Connect with us

Cronaca

Milano | 50 ragazzine costrette a filmarsi nude suoi social: polizia cerca altre vittime

Un individuo di 24 anni è stato arrestato per la produzione e la diffusione di materiale pedopornografico, avendo ingannato due adolescenti. Tuttavia, le vittime sono molte di più. La polizia, in collaborazione con la procura di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti del sospettato. Questo individuo si nascondeva dietro gli pseudonimi di Mirko Agridi, di 14 anni, e Rebecca Monti. Utilizzava falsi profili Instagram per adescare le minorenni e costringerle a registrare video in cui si masturbavano. Nel caso in cui le ragazze non avessero obbedito, minacciava di rivelare le immagini alle loro famiglie, amici e conoscenti. Le famiglie di due vittime hanno presentato denuncia dopo aver scoperto le chat. Il sospettato è stato arrestato nel dicembre scorso e posto ai domiciliari dagli agenti del commissariato di Rho Pero. Le indagini hanno rivelato ulteriori dettagli scioccanti. Durante la perquisizione della sua abitazione e dei suoi effetti personali, l’analisi dei dispositivi informatici e l’esame del materiale acquisito nel dicembre precedente, la polizia ha scoperto una grande quantità di foto e video che mostravano minori in atteggiamenti sessuali espliciti. Al momento, sono in corso indagini su oltre 50 vittime. L’indagato non avrebbe agito solo attraverso i due profili Instagram già noti alle forze dell’ordine, ma si sarebbe servito di una decina di account falsi per adescare le minorenni. Le autorità chiedono a eventuali ragazzi che abbiano subito minacce simili da questi falsi profili di contattare il commissariato di Rho Pero al numero di telefono 029390551.

Cronaca

Il fiume Lambro restituisce un altro corpo: mistero a Pieve Emanuele

di Umberto Zollo

Un nuovo e inquietante capitolo si aggiunge alla cronaca nera della provincia di Milano. Nel tardo pomeriggio, nelle acque del fiume Lambro, è stato recuperato il corpo senza vita di un uomo, in zona Cascina Canalone, nel comune di Pieve Emanuele.

A effettuare il recupero è stato il nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Milano, coadiuvato dagli esperti fluviali e dal nucleo elicotteri, intervenuti tempestivamente sul posto. Il cadavere, privo di documenti e in stato avanzato di decomposizione, è riaffiorato probabilmente a causa dell’ingrossamento del fiume provocato dalle forti piogge che, nella mattinata, hanno colpito tutta l’area metropolitana.

L’allarme è stato dato da alcuni passanti, che hanno notato il corpo galleggiare vicino alla riva. Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i carabinieri e il personale sanitario del 118, che ha potuto soltanto constatare il decesso.

Le autorità stanno ora lavorando per dare un nome alla vittima. Gli investigatori stanno passando al setaccio i database delle persone scomparse, ipotizzando che il corpo possa appartenere a un uomo che si era allontanato da casa settimane o mesi fa. In parallelo, sarà disposta l’autopsia per stabilire con precisione le cause del decesso e l’epoca della morte.

Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi: si indaga a tutto campo, dal gesto volontario all’incidente, senza escludere eventuali responsabilità di terzi.

Questo tragico ritrovamento riporta alla memoria un episodio simile avvenuto appena quindici giorni fa, quando un altro cadavere, apparentemente di un uomo di circa 40 anni, era stato ritrovato intrappolato fra le chiuse del Lambro nel territorio di Peschiera Borromeo. Anche in quel caso, la salma era stata avvistata da passanti e recuperata con l’ausilio dei tecnici della diga. Una scia inquietante di corpi restituiti dalle acque del Lambro che semina dubbi, dolore e inquietudine nella comunità. Le autorità promettono massima attenzione e l’impegno a fare luce su queste tragiche vicende.

Continue Reading

Cronaca

La California brucia: maxi incendio nel Nord di Los Angeles, centinaia evacuati

Un vasto incendio nel Nord della contea di Los Angeles ha costretto centinaia di persone a evacuare. Allarme per la qualità dell’aria, blackout e mobilitazione massiccia dei vigili del fuoco.


Evacuazioni e allerta: centinaia in fuga

Un imponente incendio boschivo è divampato ieri nella campagna a nord di Los Angeles, spingendo le autorità a ordinare l’evacuazione di centinaia di residenti nelle zone più vulnerabili. L’incendio, primo delle stagionali maxi-allerta, si è diffuso con grande rapidità nell’area collinare, trascinato dai venti caldi e secchi.

Le comunità colpite sono state immediatamente evacuate, mentre le squadre dei vigili del fuoco di Los Angeles contea sono intervenute sul posto insieme a una cabina di crisi locale.


Alleanza tra caldo e vento stremati

Le condizioni climatiche estive – con temperature elevate e vento secco – hanno favorito la propagazione delle fiamme. Il National Weather Service ha diramato l’allarme (“red flag warning”), segnalando che le raffiche potrebbero toccare i 60 km/h.

