Attualità
90 anni Consorzio Parmigiano Reggiano, evento a Parma con Mattarella
Mercoledì 16 ottobre, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha celebrato il 90° anniversario della fondazione con una serata speciale al Teatro Regio di Parma “alla pregiatissima presenza di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica Italiana, a riconoscimento dell’importanza della Dop come prodotto fondante del patrimonio italiano e del valore dell’opera di chi ogni giorno partecipa alla sua creazione”, si legge in una nota. L’evento, dal titolo 7 battiti, 90 anni di futuro, con la conduzione di Federico Quaranta, popolare personaggio televisivo e radiofonico della Rai, non è stato solo un momento per celebrare l’importante ricorrenza con tutti i caseifici soci, gli operatori della filiera, le autorità locali, i media nazionali e le rappresentanze degli enti economici della zona di origine, ma anche un’occasione per presentare due importanti progetti che saranno punti di riferimento per il futuro del Consorzio: l’Archivio storico digitale e la nuova Identità sonora del Parmigiano Reggiano. Nell’arco della serata la Gerardo Di Lella Grand O’rchestra ha suonato le note di alcune delle musiche più emblematiche che hanno fatto la storia degli ultimi 90 anni, dalle colonne sonore dei capolavori di Federico Fellini e Franco Zeffirelli a canzoni rappresentative della musica pop quali Figli delle stelle di Alan Sorrenti e Con te partirò di Andrea Bocelli.
Dopo la consegna del dono “Coltello d’oro” al Presidente della Repubblica, una rappresentazione di alta oreficeria italiana realizzata in oro dell’iconico coltello a mandorla utilizzato per l’apertura della forma e per scagliare il formaggio, l’evento si è concluso con una cena presso il Complesso Monumentale della Pilotta.
L’Archivio storico digitale del Consorzio del Parmigiano Reggiano racchiude un patrimonio di materiali costituito da oltre 1.500 fotografie, 200 video, 3.000 documenti tra cui i verbali dei Consigli di amministrazione, rassegne stampa, pubblicazioni, disegni e illustrazioni, oggetti e merchandising. L’archivio include anche la storia della comunicazione del Consorzio, dai Caroselli dei primi anni Sessanta con protagonisti Giorgio Gaber e Francesco Mulè, fino alle campagne televisive e i manifesti pubblicitari. Sono inoltre disponibili le testimonianze della partecipazione del Consorzio alle Esposizioni internazionali di Parigi e New York negli anni Trenta. Un lavoro di ricerca e digitalizzazione importante, realizzato dall’azienda italiana Promemoria Group, che rende accessibili questi materiali a tutti coloro che vorranno approfondire la conoscenza di un prodotto che fa parte della vita di ogni italiano, per preservarne l’eredità e tenere memoria delle origini e delle tappe più significative della storia della Dop. Per accedere all’Archivio, basta andare sul sito: https://archiviostorico.parmigianoreggiano.com/it
L’Identità sonora del Parmigiano Reggiano, realizzata dall’agenzia italiana di audio branding BrandMozart e suonata in anteprima durante la serata, è un brano dal titolo 7 battiti che intende sottolineare come non solo il gusto, ma anche il suono abbiano caratterizzato da sempre la storia del Parmigiano Reggiano attraverso il rituale della “battitura”: il controllo di ogni singola forma per verificare la qualità del prodotto a opera di esperti denominati “battitori” mediante il tipico martelletto. Il tema principale, comprensibile e piacevole per simboleggiare la semplicità, genuinità e bontà della Dop, è inteso a rappresentare lo sguardo del Parmigiano Reggiano, rivolto all’indietro per non dimenticare le proprie origini millenarie e mantenere salda l’ancora delle tradizioni e della qualità, ma contemporaneamente proiettato nel futuro.
