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Visco “La crescita supera le attese, sui tassi serve gradualità”

ROMA (ITALPRESS) – “Nel primo trimestre di quest’anno la crescita dell’economia ha di nuovo superato le attese. Per il 2023 le previsioni oggi disponibili convergono su un aumento del prodotto intorno all’1%”. Lo afferma il governatore della Banca
d’Italia, Ignazio Visco, nelle sue Considerazioni finali in
occasione della Relazione annuale 2023.
“A fronte degli shock di intensità inusitata degli ultimi anni, l’economia italiana ha mostrato una notevole capacità di resistenza e reazione – sottolinea Visco -. Già alla fine del 2021 il prodotto aveva recuperato il crollo registrato nei trimestri successivi allo scoppio della pandemia; ha continuato poi a espandersi lo scorso anno, nonostante le difficoltà poste dalla guerra in Ucraina, con un incremento del 3,7%, ben superiore alle attese. Anche il mercato del lavoro ha pienamente riassorbito il forte calo dell’occupazione, che aveva soprattutto riguardato i giovani e le donne”.
Il governatore di Bankitalia parla anche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Miglioramenti del Pnrr sono possibili -spiega -. Nel perseguimento di eventuali modifiche bisogna però tenere conto del serrato programma concordato con le autorità europee; al riguardo, un confronto continuo con la Commissione è assolutamente necessario, nonchè utile e costruttivo. Non c’è tempo da perdere”.
“Si discute di presunte insufficienze nel dibattito collettivo riguardo al suo disegno, dell’orizzonte temporale limitato per il raggiungimento degli obiettivi, delle possibili carenze nella capacità di attuarne le misure, ma va sottolineato con forza – spiega Visco – che il Piano rappresenta un raro, e nel complesso valido, tentativo di definire una visione strategica per il Paese. Anche per questa ragione, oltre agli investimenti e agli altri interventi di spesa, è cruciale dare attuazione all’ambizioso programma di riforme”.
Sull’inflazione “mi sono espresso sottolineando ancora una volta l’importanza di tenere dritta la barra della risposta monetaria, ma con la gradualità necessaria per l’incertezza ancora non dissipata riguardo all’evoluzione delle determinanti primarie dell’accelerazione dei prezzi e ai comportamenti che ne possono prolungare durate ed effetti”, afferma ancora Visco.
“Il rientro da condizioni di accomodamento monetario estremamente distese era certamente necessario; anche in questo caso ricordiamo, però, il successo del contrasto dei rischi deflattivi connessi con le crisi finanziarie, globale e dei debiti sovrani nell’area euro. La normalizzazione monetaria e la restrizione del credito – aggiunge – ci riporteranno a prezzi stabili; le ripercussioni sull’economia della nostra area saranno tanto minori quanto più responsabili saranno i comportamenti di tutte le parti che contano, imprese, sindacati, governo”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Nella relazione tra giovani e denaro entra in gioco anche la musica