Un fenomeno aggravato dalla siccità persistente, terreno ideale per roghi rapidamente incontrollabili.


Impatti sulla popolazione e infrastrutture

  • Migliaia di persone sono state allontanate preventivamente.
  • Sono scattati piani di emergenza per la sicurezza pubblica: nessun morto segnalato finora, ma diversi residenti hanno lamentato disagi respiratori.
  • Problemi per la viabilità: strade chiuse, tratti cittadini imbrattati da fuliggine e cenere.

I pompieri sono impegnati a contenere il fronte attivo, ma le condizioni rimangono critiche fino a che il vento non allenterà la presa.


Strategia di contenimento

Le squadre antincendio operano sia da terra sia con mezzi aerei. L’obiettivo è creare fasce tagliafuoco e difendere le abitazioni in pericolo. Sacche di supporto logistico sono state aperte per assistere evacuati, offrendo ricovero, acqua e cibo.


Le preoccupazioni sanitarie

Oltre ai rischi evidenti dell’incendio, la qualità dell’aria è gravemente compromessa. L’US Air Quality Index registra livelli elevati di particolato nelle aree adiacenti. Residenti e operatori sanità pubblica avvertono: anziani, bambini e persone con patologie respiratorie devono restare in casa o indossare mascherine.


Precedenti e contesto

Il maxi-rogo rievoca gli incendi dello scorso gennaio, quando 180 000 persone furono evacuate in diverse contee della fascia urbana, con oltre 30 vittime e migliaia di case distrutte in quartieri come Altadena, Malibu e Pacific Palisades.

L’attuale evento è parte della peggiore stagione di incendi del 2025 in California, con oltre 65 roghi attivi nello Stato in pochi giorni .


Un vasto incendio nel Nord di Los Angeles ha già costretto all’evacuazione centinaia di persone. La risposta dei vigili del fuoco e della Protezione civile è massiccia, ma le condizioni meteo ostili rappresentano un fattore di rischio costante.

Mentre si intensificano le operazioni di contenimento, resta alta la preoccupazione per la sicurezza dei residenti e la qualità dell’aria nelle prossime settimane.

Continue Reading

Cronaca

Napoli, pistola portachiavi sul comodino: i carabinieri sequestrano un’arma miniaturizzata

A Villaricca, vicino Napoli, i carabinieri hanno scoperto una pistola portachiavi – un’arma calibro 7.65 celata tra le chiavi – insieme a un vero arsenale. Arrestato un 50enne incensurato in attesa di giudizio.


Una pistola “portachiavi” sul comodino

Nell’abitazione di un 50enne incensurato di Villaricca, in provincia di Napoli, i carabinieri della sezione operativa di Giugliano hanno sequestrato una pistola portachiavi calibro 7.65, un minuscolo dispositivo con anellino simile a un telecomando, progettato per essere tenuto insieme alle chiavi di casa. Il meccanismo consente di sparare due proiettili premendo pulsanti sul dorso dell’arma .


Un arsenale inaspettato

L’allarme è scattato durante una perquisizione in seguito a informazioni su attività illecite. Oltre alla pistola portachiavi, i militari hanno rinvenuto altri quattro fucili da caccia, una pistola Walther e 57 cartucce di vario calibro. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione di armi clandestine, e ora si trova in carcere in attesa del processo .


Caratteristiche dell’arma miniaturizzata

  • Dimensioni ridotte (tascabile, palmare), mimetica grazie all’anellino portachiavi.
  • Dotata di due cartucce calibro 7.65 inserite all’interno, pronte a essere esplose.
  • Funzionamento semplice: due bottoni sul dorso azionano lo scatto .

Implicazioni e allarmi

Il sequestro desta preoccupazione: armi così micidiali e inusuali sono difficili da individuare e possono facilmente passare inosservate, sollevando timori sulla diffusione di armi clandestine miniaturizzate e sulla loro potenziale capacità di essere trasportate senza destare sospetti .


L’importanza del controllo e delle indagini

L’operazione evidenzia la vigilanza dei carabinieri sul territorio e l’efficacia dei controlli anche in case di incensurati. Arresti come questo aiutano a limitare la circolazione di armi illegali e rafforzano la pressione sulle reti criminali che le utilizzano o vendono illegalmente.


Il ritrovamento di una pistola portachiavi sul comodino e di un vero arsenale domestico permette di riflettere sul fenomeno crescente delle armi periferiche e difficili da rilevare. L’arresto del 50enne a Villaricca è stato possibile grazie alla tempestività delle forze dell’ordine, che ora impegnano gli inquirenti nell’indagine sulle origini dell’arma e sui motivi del possesso. Un altro passo avanti nella lotta alle armi clandestine in Campania.

Continue Reading

Le più Lette

ADN24 © 2025 - Gruppo ADN Italia P.I. 02265930798 Tutti i diritti riservati PRIVACY E COOKIE - REDAZIONE - NOTE LEGALI