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Attualità

Secondo uno studio gli scatti d’ira aumentano il rischio di infarti e ictus

Lo studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association ha rivelato un legame significativo tra rabbia e problemi cardiovascolari. Gli scatti d’ira possono infatti compromettere la capacità di dilatazione dei vasi sanguigni, aumentando così il rischio di infarto e ictus, soprattutto per chi già soffre di disturbi cardiovascolari cronici.

Sebbene il legame tra rabbia e problemi cardiaci fosse già noto, non era chiaro il meccanismo sottostante. Gli autori dello studio hanno quindi deciso di monitorare diversi marcatori della salute dei vasi sanguigni durante episodi di rabbia, al fine di comprendere meglio cosa accade nel corpo in tempo reale.

Nel loro esperimento, 280 volontari in salute hanno partecipato a quattro diverse attività. Durante la prima, è stato chiesto loro di ricordare qualcosa che li facesse arrabbiare, mentre nella seconda dovevano pensare a un ricordo ansioso. La terza attività consisteva nel leggere testi tristi, mentre la quarta, di controllo, prevedeva di contare ripetutamente fino a cento.

Prima e dopo ogni attività, i ricercatori hanno prelevato campioni di sangue dai partecipanti per studiare alcuni biomarcatori che riflettono lo stato di salute dell’endotelio, il tessuto che riveste i vasi sanguigni. È emerso che la rabbia, a differenza delle altre circostanze studiate, influisce direttamente sulla capacità di dilatazione dell’endotelio, rendendo i vasi sanguigni meno elastici con effetti che possono durare fino a 40 minuti dopo l’episodio di rabbia.

Il prossimo passo sarà comprendere più approfonditamente i meccanismi molecolari con cui la rabbia provoca questa vasocostrizione endoteliale. Una volta identificati, potrebbero essere sviluppate terapie per ridurre i rischi cardiovascolari legati alla rabbia e ad altri fattori di rischio.

Attualità

Maserati, a Goodwood debutta MCPURA

Maserati ha alzato il sipario in anteprima mondiale sulla nuova super sports car MCPURA, espressione dell’energia e della performance secondo il Tridente.
100% made in Italy, MCPURA è stata svelata al Goodwood Festival of Speed 2025, evento internazionale che ogni anno celebra nel West Sussex le auto più iconiche.
Evoluzione della Halo Car MC20 – che nel 2020 aveva inaugurato una nuova era per il brand – la MCPURA ne raccoglie lo spirito e lo amplifica. Gli interventi si concentrano sul design esterno, sui materiali e sulle finiture interne, ma il cuore resta il potente V6 Nettuno da 630 CV.
Per la campagna di lancio è stata scelta una formula iconica: E = MC PURA, ispirata alla teoria della relatività di Einstein, che celebra un’energia capace di moltiplicarsi su sè stessa, fino a diventare espressione di eccellenza.
“Con MCPURA, Maserati torna a riappropriarsi del posto che le spetta – afferma Santo Ficili, COO di Maserati -: al vertice e nel suo territorio. Entrambe le versioni – coupè e Cielo – nascono nel nostro storico impianto di Modena, dove da quasi novant’anni batte il cuore del Tridente. E’ qui che avviene tutto il processo produttivo di MCPURA: produciamo il motore Nettuno, assembliamo ogni componente e realizziamo la personalizzazione più esclusiva nelle nuove Officine Fuoriserie Maserati. Modena non è solo la nostra sede: è parte della nostra identità. Siamo il marchio automobilistico più longevo della Motor Valley, un territorio che abbiamo contribuito a costruire e che continuiamo a rappresentare nel mondo. Da qui, con orgoglio, raccontiamo l’eccellenza e il lusso italiano”.
A Goodwood la nuova supersportiva è stata presentata nella sofisticata tinta carrozzeria Ai Acqua Rainbow – ideata dal programma di personalizzazione Maserati Fuoriserie, in versione opaca per la coupè e lucida per la MCPURA Cielo. Si tratta di un azzurro che, sotto ai raggi del sole, muta facendo comparire un effetto arcobaleno. L’ispirazione è quella del prisma: scomporre la luce bianca per poi catturarne tutte le sfaccettature e creare un colore unico e puro.
Il Tridente sulla calandra e sul montante C, e la mostrina su entrambi i lati della vettura, sono di un colore magenta con mica blu. Il logo nella stessa colorazione viene riproposto anche al centro dei cerchi, con una particolare diamantatura brunita. A contrasto con le rispettive carrozzerie, i dettagli sono lucidi sulla coupè e opachi sulla cabrio. All’interno delle due vetture i sedili sono in Alcantara Ice, lavorati al laser, che fanno emergere il Tridente con una grafica inedita. L’immagine che ne scaturisce è allo stesso tempo futuristica e sportiva con un backing bifaccia, uno rosso cangiante con blu e uno blu cangiante con rosso, che ne esalta le forme e va a riprendere le stesse tonalità dei dettagli esterni. La lavorazione “laserata” serve per dare tridimensionalità, creando una combinazione tra l’eleganza sportiva di Alcantara.
MCPURA è disponibile in una selezione di diverse tinte carrozzeria. Tra queste spiccano tre novità: il nuovo Devil Orange, il bi-layer metallic Verde Royale e il Night Interaction.
La palette colori si amplia ulteriormente con la personalizzazione offerta dal Programma Maserati Fuoriserie, con oltre una trentina di tinte carrozzerie sia solid, sia metallic, tristrato, quadristrato o opachi.
Disponibile da subito nelle versioni coupè e cabrio, la nuova MCPURA presenta la scocca in fibra di carbonio; il motore V6 Nettuno con brevetto Maserati; le portiere “Butterfly”; e il tetto in vetro retrattile, per la versione cabrio (MCPURA Cielo). La monoscocca in fibra di carbonio coniuga rigidità e leggerezza: il peso complessivo è inferiore a 1.500 kg e, grazie ai 630 CV erogati, si presenta come la best in class per il rapporto peso/potenza: 2,33 kg/CV.
Il motore V6 Nettuno 3.0 litri biturbo eroga 630 CV a 7500 giri/minuto e 720 Nm di coppia a partire da 3000 giri/minuto. Il segreto di questo motore è l’innovativo sistema di combustione a precamera con doppia candela di accensione, una tecnologia sviluppata per la Formula 1 e grazie a Maserati (che ne ha il brevetto), disponibile in un propulsore destinato ad equipaggiare una vettura stradale.

