Cronaca
Nel biellese: sequestrati 150 grammi di cocaina e denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze. Le foto!
I Carabinieri della Compagnia di Cossato proseguono senza sosta nell’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti. Recentemente, i militari della Stazione di Masserano, durante un normale giro di perlustrazione tra Masserano e Casapinta, hanno notato un uomo sospetto che, vedendo il veicolo delle forze dell’ordine, ha cercato di fuggire nel bosco. Nella sua fuga, però, ha gettato un sacchetto che è stato successivamente recuperato dai Carabinieri, contenente oltre 150 grammi di cocaina.
I Carabinieri hanno anche trovato due bivacchi improvvisati, utilizzati evidentemente per attività di spaccio, con del materiale per il confezionamento della droga. L’intera area è stata subito messa in sicurezza, e sia la droga che gli accampamenti sono stati sequestrati. Le indagini sono ora in corso per cercare di identificare i responsabili dello spaccio nella zona.

Nel fine settimana, altre due persone sono state denunciate per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, mentre un’altra è stata segnalata alla Prefettura di Biella per possesso di un piccolo quantitativo di hashish destinato all’uso personale.
Il contrasto alla diffusione delle droghe nel territorio si rafforza anche grazie alle segnalazioni da parte della cittadinanza. Queste informazioni sono fondamentali per indirizzare i controlli delle forze dell’ordine, visto che gli spacciatori tendono a spostarsi continuamente tra le diverse aree boscate per eludere le forze di polizia.
I controlli alla circolazione stradale rimangono una parte essenziale di questa attività, contribuendo a ridurre la domanda di sostanze stupefacenti e fungendo da deterrente per chi guida sotto l’effetto di droghe.
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Cronaca
Milano, ladro restituisce orologi per 600 mila €: “Sono patacche!”
Un furto dal sapore da film ha attirato l’attenzione ieri mattina al The Westin Palace, hotel di lusso nella zona della stazione Centrale. Un giovane ladro ha rubato uno zaino contenente quattro Richard Mille da 150 000 € ciascuno, per un totale di circa 600 000 € insieme ai contanti. Poi, nel giro di 24 ore, ha deciso di restituire tutto con un biglietto: “Sono falsi” .
Il furto e il recupero
Mercoledì, durante il check‑out del turista americano, due uomini hanno approfittato della confusione. Il “palo”, identificato come un 27enne francese, è stato fermato subito dai vigili, mentre il complice, un 19enne con precedenti, è riuscito a fuggire con lo zaino . Ventiquattro ore dopo, lo stesso zaino è ricomparso nella hall: conteneva i quattro orologi e parte dei contanti, ma un biglietto dichiarava che si trattava di “patacche” .
Un gesto di pentimento o un depistaggio?
- Il ladro potrebbe aver tentato di depistare le indagini
- Oppure avrebbe scoperto i falsi e deciso di sviare le forze dell’ordine
In entrambi i casi, la polizia locale, che mantiene il 27enne in custodia, sta conducendo accertamenti dattiloscopici e incroci con le immagini di videosorveglianza
Cronaca
Trump: “Ho salvato Khamenei da una morte ignominiosa”
In seguito a un’intervista stampa alla Casa Bianca, l’ex presidente Donald Trump ha dichiarato di aver impedito un “destino ignominioso” al leader supremo iraniano Ali Khamenei nel contesto del recente conflitto tra Iran e Israele.
Le parole di Trump
Trump ha reso nota su Truth Social e durante la conferenza stampa la sua decisione di intervenire a difesa di Khamenei negli ultimi giorni di ostilità:
“Sapevo esattamente dove si trovava, e non avrei permesso a Israele o all’esercito USA, di terminare la sua vita.”
Ha sottolineato che l’Iran ha subito “tre siti nucleari OBLITERATI” dagli attacchi statunitensi, ma lui ha scelto di evitare un’escalation che avrebbe mirato direttamente al leader iraniano.
Contestualizzazione
La dichiarazione arriva a ridosso di un accordo di cessate il fuoco dopo circa 12 giorni di conflitto tra Israele e Iran.
Secondo Trump, egli ha richiesto e ottenuto il veto su un’operazione israeliana progettata per uccidere Khamenei, guidando jets israeliani a invertire la rotta prima di far scattare l’operazione .
Fonti israeliane confermerebbero che il piano c’era, ma che Trump lo bloccò per evitare un’escalation militare .
Reazioni e implicazioni
- La scelta di salvare Khamenei ha suscitato polemiche:
i sostenitori di Trump lodano il gesto come un controllo responsabile della crisi, mentre i detrattori lo interpretano come una posizione ambivalente nei confronti del regime iraniano. - La Casa Bianca aveva precedentemente chiesto (via tribunale) la “resa incondizionata” dell’Iran e minacciato interventi diretti contro Teheran, ipotizzando anche obiettivi nucleari.
- In parallelo, Trump ha ribadito che il governo statunitense non esiterà a colpire nuovamente l’Iran se riprenderà il percorso nucleare .
Contesto strategico
Il conflitto attuale ha visto bombardamenti mirati ai siti nucleari iraniani.
Il discorso di Trump, sebbene controversial, ha evitato un potenziale attentato al vertice iraniano, suscitando reazioni diplomatiche contrastanti .
Sui social iraniani, Khamenei ha risposto con toni severi: “Non ci arrenderemo mai” e “non mostreremo pietà ai sionisti”
Cronaca
Strage di Ustica, Mattarella: “Tra le tragedie più oscure della Repubblica, la piena verità ancora manca”
In occasione del 45º anniversario della strage di Ustica, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato il profondo peso che questo evento ha lasciato nella memoria collettiva italiana. Secondo Mattarella, si tratta di una “tragedia tra le più oscure e laceranti che hanno colpito il nostro Paese” .
Una ferita che non si rimargina
Nel suo messaggio istituzionale, il Capo dello Stato ha ricordato che il DC‑9 dell’Itavia, partito da Bologna con destinazione Palermo il 27 giugno 1980, precipitando in mare tra Ustica e Ponza, si portò via 81 persone, tra cui 13 bambini. Molti corpi, ha evidenziato Mattarella, non furono mai recuperati.
L’urgenza della verità
Mattarella ha ribadito che la Repubblica non abbandonerà la ricerca della verità, invitando tutti—anche Stati alleati—ad aprirsi e collaborare: “La Repubblica non abbandona la ricerca della verità e sollecita la collaborazione di tutti coloro che, anche tra i Paesi amici, possono aiutarci a rispondere al bisogno di giustizia, che non si dissolve negli anni perché è parte del tessuto stesso della democrazia” .
Solidarietà alle famiglie
Nel suo intervento, Mattarella ha espresso una vicinanza intensa ai familiari delle vittime, che, ha ricordato, hanno sopportato uno “strazio indicibile, indelebile, inspiegabile”. La sua vicinanza, ha detto, rinnova la memoria collettiva e l’impegno a non dimenticare
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