ROMA (ITALPRESS) – L’educazione finanziaria è una delle competenze imprescindibili per l’esercizio dei diritti e dei doveri di ogni cittadino. Lo è ancora di più per i giovani, non solo come strumento di sostenibilità e benessere economico nell’intero arco della loro vita, ma anche come fattore di consapevolezza nella loro futura veste di classe dirigente e di civil servant del Paese. E’ nell’ambito della collaborazione tra Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (ABI) e la Scuola Politica “Vivere nella Comunità”, nata su questa premessa e fondata dai professori Pellegrino Capaldo e Sabino Cassese, che si sviluppa il progetto di utilità sociale dedicato all’educazione finanziaria “Aristotele Trap: sogni, miti, valori e disvalori nella relazione tra giovani e denaro”.
Guidati dagli esperti di psicologia del denaro Massimo Bustreo, docente di psicologia e comunicazione presso lo IULM di Milano, e Edoardo Lozza, professore ordinario di psicologia economica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, gli young professional della Scuola Politica hanno approfondito l’analisi dell’evoluzione degli stereotipi socioculturali legati all’educazione finanziaria e veicolati attraverso la musica.
E’ una delle attività di educazione finanziarie svolte da FEduF (ABI) nel 2022/23, che complessivamente sono attive in 83 province e hanno coinvolto 61.372 cittadini in 567 eventi territoriali.
“La musica è memoria ed è a tutti gli effetti uno strumento utilizzato nei contesti sociali per condividere i propri valori culturali con l’obiettivo di garantirne la coesione – conferma Stefano Lucchini Presidente della Fondazione per l’Educazione finanziaria e al Risparmio – e, in quanto prodotto di comunicazione e di cultura, ha un ruolo fondamentale nei processi di costruzione della realtà. Poichè esiste un rapporto di interdipendenza valoriale tra musica, economia e sistema socioculturale, la loro analisi congiunta rappresenta uno strumento per indagare la nostra evoluzione, nel rapporto con le tematiche legate all’economia e al denaro e darci nuovi strumenti per migliorare la sua diffusione, specialmente nelle giovani e giovanissime generazioni. Non entro nella questione più dibattuta nei testi delle canzoni, non saprei dire se i soldi fanno la felicità come il filone Trap lascerebbe intendere (meglio piangere nella limousine), nè parteggio con chi ritiene che la felicità è altro, cioè romanticismo e magari due cuori e una capanna. Penso che al denaro si debba attribuire il giusto valore, e per attribuirglielo serve l’educazione finanziaria, serve conoscere l’importanza del risparmio e i modi di tutelarlo in tempi di alta inflazione come questo. Si tratta di avere alcune competenze di base, che non a caso sono principi considerati oggi a pieno titolo civici, cioè componenti essenziali della partecipazione alla vita pubblica in modo informato e responsabile, e dunque bagaglio indispensabile del cittadino consapevole”.
Trasmettere competenze di educazione finanziaria non è infatti semplice nel nostro Paese perchè la materia risulta ostica per la maggior parte della popolazione. Viene ritenuta un argomento da addetti ai lavori che suscita soggezione e lontana dalla sfera degli interessi individuali. Eppure, senza educazione finanziaria è difficile compiere scelte che sono fondamentali per il benessere presente e futuro nelle diverse fasi di vita delle persone.
“L’aspetto innovativo di questo progetto risiede nella scelta dell’espressione culturale scelta per l’analisi dei messaggi trasmessi ai più giovani, ossia la musica per analizzare quali contenuti, valori, disvalori vengono veicolati dalle canzoni più ascoltate del momento ma anche degli anni passati. Dopo una prima fase di raccolta e ascolto, sono state individuate le canzoni che contengono riferimenti al denaro e selezionate quelle più interessanti o significative”, commenta Marcello Presicci, Segretario Generale della Scuola Politica “Vivere nella Comunità”.
Dall’analisi delle canzoni di epoche differenti emerge come il denaro abbia una forte influenza a livello sociale in una doppia accezione: sia come abilitatore e nutrimento sia come cessazione e ostacolo all’instaurazione di relazioni interpersonali. Se, in molti casi, permette il riscatto sociale e l’affermazione di uno status all’interno della comunità, può anche portare alla creazione di rapporti opportunistici e non autentici.
Un’altra relazione che viene trattata all’interno dei testi è quella tra guadagno e felicità, indagata sin dai tempi di Aristotele: se il maggior possesso di denaro consente di raggiungere una migliore condizione di vita, non è detto che sia sempre positivamente correlato al livello di soddisfazione emotivo, tanto che tra i temi ricorrenti presenti in tutte le epoche si trovano la fatica per guadagnarlo attraverso il lavoro duro e la determinazione, il desiderio di aiutare se stessi e la propria famiglia, la consapevolezza che il denaro può portare sia felicità sia problemi e una critica alla società che pone un’enfasi eccessiva sulla ricchezza e sul successo, spesso a spese di valori come l’amore, la famiglia e la felicità. E quali sono invece i valori? Sono molto differenti a seconda dell’artista e dello stile musicale, ma alcuni costituiscono senza dubbio un fil rouge tra passato e presente: in molte canzoni il denaro è sinonimo di lavoro duro e di determinazione nel raggiungere la ricchezza e il successo. Questo aspetto è molto spesso celebrato insieme all’ambizione e al potere che deriva dall’averne, ma anche la consapevolezza e l’importanza di essere responsabili nell’uso del denaro.

– foto ufficio stampa Feduf –

(ITALPRESS).

