentre la decisione politica su TikTok rimane in sospeso, Trump ha recentemente espresso un certo affetto per la piattaforma, sostenendo che abbia avuto un ruolo importante nel suo successo alle elezioni, particolarmente tra i giovani elettori.

Nel contesto delle incertezze legate a TikTok, si vocifera che Trump possa emettere un ordine esecutivo, una volta insediato, che sospenderebbe l’applicazione della legge che obbliga la vendita di TikTok entro il 19 gennaio, a meno che non si risolvano le problematiche di sicurezza nazionale. Questa legge, approvata con una larga maggioranza bipartisan, potrebbe però rivelarsi difficile da eludere attraverso un semplice atto esecutivo.

L’invito a Chew Shou Zi all’insediamento rappresenta quindi un significativo simbolo, non solo per l’importanza crescente di TikTok nel panorama tecnologico e politico, ma anche per le future decisioni che il nuovo presidente dovrà affrontare riguardo alla piattaforma.

4o mini

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Tecnologia

La Commissione Europea lancia un piano per rafforzare la sicurezza informatica nel settore sanitario

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La Commissione Europea ha presentato un ambizioso piano d’azione per migliorare la sicurezza informatica di ospedali e operatori sanitari in tutta l’Unione Europea. Questa iniziativa fa parte delle priorità stabilite nei primi 100 giorni del nuovo mandato dell’esecutivo von der Leyen, e mira a potenziare le capacità di rilevamento, preparazione e risposta agli attacchi informatici nel settore sanitario, un obiettivo diventato sempre più urgente.

Nel 2023, gli Stati membri hanno segnalato ben 309 incidenti significativi di sicurezza informatica, un dato che ha spinto l’UE a intervenire con misure concrete per proteggere ospedali e strutture sanitarie, spesso bersagli di cyberattacchi a causa della loro gestione di dati sensibili.

Il piano include la creazione di un centro di supporto paneuropeo per la cybersecurity, gestito dall’Agenzia UE per la sicurezza informatica (ENISA). Questo centro fornirà guida, strumenti, servizi e formazione personalizzati per gli ospedali e gli operatori sanitari, supportando le strutture sanitarie più vulnerabili, come quelle di piccole e medie dimensioni.

Le quattro principali priorità del piano d’azione sono:

  1. Prevenzione rafforzata: Obiettivo di ridurre il rischio di attacchi informatici.
  2. Voucher di sicurezza informatica: Iniziativa che permetterà agli Stati membri di fornire supporto finanziario per migliorare la protezione informatica degli ospedali.
  3. Formazione dei professionisti sanitari: Risorse di apprendimento online per sensibilizzare e formare il personale del settore sanitario.
  4. Miglior rilevamento e identificazione delle minacce: Potenziamento dei sistemi per individuare tempestivamente le minacce informatiche.

Entro il 2026, il piano prevede lo sviluppo di un servizio di allerta precoce a livello UE per informare gli ospedali su potenziali minacce informatiche. Inoltre, gli Stati membri sono incoraggiati a segnalare i pagamenti di riscatto a seguito di attacchi informatici, al fine di ottenere il supporto necessario dalle autorità competenti e garantire il corretto follow-up da parte della polizia.

La vicepresidente della Commissione, Henna Virkkunen, ha sottolineato l’importanza di prevenire gli attacchi, affermando che “prevenire è meglio che curare”. L’UE, dunque, si prepara a fornire gli strumenti necessari per affrontare le sfide della sicurezza informatica nel settore sanitario, con l’obiettivo di garantire che, anche in caso di attacchi, il sistema sanitario possa rispondere prontamente e recuperare rapidamente.

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