La serata è stata anche un’occasione per riflettere sull’importanza sociale del Parmigiano Reggiano. La Dop è infatti una risorsa economica che alimenta consumi per oltre 3 miliardi di euro all’anno, con 292 caseifici produttori, oltre 2.100 allevatori e conferenti latte, e una filiera produttiva che coinvolge oltre 50.000 persone. Il Parmigiano Reggiano è anche un baluardo della sostenibilità sociale, dato che contribuisce a fortificare l’economia e a preservare l’unicità della dorsale appenninica emiliana, ed è il più importante prodotto Dop ottenuto in montagna. Basti pensare che oltre il 21% della produzione totale, circa 861.000 forme, si è concentrata negli 83 caseifici di montagna, che impiegano oltre 800 allevatori. Ciò ha reso possibile il mantenimento di un’agricoltura in zone altrimenti abbandonate, invertendo una tendenza di decrescita che aveva colpito il comparto fino al 2014, e ha contribuito allo sviluppo di una società modernamente agricola e di un paesaggio riconoscibile e apprezzato sia dai suoi abitanti, sia dal circuito del turismo di qualità. Inoltre, il Consorzio è da sempre un attore in prima fila nella promozione delle Indicazioni geografiche come strumento di sviluppo del settore agroalimentare in Europa, a partire dalla conferenza di Stresa del 1951 fino alla stesura dei recenti regolamenti comunitari sulle Indicazioni geografiche. Oggi il Consorzio costituisce un modello di cooperazione per la gestione del bene comune legato all’IG studiato e imitato da tantissime comunità italiane ed estere.
“Siamo fieri che il Presidente della Repubblica ci abbia onorato della sua presenza in questa serata che non è solo una ricorrenza, ma un’occasione per rivivere insieme quella che è stata la nostra storia e scrivere insieme le pagine del nostro futuro”, ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. “Il Consorzio fu fondato il 27 luglio 1934 da 28 produttori animati da una formidabile intuizione: quella di raggiungere obiettivi irraggiungibili dai singoli, grazie all’azione comune. Questo è il perno della nostra storia, il saper “fare insieme” che ha legato i produttori della comunità del Parmigiano Reggiano e ci ha permesso di attraversare e superare le grandi sfide della storia del nostro Paese: dalla Seconda guerra mondiale alla ricostruzione del Dopoguerra; dal terremoto in Emilia del 2012 al Covid. Questo è il più grande insegnamento che viene dal passato e che deve ora guidarci verso gli anni a venire. Questa sera abbiamo preso un impegno, a nome di tutti i produttori e lavoratori della nostra comunità, dinnanzi al Presidente della Repubblica: quello di affrontare le sfide di oggi e del futuro con rinnovata convinzione nella nostra azione basata sul “fare insieme”, che ci ha premiato fino ad oggi. Consapevoli che questa non è solo un’opportunità per tutti noi, ma anche una responsabilità per il ruolo di portabandiera e di esempio che ricopriamo per una parte assolutamente rilevante di imprese, lavoratori e cittadini italiani.
Un ruolo che eserciteremo con un’attenzione particolare agli aspetti che ci stanno più a cuore: il rispetto per il territorio, la sostenibilità ambientale e sociale, l’attenzione maniacale alla qualità che contraddistingue da sempre il nostro prodotto. Evviva il Parmigiano Reggiano!”.