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‘Ndrangheta, sequestrati 4 immobili e conti a boss nel Milanese

MILANO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento di sequestro di prevenzione a carico di un cittadino italiano di 49 anni, ritenuto elemento di spicco della ‘ndrangheta di Rho. Il destinatario del sequestro è stato tratto in arresto nel mese di novembre 2022 dalla Squadra Mobile della Questura di Milano, in quanto ritenuto figura di spicco della locale di ‘ndrangheta di Rho. A carico dello stesso sono stati raccolti indizi di appartenenza al sodalizio criminale sin dal 2008, per come emerso in seno a precedenti investigazioni. La misura cautelare eseguita nel novembre 2022, che ha riguardato oltre 50 soggetti indagati a vario titolo dei reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio, traffico di armi, estorsioni ed altro, pone l’odierno destinatario del provvedimento ablativo quale elemento di vertice del sodalizio – in continuità con la figura paterna già condannata per reati associativi – che ha agito con violenza e minaccia, operando il controllo mafioso sul territorio di pertinenza, anche ponendo in essere delitti quali rapine, minacce, percosse, danneggiamenti seguiti da incendio. In ragione dei precedenti, del quadro indiziario di riferimento, ne deriva un giudizio di pericolosità sociale storica per l’appartenenza al sodalizio mafioso. Tra i beni sequestrati, tre appartamenti un capannone e le relative pertinenze, intestati a prestanome, ma riconducibile al soggetto per come chiaramente emerge dalle attività tecniche svolte nell’ambito delle indagini svolte. Questi, infatti, non solo ha acquistato, per una somma ben inferiore al valore, gli immobili intestati, ma ha si adoperava per disporre in merito alla ristrutturazione, per esigere i canoni di locazione per il tramite di persone di fiducia, progettando anche la trasformazione dei locali per adibirli ad un B&B. Oltre ai quattro immobili siti nel comune di Lainate, sono anche stati sequestrati i saldi attivi dei rapporti in essere riferibili all’indagato ed ai suoi prestanome.(ITALPRESS).

Photo Credits: ufficio stampa Polizia di Stato Milano

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Stellantis, piano per fornire energia geotermica a impianto Mulhouse

TORINO (ITALPRESS) – Vulcan, società che mira a decarbonizzare la produzione di litio, e Stellantis, gestiranno un progetto congiunto per sviluppare energia geotermica rinnovabile da fornire allo stabilimento di Mulhouse in Francia. Questo è il quarto accordo tra Vulcan e Stellantis, dopo quelli per la fornitura di idrossido di litio del 2021, un investimento azionario e un accordo per la fornitura di idrossido di litio nel 2022, e un accordo vincolante per lo sviluppo congiunto di progetti su energie rinnovabili per lo stabilimento Stellantis di Rùsselsheim in Germania di quest’anno. A Mulhouse, in Francia, vengono attualmente prodotte le vetture DS7, Peugeot 308 ed e-308, 508 e la nuova 408. Secondo le attuali ipotesi, il progetto potrebbe coprire una parte significativa del fabbisogno energetico annuale del sito industriale a partire dal 2026. Il progetto è partito a novembre 2022, quando Vulcan ha annunciato di aver avviato una serie di iniziative per espandere le proprie attività nel settore dell’energia geotermica rinnovabile e il progetto Zero Carbon Lithium in Francia e in particolare in Alsazia, che rappresenta circa un terzo del rift dell’Alto Reno.
Vulcan ha richiesto una licenza esclusiva per il litio e la geotermia nell’area di Mulhouse per assicurarsi una zona di sviluppo di altri 480 km² all’interno dell’Upper Rhine Graben Valley Brine Field. Il piano prevede uno studio di prefattibilità (PFS) e poi l’indagine sismica 3D. Stellantis e Vulcan intendono realizzare il progetto in maniera congiunta, su base 50:50.

foto: ufficio stampa Stellantis

(ITALPRESS).

