Attualità
Libro di Ramaioli su nuova prospettiva del regime in Corea del Nord
Il nuovo libro del diplomatico Federico Lorenzo Ramaioli, intitolato “Le leggi del regno eremita. Come si governa la Corea del Nord” (Mimesis), offre un nuovo contributo su uno dei Paesi meno conosciuti e più misteriosi del pianeta. Il libro esplora infatti il complesso mondo della Corea del Nord, un paese avvolto nel mistero e spesso associato unicamente al totalitarismo, alla repressione e alla drammatica divisione dalla Corea del Sud. Ramaioli, partendo dai discorsi dei leader e dai testi ufficiali, cerca di approfondirne il sistema politico e giuridico, i miti fondativi e gli ideali assoluti, cercando di spiegare come il regime di Pyongyang veda sé stesso e funzioni internamente, con un’analisi delle sue strutture politiche, culturali e ideologiche. Il libro analizza temi come la leadership dinastica dei Kim, la propaganda, l’economia e la particolare ideologia del Juche, legata all’idea dell’autosufficienza e dell’indipendenza dal mondo. Ramaioli esplora anche come Kim Il-sung e i suoi successori abbiano costruito e mantenuto il loro potere, sviluppando un culto della personalità che permea ogni aspetto della vita nordcoreana.
La figura del leader è infatti centrale, non solo come capo politico ma anche come “leader paterno”, alla stregua di una figura divina che guida il popolo. Proprio la riscoperta di antiche credenze confuciane e sciamaniche è uno dei punti più interessanti del libro. L’autore mostra infatti come il regime finisca gradualmente con lo sviluppare una propria governance politica interna, unica nel suo genere, che intersechi i principi socialisti consolidati negli anni della sua formazione ad antiche concezioni quali il mandato del Cielo confuciano, la famiglia-nazionale, il culto degli antenati, anche mediante la creazione di rapporti di tipo famigliare tra la dinastia al potere e la popolazione nordcoreana. Ramaioli mostra infatti come la Corea del Nord si sia progressivamente distaccata dall’influenza marxista, trasformando il suo sistema politico da una repubblica di tipo sovietico in un regime che recupera antiche tradizioni del proprio passato ancestrale. Il libro offre così una prospettiva nuova sul regime di Pyongyang, invitando a riflettere sulle sue ambizioni e su come si proietta nel futuro. Analizzando la Corea del Nord da più angolazioni, Ramaioli offre un contributo significativo per comprendere meglio le sue dinamiche politiche, storiche e culturali, con una particolare attenzione al presente e alle nuove prospettive di evoluzione del “regno eremita”.
-Foto Mimesis Editore-
Attualità
Bosio riconfermato presidente del Centro Sportivo Italiano
Vittorio Bosio è stato riconfermato presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano. La guida dell’Associazione per il quadriennio olimpico 2024-2028 gli è stata riconosciuta dall’Assemblea nazionale elettiva del CSI, tenutasi ad Assisi. Il bergamasco Bosio – 73 anni, al terzo mandato da presidente del CSI, dopo l’elezione del 2016 avvenuta a Campi Bisenzio e quella on line del 7 marzo 2021 a Bergamo – ha raccolto 10.590 voti sui 10.901 attribuiti ai 122 delegati votanti, con la percentuale del 97,15%. Dalle urne è fuoriuscito anche il rinnovamento dell’organo di governo associativo, il Consiglio Nazionale del CSI, che dopo essersi insediato ha nominato i componenti della Presidenza Nazionale e i Coordinatori di Area. Nominati vicepresidenti nazionali, come vicario Andrea De David (CSI Bologna) e Marco Calogiuri (CSI Lecce). Nell’anno del Giubileo, la speranza immaginata dal numero uno ciessino è quella che scaturisce dallo stesso tema assembleare “Protagonisti del domani”. «Per garantire futuro occorrono responsabilità crescenti sulla scia delle nuove normative. Serve una formazione che sostenga i dirigenti sotto molteplici aspetti: la visione cristiana dello sport e dell’uomo; le competenze e le conoscenze