– Foto ufficio stampa Consorzio Parmigiano Reggiano –
Attualità
Bosio riconfermato presidente del Centro Sportivo Italiano
Vittorio Bosio è stato riconfermato presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano. La guida dell’Associazione per il quadriennio olimpico 2024-2028 gli è stata riconosciuta dall’Assemblea nazionale elettiva del CSI, tenutasi ad Assisi. Il bergamasco Bosio – 73 anni, al terzo mandato da presidente del CSI, dopo l’elezione del 2016 avvenuta a Campi Bisenzio e quella on line del 7 marzo 2021 a Bergamo – ha raccolto 10.590 voti sui 10.901 attribuiti ai 122 delegati votanti, con la percentuale del 97,15%. Dalle urne è fuoriuscito anche il rinnovamento dell’organo di governo associativo, il Consiglio Nazionale del CSI, che dopo essersi insediato ha nominato i componenti della Presidenza Nazionale e i Coordinatori di Area. Nominati vicepresidenti nazionali, come vicario Andrea De David (CSI Bologna) e Marco Calogiuri (CSI Lecce). Nell’anno del Giubileo, la speranza immaginata dal numero uno ciessino è quella che scaturisce dallo stesso tema assembleare “Protagonisti del domani”. «Per garantire futuro occorrono responsabilità crescenti sulla scia delle nuove normative. Serve una formazione che sostenga i dirigenti sotto molteplici aspetti: la visione cristiana dello sport e dell’uomo; le competenze e le conoscenze per essere protagonisti nello scenario sportivo; la motivazione per promuovere il bene comune. Si tratta di elementi a cui non possiamo rinunciare e che appartengono all’identità del CSI». Significativo il passaggio chiave quello sull’essere Associazione. «Siamo nati come Associazione e lo siamo ancora. Dobbiamo dare al CSI la possibilità di avere tutti gli strumenti utili, consentendoci di poter testimoniare i valori dell’accoglienza, dell’inclusione, della solidarietà, in tutti i settori strategici». Quindi, fresco della rielezione, Bosio ha annunciato alla platea dei delegati territoriali la prima importantissima data da segnare nel calendario associativo: sabato 4 ottobre, quando presso l’Auditorium Conciliazione, di fronte alla sede storica della Presidenza Nazionale del Csi, a due passi dal Vaticano si celebreranno i festeggiamenti degli 80 anni di vita del CSI. Il dibattito associativo nel corso dell’Assemblea ha visto ben 30 interventi da parte dei dirigenti accreditati presenti alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. «Lo sport fa parte della Chiesa, anima la Chiesa e la Chiesa deve abitare lo sport – lo spunto dell’assistente ecclesiastico nazionale, don Luca Meacci – chi vive l’esperienza sportiva come il Centro Sportivo Italiano e la Chiesa il valore dello sport come occasione educativa, come spazio, come tempo in cui ragazzi, bambini e persone anche meno giovani vivono l’esperienza sportiva da protagonisti mettendoci tanta passione ed è proprio in quel contesto lì che è possibile educare ma è possibile anche annunciare il Vangelo».
– foto ufficio stampa CSI –
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Tajani “Al Consiglio Affari Esteri ribadirò l’importanza di mantenere l’unità atlantica”
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, sarà in missione domani a Bruxelles dove prenderà parte al Consiglio Affari Esteri e alla IX Conferenza internazionale sul sostegno alla Siria. Lo comunica la Farnesina.
Alla riunione dei Ministri degli Esteri, verrà innanzitutto dato spazio alla guerra in Ucraina e alle prospettive per arrivare ad una pace giusta, grazie anche alla recente iniziativa americana. La riunione proseguirà poi con un’ampia discussione sulla situazione in Medio Oriente, dedicando una specifica attenzione alla situazione in Siria ed Iran. I Ministri avranno quindi uno scambio sulle prospettive delle relazioni transatlantiche e della sicurezza europea, anche in vista della successiva discussione al Consiglio europeo.
“Al Consiglio affari esteri ribadirò l’importanza del mantenimento dell’unità transatlantica. Come confermato dalla riunione dei Ministri degli esteri G7 in Canada, il coordinamento tra alleati rimane un elemento essenziale per affrontare le numerose sfide internazionali, a partire dagli sforzi per arrivare ad una pace giusta in Ucraina”, ha indicato il Ministro Tajani.
Tajani prenderà quindi parte alla IX Conferenza internazionale per il sostegno alla Siria, a testimonianza del forte impegno italiano per accompagnare il processo di transizione e riconciliazione. Nel corso della riunione, Tajani confermerà la disponibilità da parte dell’Italia ad intervenire per sostenere e ripristinare, assieme ai partner, i settori critici del Paese così da alleviare i bisogni della popolazione civile.
– foto IPA Agency –
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Libano, due militanti di Hezbollah uccisi dalle forze armate israeliane
Le forze armate israeliane hanno reso noto di avere ucciso due militanti di Hezbollah nel sud del Libano. Secondo quanto riferito, i due erano agenti di osservazione e avevano il compito di dirigere operazioni terroristiche nelle aree di Yatar e Mis al-Jabal, nel Libano meridionale. “Le attività di questi terroristi costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano”, sottolinea l’Idf.
– foto IPA Agency –
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