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Banca del Fucino accelera su digitale e innovazione tecnologica

ROMA (ITALPRESS) – Il digitale per poter rispondere alle esigenze di una clientela sempre più evoluta ed esigente: è il fulcro del percorso “Drive to digital” avviato da Banca del Fucino nel 2021 e “finalizzato a una sempre maggiore fruibilità dei servizi finanziari, sui canali fisici e online”, come spiega Paolo Marrocco, responsabile dell’Unità operativa sviluppo canali digitali di Banca del Fucino, intervistato dall’agenzia Italpress.
Questo indirizzo strategico è “fortemente voluto dalla proprietà e dal management” con l’obiettivo di “guidare il gruppo verso una trasformazione digitale e un’innovazione tecnologica coerente alle esigenze di utenti più evoluti”, per poter offrire “soluzioni più in linea con la prassi di mercato”, sottolinea.
“Il progetto coinvolge innanzitutto la riqualificazione dei servizi online, che riguarda tutti i punti di contatto con la clientela, come il sito istituzionale con un nuovo design e una migliore navigabilità, passando per l’accessibilità dell’home banking e del corporate banking, rinnovato nella sua veste grafica. Il rinnovamento è anche funzionale, per quanto attiene a tutte le offerte del canale di vendita a distanza, usufruendo della firma digitale, della dematerializzazione documentale e del riconoscimento a distanza con i videoselfie”.
Ultimo elemento è “lo sviluppo di soluzioni innovative basate sull’open banking sui canali digitali”. Tutto questo rappresenta “un modello di servizio basato sulla multicanalità, che valorizza anche i presidi fisici delle filiali sul territorio, a cui è demandata una consulenza specializzata e la gestione della relazione: questo è il valore che vogliamo fornire alla clientela”.
I risultati che sono stati raggiunti grazie alla collaborazione di tutte le funzioni della Banca “sono significativi sia in termini quantitativi che qualitativi. Per il primo aspetto, c’è stato un incremento significativo delle percentuali di utilizzo dei nostri strumenti, con l’87% di crescita sulle operazioni e il 192% dei volumi intercettati”, sottolinea Marrocco. Gli obiettivi qualitativi “sono riconducibili ad un rafforzamento del brand e a un buon posizionamento dell’offerta digitale all’interno di un contesto ormai fortemente competitivo”, continua.
La Banca “si sta muovendo attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni che prevedono la gestione di incassi e pagamenti su diversi canali, all’interno di un unico dispositivo che consenta all’utente di poter dilazionare i pagamenti ed eventualmente reindirizzarli. A questo sono collegate altre iniziative come il multibanking sui privati, che permette l’aggregazione dei conti correnti”, sottolinea Marrocco, ricordando che “tutto questo è possibile grazie alla collaborazione con primarie fintech, di carattere nazionale e internazionale, che collaborano attivamente con le nostre strutture per lo sviluppo di soluzioni innovative all’interno di alcuni hub tecnologici a cui partecipiamo”.
“Drive to digital” significa anche essere sicuri di poter usufruire di determinati servizi in sicurezza. “La cybersecurity è una tematica su cui la banca ha investito molto, sia in termini di risorse che in termini di infrastrutture, per ridurre i rischi di frodi online o di attacchi telematici. Grazie a queste misure preventive, ad oggi, Banca del Fucino non registra incidenti riconducibili a carenze degli impianti di sicurezza”, conclude.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Renzi “Politici e giornalisti spiati, il governo faccia chiarezza”