per essere protagonisti nello scenario sportivo; la motivazione per promuovere il bene comune. Si tratta di elementi a cui non possiamo rinunciare e che appartengono all’identità del CSI». Significativo il passaggio chiave quello sull’essere Associazione. «Siamo nati come Associazione e lo siamo ancora. Dobbiamo dare al CSI la possibilità di avere tutti gli strumenti utili, consentendoci di poter testimoniare i valori dell’accoglienza, dell’inclusione, della solidarietà, in tutti i settori strategici». Quindi, fresco della rielezione, Bosio ha annunciato alla platea dei delegati territoriali la prima importantissima data da segnare nel calendario associativo: sabato 4 ottobre, quando presso l’Auditorium Conciliazione, di fronte alla sede storica della Presidenza Nazionale del Csi, a due passi dal Vaticano si celebreranno i festeggiamenti degli 80 anni di vita del CSI. Il dibattito associativo nel corso dell’Assemblea ha visto ben 30 interventi da parte dei dirigenti accreditati presenti alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. «Lo sport fa parte della Chiesa, anima la Chiesa e la Chiesa deve abitare lo sport – lo spunto dell’assistente ecclesiastico nazionale, don Luca Meacci – chi vive l’esperienza sportiva come il Centro Sportivo Italiano e la Chiesa il valore dello sport come occasione educativa, come spazio, come tempo in cui ragazzi, bambini e persone anche meno giovani vivono l’esperienza sportiva da protagonisti mettendoci tanta passione ed è proprio in quel contesto lì che è possibile educare ma è possibile anche annunciare il Vangelo».
– foto ufficio stampa CSI –
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Tajani “Al Consiglio Affari Esteri ribadirò l’importanza di mantenere l’unità atlantica”
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, sarà in missione domani a Bruxelles dove prenderà parte al Consiglio Affari Esteri e alla IX Conferenza internazionale sul sostegno alla Siria. Lo comunica la Farnesina.
Alla riunione dei Ministri degli Esteri, verrà innanzitutto dato spazio alla guerra in Ucraina e alle prospettive per arrivare ad una pace giusta, grazie anche alla recente iniziativa americana. La riunione proseguirà poi con un’ampia discussione sulla situazione in Medio Oriente, dedicando una specifica attenzione alla situazione in Siria ed Iran. I Ministri avranno quindi uno scambio sulle prospettive delle relazioni transatlantiche e della sicurezza europea, anche in vista della successiva discussione al Consiglio europeo.
“Al Consiglio affari esteri ribadirò l’importanza del mantenimento dell’unità transatlantica. Come confermato dalla riunione dei Ministri degli esteri G7 in Canada, il coordinamento tra alleati rimane un elemento essenziale per affrontare le numerose sfide internazionali, a partire dagli sforzi per arrivare ad una pace giusta in Ucraina”, ha indicato il Ministro Tajani.
Tajani prenderà quindi parte alla IX Conferenza internazionale per il sostegno alla Siria, a testimonianza del forte impegno italiano per accompagnare il processo di transizione e riconciliazione. Nel corso della riunione, Tajani confermerà la disponibilità da parte dell’Italia ad intervenire per sostenere e ripristinare, assieme ai partner, i settori critici del Paese così da alleviare i bisogni della popolazione civile.
– foto IPA Agency –
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Attualità
Libano, due militanti di Hezbollah uccisi dalle forze armate israeliane
Le forze armate israeliane hanno reso noto di avere ucciso due militanti di Hezbollah nel sud del Libano. Secondo quanto riferito, i due erano agenti di osservazione e avevano il compito di dirigere operazioni terroristiche nelle aree di Yatar e Mis al-Jabal, nel Libano meridionale. “Le attività di questi terroristi costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano”, sottolinea l’Idf.
– foto IPA Agency –
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