– Foto ufficio stampa Maserati –

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Ucraina, Zelensky “Serve piano Marshall per ricostruzione”

 “Serve un piano di resilienza chiarissimo, come il piano Marshall che ha ricostruito l’Europa. Abbiamo l’opportunità unica per lanciare dei significativi passi in avanti, cerchiamo di farlo insieme”. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento all’Ukraine Recovery Conference. Zelensky incoraggia “i nostri partner ad aumentare gli investimenti, visto quanto fa la Russia non possiamo fare a meno dei finanziamenti. Serve costruire droni”. E aggiunge:”Abbiamo centinaia di droni che portano attacchi ogni singola notte, questo è terrorismo puro. Putin vuole che la nostra gente vada via dall’Ucraina, che soffra, vuole distruggere tutto e non solo le linee del fronte”.
-foto Ipa Agency –

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Ucraina, Zoppas “Sosteniamo le aziende italiane per la ricostruzione”

La Ukraine Recovery Conference “mette insieme forze politiche e forze commerciali. Noi ci occupiamo della seconda parte. Si stima che la ricostruzione dell’Ucraina abbia un valore che si aggira intorno ai 500 miliardi di euro. Stiamo costruendo delle partnership che soprattutto a lungo termine possano dare opportunità alle nostre imprese”. Lo ha detto il presidente dell’Agenzia ICE, Matteo Zoppas, all’Italpress a margine dalla Ukraine Recovery Conference in corso a Roma.

“Oggi ci sono 77 bandi aperti nei settori della ricostruzione, dell’industria metallurgica, dei minerali critici, della transizione energetica, dell’industria agroalimentare, della produzione di macchinari, IT, edilizia, infrastrutture e sicuramente ce ne saranno tanti altri che arriveranno. Quello che facciamo è dare assistenza alle aziende a 360 gradi”, ha aggiunto.

“L’export italiano in Ucraina vale circa 2 miliardi di euro, un valore che nel 2024 è cresciuto del 20% rispetto al 2023 – ha spiegato Zoppas -. Ci sono delle strade da aprire e quello che noi dobbiamo fare è quello di creare quell’infrastruttura che serve per cogliere le opportunità di questi bandi sul pubblico ma anche sulla parte privata. Si stima che la crescita del prodotto interno lordo dell’Ucraina potrà arrivare circa al 7% al momento in cui dovesse finire il conflitto, significa anche avere tanti investimenti e opportunità da cogliere. Quando si creano delle partnership si possono creare dei vantaggi reciproci”.

-Foto screenshot video Italpress-

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