ROMA (ITALPRESS) – “Nel libro di Madron e Bisignani si parla di oltre 400 utenze intercettate in modo preventivo dai servizi segreti: che fine fanno quei dossier? Se Meloni fosse aggiornata su ciò che avviene nelle redazioni e nei partiti sarebbe a rischio la tenuta democratica del Paese”. E’ l’allarme lanciato da Matteo Renzi, leader di Italia Viva in una intervista a “La Repubblica” dopo aver letto il libro “I potenti al tempo di Giorgia” scritto dal giornalista Paolo Madron e da Luigi Bisignani. “In gioco c’è la tenuta democratica di un Paese, il nostro” ha aggiunto Renzi. “In quel libro c’è scritta una cosa molto chiara che mette il Governo e l’Autorità delegata, Alfredo Mantovano, davanti a due sole strade possibili: dire che è stata scritta una bugia, smentendo ufficialmente. Oppure venendo immediatamente a spiegare al Copasir cosa è accaduto, da quanto tempo e cosa sta accadendo ora”. Madron e Bisignani “Parlano di intercettazioni preventive. Quel lavoro, cioè, che l’intelligence può fare in assenza di un’inchiesta giudiziaria, ma quando si ritiene che sia in qualche modo in pericolo la sicurezza nazionale”, afferma Renzi. E’ uno strumento previsto dal nostro Codice che però le consente soltanto in presenza di un’autorizzazione preventiva da parte del procuratore generale della Corte di Appello. Le norme prevedono però sistemi di controllo molto chiari. Si commetterebbero dei reati gravi qualora quei controlli venissero elusi. “Io parlo di qualcosa che conosco, essendo stato a Palazzo Chigi. Non posso evidentemente svelare particolari coperti da segreto, di ufficio e di Stato, ma posso dire qual era stata sempre la mia linea: ero stato irremovibile nel dire che esiste un confine di etica della democrazia che impedisce ai Servizi di intercettare giornalisti e parlamentari in questo sistema di intercettazioni preventive a strascico. Di più: non ho mai visto una sola riga che riportava intercettazioni preventive. Di quelle si occupava l’Autorità delegata. Ora chiedo: la premier Meloni e il sottosegretario Mantovano la pensano come me o diversamente? A Palazzo Chigi in questi anni è successo altro?”. “Sia chiaro: il mio problema non è il governo Meloni perchè se questa abitudine esiste, sono certo che bisogna andare indietro nel tempo. Io non voglio fare polemica con loro, non è un problema di gestione dell’intelligence. Stimo Mantovano e sono certo che faccia bene il suo lavoro. E non metto in discussione il diritto del governo di fare le nomine che preferisce scegliendo persone degnissime come Vittorio Pisani e Andrea de Gennaro, dal curriculum impeccabile. Ripeto: se però davvero sono stati intercettati preventivamente giornalisti e politici, sono state minate le basi della democrazia. Il Governo ha il dovere della verità. Non vedo l’ora che arrivi una smentita ufficiale”.
(ITALPRESS).

foto: agenziafotogramma.it

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Finisce l’era Ferrero, la Samp a Radrizzani e Manfredi

GENOVA (ITALPRESS) – Finisce l’era di Massimo Ferrero che aveva acquistato la Sampdoria nel 2014, tocca ad Andrea Radrizzani, proprietario del Leeds, insieme al socio Matteo Manfredi. Una trattativa infinita vissuta a Milano che si è sbloccata soltanto in serata quando è arrivata la notizia del si da parte di Ferrero, azionista di maggioranza, all’aumento di capitale lungamente atteso dall’assemblea degli azionisti che si stava svolgendo nella sede della società ligure a Corte Lambruschini. Intorno alle 20 dunque si è arrivati all’accordo per il passaggio delle quote, ancora top secret le cifre ma è stato proprio Ferrero a ufficializzare il passaggio: “Basta cercare un capro espiatorio, io sono 18 mesi che non ‘tocco pallà con la Samp e gli errori non sono stati fatti da me. Io ho fatto il bene della società, ho deciso col cuore per la gente. Dico solo che un giorno mi rimpiangerete. In bocca al lupo ad Andrea Radrizzani che è un uomo di calcio”, ha detto all’emittente televisiva ligure Telenord l’ex numero uno della società blucerchiata. Dunque il cda ha avuto mandato di procedere all’aumento di capitale (fino a 40 milioni), ora serviranno i tempi tecnici per compiere l’operazione ma adesso si può programma il futuro senza la paura di dover fallire con l’obbligo di ripartire dalla serie D. Una trattativa estenuante con tempi lunghissimi che non hanno permesso di procedere entro le 23.59 di questa sera al pagamento degli stipendi di calciatori e staff tecnico: rischio concreto di una penalizzazione nella prossima stagione di serie B.
– Foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Riforme, Meloni “Parti sociali devono certamente essere coinvolte”

