Cronaca
Torino | Distruggono a calci le porte dell’autobus e poi scappano:
Nel pomeriggio di sabato 11 maggio, a Torino, in via Monginevro angolo via Monte Cucco, alcuni giovani passeggeri a bordo di un autobus della linea 64 hanno danneggiato una delle porte del veicolo tirandole calci, causando il frantumarsi del vetro. L’incidente è avvenuto verso le 18, durante il percorso diretto a Porta Nuova.
L’autista ha dovuto interrompere la corsa e, nel frattempo, i responsabili del gesto si sono dati alla fuga. Successivamente, il mezzo danneggiato è stato riportato al deposito, poiché non era più utilizzabile. Gtt, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Torino, esaminerà le registrazioni delle telecamere di sorveglianza installate a bordo dell’autobus per individuare e identificare i colpevoli.
Cronaca
Frane e paura sul Colle della Maddalena: soccorse venti persone bloccate in auto
di Umberto Zollo
Un violento temporale ha colpito nel pomeriggio di oggi, 30 giugno, l’Alta Valle Stura, provocando almeno tre frane lungo la Strada Statale 21 del Colle della Maddalena, in un tratto che non aveva mai ceduto prima. Le frane si sono verificate tra l’abitato di Argentera (CN) e il confine di Stato, causando il blocco totale della circolazione stradale in entrambi i sensi di marcia all’altezza del km 52,800.
La violenza del nubifragio ha trascinato sulla carreggiata una massa imponente di detriti, terra e pietre, rendendo impossibile il passaggio a veicoli e autotreni, molti dei quali sono rimasti bloccati lungo il tracciato.
Almeno venti persone sono state sorprese dal maltempo mentre percorrevano la SS21 e sono rimaste intrappolate nei loro veicoli, impossibilitate a procedere. È scattato immediatamente l’intervento dei Vigili del Fuoco di Cuneo, con il nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale), supportati da una squadra di volontari e dall’elicottero Drago 66 decollato da Torino, che ha effettuato una ricognizione aerea per valutare l’estensione del dissesto.
Sul posto sono presenti anche le squadre Anas e le Forze dell’Ordine, impegnate nella gestione dell’emergenza e nelle complesse operazioni di sgombero e messa in sicurezza dell’area. La circolazione sulla SS21 resta provvisoriamente interdetta in attesa del ripristino della viabilità. L’evento mette in evidenza la fragilità di tratti montani soggetti a eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti e imprevedibili.
Cronaca
Firenze, 14enne tenta di accoltellare un poliziotto: arrestata per tentato omicidio
Momenti di estrema tensione vicino alla stazione Santa Maria Novella, in via Valfonda, quando una ragazza italiana di 14 anni ha tentato di accoltellare un agente della Polfer, impugnando un coltello da cucina con lama di 22 cm. Originariamente intervenuta insieme a una coetanea per sedare una lite, la situazione si è trasformata in un’aggressione violenta verso le forze dell’ordine.
Dinamica dell’aggressione
La 14enne ha sferrato fendenti prima all’addome e poi al collo di uno degli agenti, che però è riuscito a schivare i colpi. Durante il fermo, la ragazza ha opposto una forte resistenza, colpendo gli agenti con calci e pugni, accompagnati da minacce e insulti .
Sequestro oggetti illeciti
Gli agenti hanno sequestrato il coltello da cucina e circa 2,45 g di cannabinoidi .
Feriti fra le forze dell’ordine
Cinque agenti hanno riportato lesioni lievi, guaribili in circa tre giorni.
Conseguenze penali
La ragazza è accusata di tentato omicidio aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, minacce e porto d’arma. Arrestata e trasferita all’Istituto Penale Minorile di Firenze .
Quali pene rischia una 14enne in Italia?
- In Italia, chi ha compiuto 14 anni è considerato imputabile se capace di intendere e di volere.
- Il tentato omicidio ai danni di un pubblico ufficiale, aggravato dall’uso di arma, rientra tra i reati più gravi con pene previste dal Codice penale (art. 586-ter: 8–14 anni) .
- Tuttavia, per i minori imputabili (14–18 anni), la pena viene ridotta per legge, fino a un terzo, e possono essere applicate misure alternative come l’affidamento o la comunità .
In concreto, una pena di 8–14 anni potrebbe scendere a circa 5–9 anni di reclusione massima, considerando le riduzioni e attenuanti previste.
L’evento è tanto grave quanto insolito, considerando che si vorrebbe scoraggiare l’uso di violenza verso le forze dell’ordine e gestire con rigore il disagio giovanile. Il caso offrirà spunti sul bilancio tra pubblica sicurezza, recupero minorile e ruolo educativo delle istituzioni.
Fammi sapere se vuoi approfondire aspetti come le misure alternative o le prospettive della comunità fiorentina.
Cronaca
A Treviso scoperto un giro di fatture false da 87 milioni, 16 denunciati
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno individuato diciotto imprese “cartiere” gestite da cittadini cinesi, ovvero prive di sedi operative, beni strumentali e dipendenti, completamente inadempienti rispetto agli obblighi tributari ed attive al solo scopo di “vendere” fatture relative a forniture di merci mai realmente effettuate. L’importo delle fatture emesse supera gli 87 milioni di euro di base imponibile e i 19 milioni di Iva.
L’operazione convenzionalmente denominata “Hidden Gain”, ha preso spunto da una mirata attività investigativa, scaturita dagli esiti di una verifica fiscale condotta nei confronti di una società che gestiva un grande magazzino dedito alla vendita al dettaglio di articoli vari ubicato nel coneglianese. Gli approfondimenti eseguiti hanno consentito di appurare che la predetta società, scrivono le fiamme gialle in una nota, “aveva illecitamente abbattuto il proprio imponibile fiscale attraverso la contabilizzazione di fatture false emesse dalle diciotto imprese intestate a cittadini cinesi per oltre 2 milioni di euro di base imponibile e 500 mila di Iva a credito”.
Nello specifico, i militari della Compagnia di Conegliano hanno individuato, tra i fornitori della società verificata, le diciotto “cartiere” che, dal 2019, “avevano emesso migliaia di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti a beneficio di oltre seicento operatori economici distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Il fenomeno illecito ricostruito dai finanzieri della Marca rientra tra quelle forme di frode fiscale che si sostanziano nella “compravendita” di fatture false tra imprese e che permette l’illecito abbattimento del carico fiscale gravante sugli acquirenti delle fatture “false”, trasferendolo sulle aziende fornitrici, spesso riconducibili a soggetti irreperibili in Italia, le quali accumulano ingenti debiti erariali destinati a rimanere tali e a non essere, quindi, mai onorati”.
Dinanzi a tali evidenze, gli investigatori hanno proceduto a definire, in capo ai titolari e agli amministratori della società verificata e delle imprese “cartiere”, “pecifiche responsabilità penali per la contabilizzazione e l’emissione di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti, segnalando alla Procura della Repubblica di Treviso sedici persone di origine sinica. Inoltre, le posizioni dei circa seicento destinatari delle fatture false, ubicati in tutto il territorio nazionale, sono state comunicate ai Reparti del Corpo competenti, che ora potranno recuperare a tassazione i costi connessi ai documenti fiscali falsi e quindi indebitamente utilizzati per diminuire i ricavi e le correlate imposte”
-Foto ufficio stampa Guardia di Finanza-
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