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Attualità

Manovra, Lionti (Uil Sicilia) “In piazza perché taglia risorse al Sud”

ADN24

PALERMO (ITALPRESS) – “Noi domani scenderemo in piazza perchè questa manovra taglia risorse, soprattutto quelle destinate al Sud. La sanità ormai è completamente al collasso, caratterizzata da una carenza di personale e liste di attesa interminabili. Ma riduce i trasferimenti anche agli enti locali, al settore della scuola, mettendo a rischio servizi come le mense e il tempo pieno. Una riduzione che colpisce l’occupazione mentre noi chiediamo investimenti che diano un’occupazione vera e sicura”. Così Luisella Lionti, segretario generale della Uil Sicilia, in un’intervista all’Italpress, tornando sulle ragioni della mobilitazione proclamata da Cgil e Uil per chiedere di cambiare la manovra di bilancio del governo nazionale, contro la quale scenderanno in piazza il 29 novembre in tutta Italia. Tra i temi principali quello dell’occupazione che in Sicilia rappresenta una vera emergenza: “I dati che continuano ad arrivare sono drammatici – avverte Lionti -, con i giovani che ormai scelgono di non continuare a studiare nell’Isola, e dopo il diploma vanno via. Ragazzi che comunque non trovano un’occupazione, una proposta per un futuro”. E se non si inverte la tendenza, “sicuramente tra una decina d’anni assisteremo a uno spopolamento drammatico, a fronte di un numero di anziani in aumento che saranno sempre più poveri con pensioni ancora più basse”.
Con un comparto produttivo in difficoltà, nell’Isola aumentano le imprese in crisi e tra queste l’ultima vertenza, in ordine di tempo, riguarda il futuro dell’area industriale di Priolo. “Si tratta di una emergenza che investe non solo i lavoratori ma tutta la popolazione nel Siracusano che vive di indotto – sottolinea Lionti -. Per questo noi diciamo ‘nò alla dismissioni, al contrario chiediamo investimenti affinchè questa transizione green avvenga rispettando l’ambiente ma anche i lavoratori. Per tutte queste ragioni, chiediamo un tavolo permanente con tutti i soggetti coinvolti per trovare soluzioni e risorse per rilanciare il piano industriale in quell’area”. Infine, il tema della siccità. La Sicilia, da circa un anno, sta affrontando una crisi idrica senza precedenti. Tante le misure messe in campo dal governo regionale: dai ristori alla riattivazione dei dissalatori, fino al razionamento generale delle forniture in un’ampia parte del territorio regionale. “Tutto quello che è stato fino ad oggi per affrontare l’emergenza ben venga ma è chiaro che non basta – spiega -. Si doveva prevenire, perchè l’emergenza idrica che sta affrontando la regione è stata veramente drammatica. Abbiamo visto erogare l’acqua in alcuni comuni ogni 45 giorni, gli allevatori hanno registrato grandi perdite di bestiame, gli agricoltori hanno perso il raccolto con ingenti danni, e così anche il turismo. Vogliamo che si intervenga intanto su tutte le infrastrutture idriche per ridurre le perdite, e poi anche sulle dighe”. I dissalatori possono essere una soluzione ma “serve anche programmazione: non basta affrontare il problema solo quando diventa una tragica emergenza”, conclude.

– Foto gtr/Italpress –

(ITALPRESS).