ROMA (ITALPRESS) – “A proposito di riforme, vorrei sentire la vostra opinione anche su quella costituzionale. Le parti sociali devono certamente essere coinvolte nel dialogo su una materia che interessa tutti. All’esito delle interlocuzioni che stiamo conducendo faremo una nostra proposta. Credo che una proposta di questo tipo debba cercare il maggior coinvolgimento possibile, fermi restano due obiettivi fondamentali che ci siamo dati: la stabilità dei governi e il rispetto della volontà dei cittadini”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’incontro con le parti sociali sulle riforme e sui principali provvedimenti in materia economica e fiscale. “L’appuntamento di oggi rientra nel cammino di confronto e dialogo che questo Governo ha deciso di instaurare con le parti sociali, un confronto necessario e opportuno per darci una organizzazione più cadenzata del lavoro e per un dialogo strutturato e spero proficuo, nel rispetto delle priorità che il Paese ha e che il Governo ha deciso di darsi e delle rispettive posizioni sui temi specifici. Sono convinta – ha aggiunto – che dal dialogo e dal confronto, anche quando le posizioni sono distanti, possa venire un vantaggio quando, come oggi, le persone sono particolarmente competenti sui temi in questione. Siamo qui per illustrarvi le nostre proposte ma anche per ascoltare le vostre, magari su materie che noi non mettiamo sul tavolo e che voi dovreste considerare come particolarmente rilevanti”.
(ITALPRESS).
-foto Palazzo Chigi-

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Proietti eletto all’unanimità segretario generale della Uil-Fpl

ROMA (ITALPRESS) – Domenico Proietti è stato eletto all’unanimità segretario generale della Uil-Fpl Nazionale, categoria che rappresenta i lavoratori della sanità, delle funzioni locali e del terzo settore. Segretario confederale della Uil con delega al fisco, previdenza, terzo settore, sociale e welfare, Proietti è autore di molte pubblicazioni. “Ripartiamo dalla valorizzazione del lavoro dei servizi pubblici: per una nuova stagione di diritti e tutele che ponga al centro la persona, le lavoratrici e i lavoratori della sanità pubblica e privata, delle autonomie locali e del terzo settore”, ha sottolineato appena eletto alla guida della Federazione. “Il nostro principale obiettivo è il rinnovo di tutti i contratti pubblici e privati per difendere il potere d’acquisto e valorizzare la professionalità e le competenze dei dipendenti dei servizi pubblici”, ha aggiunto.
“Lavoreremo per difendere la sanità, che deve rimanere pubblica e universale, evitando la privatizzazione di ampi segmenti che provocano dumping contrattuali che minano i diritti e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori, impedendo l’accesso alle cure per chi non può pagarle. Proporremo con urgenza al Governo la necessità di un vero riordino di tutto il sistema delle autonomie locali, a partire dal ruolo delle Province e il necessario accorpamento dei Comuni per garantire efficienza e funzionalità dei servizi erogati ai cittadini, mentre nel terzo settore il nostro obiettivo è ottenere un contratto di lavoro unico per tutto il settore socio sanitario assistenziale ed educativo, armonizzandolo ai contratti pubblici”, ha concluso.
Proietti, sarà affiancato dai segretari nazionali Rita Longobardi, Fulvia Murru, Ciro Chietti e Pietro Bardoscia.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Uil-Fpl-

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Mourinho “Meritiamo questa finale, sarà una lotta”

BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – “Il nostro avversario viene dalla Champions. Noi abbiamo fatto 14 partite per arrivare qui, senza dubbio lo meritiamo. Vogliamo giocare questa finale, abbiamo lavorato per cercare di essere in condizione per lottare per questo titolo”. Così il tecnico della Roma Josè Mourinho parla in conferenza stampa alla vigilia della finale di Europa League, in programma domani a Budapest contro il Siviglia. “Noi siamo in questa finale perchè abbiamo meritato di esserci, il Siviglia ha una storia e un’esperienza che noi non abbiamo, per loro giocare una finale è quasi una cosa normale, per noi no – ha aggiunto il mister portoghese – Loro hanno 25 o 26 giocatori di altissimo livello, sono tutti professionisti di alto livello, qualità e hanno tante opzioni. Loro non conoscono i miei ragazzi, la mia squadra e noi domani saremo lì”. Lo Special One si sofferma anche sul suo futuro: “Ho parlato con i miei capitani, a loro ho risposto in modo obiettivo. Questa è una cosa tra me e la mia squadra, loro sanno cosa penso. C’è una differenza grande rispetto alla mia situazione con l’Inter perchè con il Real Madrid era tutto fatto, mancava solo la firma mentre adesso ho zero contatti con altri club. Quello che è importante siamo noi e vogliamo solo giocare”.
– Foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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