Attualità

Bosio riconfermato presidente del Centro Sportivo Italiano

Vittorio Bosio è stato riconfermato presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano. La guida dell’Associazione per il quadriennio olimpico 2024-2028 gli è stata riconosciuta dall’Assemblea nazionale elettiva del CSI, tenutasi ad Assisi. Il bergamasco Bosio – 73 anni, al terzo mandato da presidente del CSI, dopo l’elezione del 2016 avvenuta a Campi Bisenzio e quella on line del 7 marzo 2021 a Bergamo – ha raccolto 10.590 voti sui 10.901 attribuiti ai 122 delegati votanti, con la percentuale del 97,15%. Dalle urne è fuoriuscito anche il rinnovamento dell’organo di governo associativo, il Consiglio Nazionale del CSI, che dopo essersi insediato ha nominato i componenti della Presidenza Nazionale e i Coordinatori di Area. Nominati vicepresidenti nazionali, come vicario Andrea De David (CSI Bologna) e Marco Calogiuri (CSI Lecce). Nell’anno del Giubileo, la speranza immaginata dal numero uno ciessino è quella che scaturisce dallo stesso tema assembleare “Protagonisti del domani”. «Per garantire futuro occorrono responsabilità crescenti sulla scia delle nuove normative. Serve una formazione che sostenga i dirigenti sotto molteplici aspetti: la visione cristiana dello sport e dell’uomo; le competenze e le conoscenze per essere protagonisti nello scenario sportivo; la motivazione per promuovere il bene comune. Si tratta di elementi a cui non possiamo rinunciare e che appartengono all’identità del CSI». Significativo il passaggio chiave quello sull’essere Associazione. «Siamo nati come Associazione e lo siamo ancora. Dobbiamo dare al CSI la possibilità di avere tutti gli strumenti utili, consentendoci di poter testimoniare i valori dell’accoglienza, dell’inclusione, della solidarietà, in tutti i settori strategici». Quindi, fresco della rielezione, Bosio ha annunciato alla platea dei delegati territoriali la prima importantissima data da segnare nel calendario associativo: sabato 4 ottobre, quando presso l’Auditorium Conciliazione, di fronte alla sede storica della Presidenza Nazionale del Csi, a due passi dal Vaticano si celebreranno i festeggiamenti degli 80 anni di vita del CSI. Il dibattito associativo nel corso dell’Assemblea ha visto ben 30 interventi da parte dei dirigenti accreditati presenti alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. «Lo sport fa parte della Chiesa, anima la Chiesa e la Chiesa deve abitare lo sport – lo spunto dell’assistente ecclesiastico nazionale, don Luca Meacci – chi vive l’esperienza sportiva come il Centro Sportivo Italiano e la Chiesa il valore dello sport come occasione educativa, come spazio, come tempo in cui ragazzi, bambini e persone anche meno giovani vivono l’esperienza sportiva da protagonisti mettendoci tanta passione ed è proprio in quel contesto lì che è possibile educare ma è possibile anche annunciare il Vangelo».
– foto ufficio stampa CSI –

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Tajani “Al Consiglio Affari Esteri ribadirò l’importanza di mantenere l’unità atlantica”

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, sarà in missione domani a Bruxelles dove prenderà parte al Consiglio Affari Esteri e alla IX Conferenza internazionale sul sostegno alla Siria. Lo comunica la Farnesina.

Alla riunione dei Ministri degli Esteri, verrà innanzitutto dato spazio alla guerra in Ucraina e alle prospettive per arrivare ad una pace giusta, grazie anche alla recente iniziativa americana. La riunione proseguirà poi con un’ampia discussione sulla situazione in Medio Oriente, dedicando una specifica attenzione alla situazione in Siria ed Iran. I Ministri avranno quindi uno scambio sulle prospettive delle relazioni transatlantiche e della sicurezza europea, anche in vista della successiva discussione al Consiglio europeo.

“Al Consiglio affari esteri ribadirò l’importanza del mantenimento dell’unità transatlantica. Come confermato dalla riunione dei Ministri degli esteri G7 in Canada, il coordinamento tra alleati rimane un elemento essenziale per affrontare le numerose sfide internazionali, a partire dagli sforzi per arrivare ad una pace giusta in Ucraina”, ha indicato il Ministro Tajani.

Tajani prenderà quindi parte alla IX Conferenza internazionale per il sostegno alla Siria, a testimonianza del forte impegno italiano per accompagnare il processo di transizione e riconciliazione. Nel corso della riunione, Tajani confermerà la disponibilità da parte dell’Italia ad intervenire per sostenere e ripristinare, assieme ai partner, i settori critici del Paese così da alleviare i bisogni della popolazione civile.

– foto IPA Agency –

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Libano, due militanti di Hezbollah uccisi dalle forze armate israeliane

Le forze armate israeliane hanno reso noto di avere ucciso due militanti di Hezbollah nel sud del Libano. Secondo quanto riferito, i due erano agenti di osservazione e avevano il compito di dirigere operazioni terroristiche nelle aree di Yatar e Mis al-Jabal, nel Libano meridionale. “Le attività di questi terroristi costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano”, sottolinea l’Idf.

– foto IPA Agency –

 

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